Modena City Ramblers

Luglio 1, 2002 in Spettacoli da Gino Steiner Strippoli

30174(4)“Radio Rebelde”, ultimo album della band, è voce di una realtà che appartiene alla gloriosa Radio Rebelde, fondata da Che Chevara ai tempi della lotta nella Sierra Maestra. I Modena City Ramblers si sono “impossessati” di quelle atmosfere rendendole originali, creando sonorità ricche di Sandinismo-Clash con molti richiami ai Mano Negra di “Casa Babylon”. Gli unici che potevano resuscitare la Radio del “Che” rendendogli l’anima potevano esser solo gli M.C.R. ovvero Francesco Moneti, Franco D’Aniello, Massimo Ghiacci, Roberto Zeno, Stefano “Cisco” Bellotti, Arcangelo “Kaba” Cavazzuti, Massimo Giuntini. Adesso “Radio Rebelde” è diventato il loro ultimo disco, eccellente sotto tutti i profili. Testi “veri” cantati con sentimento. Rieccheggiano i nomi di Rigoberta Menchu, Nelson Mandela, Gino Strada nella bellissima “Ghetto”, brano che è un po’ il portavoce di questo album, una voce legata alla solidarietà, a prendere in considerazione il volto del Terzo Mondo circondato da fame, dolore e guerre. Che dire della dolcissima “Maisha”, nome di una ragazza conosciuta in Sudafrica dai Ramblers e il cui nome vuol dire, in lingua swahili, vita. Il brano che prende proprio il nome della ragazza racconta la fragilità e la leggerezza di questa fanciulla.

Le sonorità sono leggerissime e si avvalgono anche di cori zulù registrati durante una festa nella regione delle “mille colline”, nel cuore del territorio zulù. Che dire ancora di “Carrettera Austral” che descrive in pieno lo stato d’animo di chi attraversa il Cile, una strada voluta dal regime di Pinochet per il controllo della frontiera con l’Argentina: “ la strada militare è un fiume di veleno che porta voci lontane dalla frontiera, da nord a Punta Arenas rincorro i miei pensieri la Storia non si è fermata sulla Carretera”. Una band vera che dal vivo sa trasmettere tutta la sua grinta accompagnata da una verve non indifferente.

Da sempre aperti alle collaborazioni (ricordiamo gli incontri ravvicinati con Bob Geldof, Gang, Chieftains, Paolo Rossi, Luis Sepulveda, Paco Ignacio Taibo II), i Ramblers hanno registrato Radio Rebelde a Napoli e per assorbire meglio atmosfere meticce e frenesia metropolitana hanno ospitato musicisti importanti partenopei: Mercello Colasurdo, leader degli Spaccanapoli, Daniele Sepe, musicista indipendente che ha arrangiato i fiati in due canzoni, Ornella Mancini, cantante dei Vox Populi, Franco Sansalone, chitarrista dobro, Marzouk Mejri, musicista tunisino residente a Napoli.

di Gino Steiner Strippoli