Musical che passione!

Novembre 6, 2003 in il Traspiratore da Stefania Martini

West Side StoryIl Musical è un tipo di spettacolo molto vario, che abbina la trama di un racconto con l’espressività e l’esplosività della danza, unite dall’atmosfera che solo una colonna sonora d’eccezione può creare.

Ufficialmente il genere nasce in America attorno ai primi anni ‘30, quando viene perfezionata la tecnica del sonoro sincronizzato, però le origini sono anteriori. A inizio ‘900, infatti, Victor Herbert, compositore inglese, comincia a comporre per la scena americana spettacoli musicali che hanno le radici nell’operetta di gusto europeo e accolgono, al tempo stesso, caratteristiche della musical comedy, genere d’origine britannica e americana ricco di sex-appeal, di spunti presi dalla cronaca e di parentele col varietà. Proprio Herbert impone l’essenziale presenza dell’autore dei testi, oltre che dell’autore della musica. Ed infatti nel Musical sono presenti il composer (responsabile per la musica), il lyricist (responsabile per i testi) e l’autore del book. Ovviamente il fulcro di questo genere d’arte è la canzone ed in particolare la melodia, il cui “re” è rappresentato senz’altro da Jerome Kern.

La massima esplosione del Musical avviene nei primi anni ‘50, quando i grandi apprezzamenti della critica e del pubblico ne decretano il successo e ne fanno un fenomenale caso studio in ambito cinematografico.

Uno dei primi Musical di successo, forse il più grande in assoluto, è Singin’ in the rain (1952), nel quale l’abilità acrobatica di Gene Kelly ben si incontra con le incredibili gambe di Cyd Charisse e la comicità di Donald O’Connor. E’ nel 1954 invece che appare sulle scene 7 spose per 7 fratelli, che vince il premio Oscar per la migliore Colonna Sonora.

E che dire di West Side Story del 1961? La variante musicale della classica storia di Romeo e Giulietta, riletta in chiave moderna ed ambientata a New York City, conquista ben 10 Oscar, tra cui il premio speciale per la coreografia. Natalie Wood e Richard Beymer, nei ruoli rispettivamente di Maria e Tony (che canta appunto la celebre aria “Mariaaaa… I never stop saying Mariaaa…”), sono i due innamorati delle gang rivali.

Nel 1964 appaiono sul grande schermo altri due classici del cinema musicale. Mary Poppins, con i suoi disegni animati e il grande cast di attori e ballerini, dimostra che passano gli anni, ma la storia della magica governante conserva intatto il suo fascino e rimane irresistibile per grandi e piccini. My Fair Lady vince ben 8 premi Oscar con la sua magia di suoni ed emozioni che raccontano come la sgraziata e cenciosa fioraia Eliza, a colpi di estenuanti lezioni di bon ton, viene trasformata in dama di gran classe dal cocciuto professor Higgins.

Nel 1965, invece, Julie Andrews è Maria, la dolce governante protagonista di Tutti insieme appassionatamente, pellicola che sbanca i botteghini.

Con l’avvento degli anni ‘70 e delle ideologie caratteristiche di quel periodo, anche il Musical si trasforma e, nella storia del cinema, le produzioni dell’epoca vengono definite “di nuova generazione”.

Appartiene a questi anni Jesus Christ Superstar (1973), che si basa sugli episodi evangelici della Passione di Cristo. Le principali scene rappresentate sono: l’entrata trionfale in Gerusalemme, la cacciata dei profanatori dal tempio, l’ultima cena, il tradimento di Giuda, lo spergiuro di Pietro, la crocifissione. L’opera si caratterizza per le coreografie decisamente all’avanguardia.

Hair (1979) di Milos Forman, con le musiche composte dal trio di Broadway James Rado, Gerome Ragni e Galt MacDermot, si contraddistingue per gli scenari, a cavallo tra il mondo hippy dei figli dei fiori e l’incombente guerra del Vietnam. In un’America che rimette in discussione i propri valori, diventa mitica la canzone Aquarius, vero e proprio inno al nuovo mondo sognato proprio dai figli dei fiori.

Quasi contemporanei sono i nuovi classici di Hollywood. La febbre del sabato sera, 1977, con la regia di John Badham e la straordinaria colonna sonora dei Bee-Gees, lancia il debuttante John Travolta, protagonista di un’incredibile performance. Grease, il capolavoro rockeggiante del 1978 firmato da Randal Kleiser, vede per la prima volta insieme sullo schermo l’indimenticabile coppia John Travolta e Olivia Newton John. Ambientata in una high school americana negli anni ’50, è una love story facile, facile tra il duro Danny e la dolce australiana Sandy, accompagnata da ritmi storici come “Hopelessly devoted to you”, “Summer nights”, “You’re the one that I want”.

Il 1980 è l’anno di Fame (‘Saranno Famosi’), premio Oscar per la colonna sonora. Le selezioni per poter entrare a far parte della migliore scuola di ballo, canto e recitazione sono molto dure, ma, nonostante le molte eliminazioni, gli ammessi sono numerosi. Alla partenza dei quattro anni di corso i ragazzi non tardano a scoprire che dovranno studiare duramente. Quale sarà il loro destino? Raggiungeranno la sospirata fama?

Cats (1982) è il musical che ha infranto ogni record di repliche e popolarità, diventando uno dei massimi esempi di partitura teatrale leggera che concilia grande raffinatezza compositiva ed estrema facilità d’ascolto. La saga felina dei Jellicle Cats va in scena da due decenni consecutivi a Londra e Broadway con un trionfo di danza, luci, costumi e melodie intramontabili, dall’ineffabile fascino di “Memory”, al ritmo di “Jellicle song for jellicle cats”, “Skimbleshanks”, “Mister Mistoffelees”, alle notturne “Grizabella” e “Macavity”.

Dopo qualche anno di appannamento, il Musical è stato riproposto con successo, prima grazie alle interpretazioni di Madonna in Evita (1996) e di Nicole Kidman in Moulin Rouge (2001), poi con Chicago, vincitore di 6 premi Oscar, film che hanno ridato nuova linfa e vitalità a questo genere.

Per gli appassionati del Musical a Torino, occhio alle proposte teatrali previste per la stagione che sta per iniziare!

Nell’ambito della rassegna “Il fiore all’occhiello 2003-2004”, il Teatro Alfieri presenta, infatti, a cura della Compagnia della Rancia, alcuni dei grandi musical citati precedentemente: da “Grease” (dal 21 al 26 ottobre) in scena per il terzo anno consecutivo, a “7 spose per 7 fratelli” (dal 2 al 14 marzo), passando attraverso “Bulli e Pupe” (dal 7 all’11 novembre) e “Scugnizzi” (dal 10 al 22 febbraio). Non manca poi in cartellone un capolavoro della commedia musicale all’italiana, firmato da Garinei e Giovannini: “Aggiungi un posto a tavola” sarà in scena dal 3 al 12 dicembre.

Anche il Teatro Colosseo offre grandi classici musicali: si inizia con “Fame, il Musical” dal 18 al 23 novembre, seguito da “Jesus Christ Superstar” (una produzione del Teatro della Munizione) il 30 e 31 marzo, per finire con un appuntamento classico, “The Rocky Horror Show”, in scena il 3 e 4 maggio 2004.

Il Traspiratore – Numero 45

di S. Martini