MILANA – OMBRE CECENE

Febbraio 18, 2009 in Spettacoli da Gabriella Grea

Sono molte le ombre che ancora oggi si stagliano sul conflitto russo-ceceno, conflitto di cui troppo poco si sa e si parla. L’omicidio di Anna Politkovskaja, giornalista che per anni si è battuta per risvegliare la coscienza collettiva riguardo a questa ed altre macchie della Russia di Putin, ha senz’altro contribuito a risvegliare l’interesse internazionale sul problema Cecenia, di cui lei era la relatrice più appassionata. E purtroppo il suo caso non è rimasto isolato.

Nel gennaio scorso, le ultime vittime legate ancora una volta al ‘caso Politkovskaja’ sono Anastasia Buborova, una collega della “Novaia Gazeta” e il suo avvocato Stanislav Markelov, rei di essersi opposti alla scarcerazione anticipata del colonnello Yuri Budanov. Budanov era stato condannato nel 2000 a 10 anni di reclusione in seguito allo stupro e all’omicidio di Elza Kungaeva, una diciottenne cecena, ed è a oggi l’ufficiale di più alto grado che sia mai stato condannato per crimini di guerra da un tribunale russo. Dopo la sua liberazione anticipata, numerose sono state le manifestazioni di protesta e l’avvocato Markelov, che rappresentava la famiglia della Kungaeva, aveva appena annunciato l’intenzione di presentare ricorso presso un tribunale internazionale.

I riferimenti ai fatti di cronaca sono dovuti, perché anche di questi si compone questo testo. Milana affronta un aspetto particolare della guerra cecena, ovvero il ruolo che in essa le donne cecene, volenti o nolenti, hanno finito per assumere, sia esso quello delle tristemente note “black widow” (le donne kamikaze), quello di vittime della violenza o quello di costruttrici di pace. Milana, la protagonista, è una delle tante donne cecene. Come tante altre, è in pena per il fratello scomparso nel nulla; come alcune altre, riesce a trovarlo e liberarlo pagando un riscatto; come solo poche, si interroga sul proprio destino, cercando attivamente una soluzione per sé e per il proprio paese. Sulla sua vicenda aleggiano altre ombre, fantasmi di due donne realmente esistite: Luiza è una delle prime attentatrici suicidi cecene, e infine Kheda altri non è che Elza Kungaeva, la giovane vittima del famigerato colonnello Budanov. In un intreccio di storie di ordinaria violenza, nella contrapposizione di potere duro della lotta all’oppressore e potere morbido della ricerca del dialogo, resta aperta la domanda sulle possibilità di una pace futura.

Lettura di “MILANA – ombre cecene” di Roberta Cortese

con: Valentina Diana (Milana), Lorenzo Fontana (Sulim), Roberta Cortese (Luiza), Valentina Arru (Kheda)

voci off : Lorenzo Fontana (un soldato russo), Vesna Scepanovic (coroner)

regia: Gabriella Bordin

Giovedì 19 alle 20.30.

Una produzione AlmaTeatro in collaborazione con Sistema Teatro Torino e Associazione Baretti.

Sala conferenze del Museo. Ingresso (ad offerta libera) fino a esaurimento posti.

SPECIALE VISITA GUIDATA PER LE FAMIGLIE

Sabato 21 febbraio, ore 15.

Domenica 22 ore 10 e ore 15.

La curatrice Alessandra Rognoni accompagna i visitatori alla scoperta di una porzione di storia contemporanea, tuttora tristemente alla ribalta delle pagine degli esteri dei quotidiani.

Prenotazione obbligatoria al numero 011 4361433.

Durata della visita: 1 ora

Ingresso libero.

Per info:

011 43 63 470 – 436 14 33

Museo Diffuso della Resistenza

della Deportazione della Guerra

dei Diritti e della Libertà

www.museodiffusotorino.it

di Gabriella Grea