Motociclismo: un anno di successi

Gennaio 1, 2003 in Spettacoli da Claris & Momy

33002(1)Fine anno: tempo di bilanci in tutti i settori… ovvero epoca di giubilo per i buoni e di premiazioni per i migliori, almeno in quegli spicchi di mondo dove la crisi non ha fatto capolino. L’ambito sportivo, poi, ama particolarmente questi rituali, magari per sdrammatizzare l’agonismo senza tregua dei periodi di gara, magari per colmare i vuoti di competizione delle feste! Se le varie riviste stilano classifiche sugli sportivi più amati e più vincenti, le Federazioni Internazionali organizzano Galà mondani esclusivi per celebrare i propri campioni.

La F.I.M., Federazione Internazionale di Motociclismo, con il contributo prezioso del Casinò de la Vallée, ha magnificato se stessa e i suoi eroi in una delle località più elitarie d’Italia, al Grand Hotel Billia di Sain-Vincent, in una Val d’Aosta pronta a coccolare per un week-end stelle provenienti da tutto il mondo.

Dicevamo, la FIM ha celebrato anche il suo operato e ne ha ben ragione. In un panorama mondiale in cui molti sport hanno problemi di bilancio e su cui incombe, drammatica, una riduzione degli spettatori, quindi degli sponsor, quindi degli spazi televisivi, quindi della popolarità, quindi della diffusione della disciplina, quindi dei soldi per manager e campioni…, per il Motociclismo l’inizio del millennio è stato fantastico ed il 2002 ha confermato il trend di crescita di questo movimento sportivo. Come ha sottolineato il presidente della federazione internazionale, Francesco Zerbi, infatti “Il nostro sport è il terzo più seguito in televisione nel mondo intero e continua a svilupparsi in paesi di enorme ricettività come la Cina e i paesi dell’Oriente. Tutto quanto è stato reso possibile dal lavoro e dalla passione di tutti i componenti del nostro mondo: piloti, case costruttrici, team, dirigenti ai quali va il mio grazie a nome della FIM intera. Così come il mio grazie va ai promotori delle varie specialità che hanno collaborato con noi non solo con grande professionalità ma con autentica passione sportiva.”

Naturale, in un clima così positivo, che praticamente tutte le stelle del firmamento delle due ruote abbiano accolto l’invito del loro presidente ed abbiano trascorso l’ultimo week-end prenatalizio in Valle d’Aosta, tra una sciata sulle splendide cime di Cervinia ed un’intervista rilassata nella protetta hall dell’hotel Billia, tra pranzi per raffinati gourmet, la cerimonia di premiazione e, magari, una puntata al casinò! Un grazie, doveroso, va proprio a Zerbi per aver portato in Italia un avvenimento di così chiara visibilità internazionale, tra l’altro in un anno di grandi gioie per i colori azzurri.

E passiamo ai supermen delle due ruote: ma sapete che sono ben 24 le specialità della F.I.M., raggruppabili in 5 categorie? Sotto trovate il dettaglio dei petali di questo sport appassionante e negli articoli allegati la cronaca di una due giorni fantastica deliziata dalla sorpresa della presenza inattesa di Valentino Rossi, nonostante le minacce dei terroristi per il suo sponsor.

Per concludere ascoltiamo ancora la sintesi del presidente Zerbi: “I gran premi di velocità hanno fatto vedere in tutte le classi spettacoli magnifici ed entusiasmanti. Tutte le gare hanno visto combattimenti tra i piloti che si sono quasi sempre risolti negli ultimi metri con duelli entusiasmanti e correttissimi. Il superbike ha laureato il suo campione all’ultima… curva del circuito d’Imola. Il supersport ha entusiasmato centinaia di milioni di persone e l’endurance si è presentata con una nuova organizzazione attirando nuovi proseliti. Il motocross, pur subendo i contraccolpi degli innovativi regolamenti, si è dimostrato uno spettacolo appassionante e sportivamente interessantissimo. Lo speedway e il trial hanno fatto la loro apparizione mondiale in paesi fin qui mai toccati e hanno dimostrato di poter attirare considerevoli quantità di appassionati. L’enduro, che ha il maggior numero di piloti in quasi tutte le federazioni, sta adeguandosi alle mutate esigenze del nostro mondo e sono sicuro che per l’avvenire avrà ancora più fortuna di quanto fino ad oggi avuta.”

