Mestieri in mostra

Febbraio 10, 2003 in il Traspiratore da Sonia Gallesio

Il lavoro è come Proteo, inafferrabile…

[Walter Passerini, Corriere Lavoro]

Ben 200 professioni rappresentate, 36 ore di esposizione, 39.260 presenze in 4 giorni, 7.755 ragazzi, tra i 13 ed i 17 anni, solo durante la giornata inaugurale. Sono questi i sorprendenti dati relativi alla prima edizione italiana di Mestieri in mostra, il salone dei mestieri e delle professioni svoltosi dal 17 al 20 gennaio 2003 presso il Lingotto Fiere di Torino. Organizzata da Biella Intraprendere e promossa da Regione Piemonte, Provincia e Città di Torino, la manifestazione ha raggiunto un successo al di sopra di ogni aspettativa. Superando di molto, in verità, il risultato ottenuto dall’edizione di apertura del Mondial des Métiers di Lione, rassegna alla quale la nostra si è ispirata.

L’iniziativa, in un periodo caratterizzato da profonde trasformazioni sia nell’ambito della formazione che in quello del mercato del lavoro – per di più considerando la specifica condizione piemontese, che da un lato vede la crisi delle imprese FIAT e dall’altro l’avvento delle Olimpiadi 2006 – non poteva rivelarsi più opportuna. Diretta ai giovani studenti, ma anche alle famiglie e ai docenti, Mestieri in mostra ha infatti consentito un’ampia panoramica delle diverse tipologie di impiego, unitamente ad un proficuo incontro con agenzie formative e istituzioni scolastiche, nonché a svariate occasioni di confronto, riflessione ed orientamento. Rivolgendo pari attenzione, e ciò è particolarmente significativo, a tradizione ed ultime tecnologie: dall’artigianato all’industria, passando per il commercio, il turismo, il servizio pubblico e privato. Per avvicinare gli adolescenti all’odierna realtà occupazionale, fornire loro validi strumenti atti a compiere scelte professionali più consapevoli, donare nuovo lustro ad alcuni mestieri oggi alquanto svalutati. Ma anche per suggerire modalità innovative a supporto degli attuali approcci didattici e soprattutto per favorire un’integrazione sempre maggiore tra il sistema dell’istruzione, quello della formazione professionale ed il mondo del lavoro.

Il clima presente in fiera è apparso piuttosto informale e gli stand degli artigiani sufficientemente invitanti. In un’apposita area vi erano addirittura dei veri e propri cantieri in miniatura, ricostruiti al fine di rimandare alle mansioni del muratore, del pavimentatore o del ponteggiatore. Uno degli aspetti più interessanti dell’evento torinese è stato, senza dubbio, il rapporto sinergico tra i servizi informativi e la rappresentazione dal vivo di svariati mestieri. Così è stato possibile osservare scultori impegnati a realizzare piccole opere in legno, o artiste assorbite dal dipingere, mediante un’affascinante tecnica, fondali ed elementi scenografici. Occasione che ha dato l’opportunità, ai giovani studenti, di confrontarsi ed interagire con numerosi coetanei già occupati, intenti a dare dimostrazione delle loro abilità manuali. Oltre ad un totale di 21.085 ragazzi, poi, vi è stato un incoraggiante afflusso di genitori ed famiglie. Al termine del salone, gli organizzatori si sono dichiarati pienamente soddisfatti. Iniziata in modo stimolante ed efficace, Mestieri in mostra si è rivelata un’esperienza da ripetere e, soprattutto, destinata a crescere. Proprio come anticipano le parole di Pichetto Fratin, assessore all’Industria, al Lavoro e alla Formazione Professionale della Regione Piemonte, che afferma: “Siamo già al lavoro per farne un’altra…”.

Il Traspiratore – Numero 41

di S. Gallesio