La cerimonia

I personaggi

Marco Melandri per Traspi.net

Le discipline in passerella

Road Racing

Questa classe di discipline rappresenta, per antonomasia, il motociclismo moderno. Al suo interno troviamo il “motomondiale” (motoGP, 250cc, 125cc) con moto costruite esclusivamente per le corse su pista (…la Formula 1 su 2 ruote!), la superbike (corse per moto a quattro tempi derivate dalla produzione di serie, diventata celebre negli anni ’70) e l’endurance.

Motocross

Sotto questo “titolo” vengono raggruppate tutte quelle gare di velocità disputate su piste fuori strada, permanenti o provvisorie, chiuse ad anello da percorrersi più volte. Le piste italiane sono costituite da un susseguirsi da ripide salite e conseguenti discese, mentre la maggioranza delle piste europee ed americane, fate su terreni erbosi o sabbiosi, prediligono le difficoltà delle curve e controcurve ed il susseguirsi di cunette riducendo così la velocità e gli spettacolari salti. La prima gara. internazionale si disputò in Francia nel 1939.

Trial

Il trial nacque all’inizio del secolo nell’Inghilterra del nord. Un gruppo di gentiluomini di Edimburgo pensarono di mettere alla prova l’affidabilità delle loro motociclette impegnandosi su percorsi accidentati sviluppati per centinaia di chilometri. E’ una disciplina motociclistica diversa da tutte le altre: in queste competizioni ciò che conta non è la velocità di percorrenza del tracciato, ma l’abilità nel transitare all’interno delle zone controllate commettendo il minor numero possibile di errori.

In inglese Trial significa esame, prova… nel corso degli anni la disciplina si è evoluta, ma il concetto dell’esame è rimasto quello di inizio secolo: una sfida tra gentiluomini contro le difficoltà della natura.

Enduro

L’Enduro è una disciplina ricca di storia e di fascino, nata all’inizio del secolo come antagonista del cavallo nella pratica della caccia alla volpe nelle campagne inglesi. Nel 1966, visto l’interesse crescente di pubblico e piloti, la FMI istituisce il primo trofeo (tre sole sedi di gara: Polonia, Cecoslovacchia e Valli Bergamasche). Negli anni ’70 viene istituito il Campionato Europeo, ridenominato Mondiale nel 1989, dato l’elevato numero di nazionalità rappresentato e l’alto valore atletico-sportivo dei piloti.

L’Enduro si differenzia dal cross per il fatto che si svolge completamente su percorsi naturali tra strade e sentieri, mulattiere tra i boschi. Il tutto è reso più avvincente dalla presenza di prove speciali cronometrate tracciate nei sentieri più impervi di montagna.

Track Racing

La nascita dello speedway, precursore delle discipline che vengono racchiuse sotto il cappello del track racing, è molto incerta, anche se fotografie ed articoli testimoniano come all’inizio di questo secolo, nelle immense spiagge dell’Ovest degli States, uomini e moto si confrontavano in gare con il piede sinistro per terra. Le gare da sempre hanno rappresentato un’abituale attrazione nelle grandi fiere che prosperavano un po’ ovunque. Da qui nacque la denominazione di “dirt track racing”, letteralmente, “corse su pista sporca”, che si sono evolute nelle diverse specialità di “dirt”, parenti prossime dello speedway ma, che con questo, hanno in comune soltanto la spettacolare guida in controsterzo.

di Claudio Arissone & Monica Mautino