Messer Tulipano a Pralormo

Aprile 19, 2001 in Arte da Claris

17174Un’antica leggenda persiana narra che un giorno un giovane di nome Shirin lasciò il suo paese e la sua innamorata per andare lontano a cercare miglior fortuna. La sua bella, Ferhad, attese il suo ritorno per molto tempo, finché, disperata, decise di mettersi in viaggio per andare a cercarlo. Vagò a lungo per molti paesi, soffrendo la fame, il freddo, la solitudine, ma continuò la sua folle ricerca fino al deserto, dove si inoltrò senza acqua né cibo. Il sole spietato la bruciò, il gelo della notte le spezzò le ossa. Il terzo giorno, sfinita, Ferhad cadde, si ferì e pianse. Le gocce del suo sangue si mescolarono alle lacrime trasformandosi, per incanto, in rossi tulipani. In ricordo di quella sfortunata passione, che si spinse fino alla morte, ogni anno, in Persia, gli innamorati si scambiano tulipani come pegno d’amore.

Le fertili leggende su cui crescono i tulipani sono segni inequivocabili dell’attrazione che questo fiore ha sempre esercitato nei secoli. Nel ‘600 le dame francesi furono prese da una vera e propria mania per i tulipani, che raggiunsero prezzi esorbitanti. Il fascino fatale colpì presto anche l’Olanda, dove si cominciò a selezionare i bulbi per ottenerne varietà sempre più particolari. Anche artisti e poeti, nei secoli seguenti, continuarono ad essere ispirati dal tulipano, ma non si arrivò mai ad attribuirgli un significato univoco nel linguaggio dei fiori. A volte può alludere all’Amore Perfetto, altre volte all’Incostanza, all’Onestà o alla Magnificenza. Solo il tulipano selvatico simboleggia, senza possibilità di equivoci, il Primo Amore.

Per rivivere questi incantesimi, 80.000 bulbi olandesi delle varietà più particolari sono visibili in fiore nell’ottocentesco parco all’inglese del Castello di Pralormo. Una mostra da fiaba d’altri tempi, un’entusiasmante passeggiata in mezzo a riproduzioni di quadri famosi raffiguranti i tulipani, alle sue rappresentazioni nella storia, nell’arte, nella moda, tra curiosità e aneddoti. Ideale scenografia la collina di Pralormo, piccolo paese a trenta chilometri da Torino, nel magnifico parco dell’antico castello trecentesco, a pochi chilometri dalla reggia sabauda di Racconigi.

Camminare tra i prati fioriti è un’esperienza affascinante, un’occasione per apprezzare l’aspetto più vivace e miracoloso della natura: il continuo fluire della vita, lo sbocciare dei mille colori di primavera. I fantastici bulbi olandesi sono piantati nelle grandi aiuole colorate, nel prato della grande quercia, nel sentiero della vecchia ghiacciaia. in un percorso a sorpresa: quasi 100 varietà di bulbi, alcune delle quali presentate al pubblico per la prima volta. Fra le novità, i tulipani dedicati alle donne famose, tulipani neri in sei varietà e bianchi semplici, doppi e pappagallo; una collezione di narcisi rari, muscari e giacinti, ma soprattutto il magnifico tulipano rosso rubino dal fiore doppio, frutto di 20 anni di ricerche, intitolato a Consolata Pralormo.

Grande novità il catalogo esclusivo che consente ai visitatori di acquistare i bulbi ammirati nel parco e di vederseli consegnati a casa nell’autunno successivo, giusto in tempo per il piantamento.

Accanto ai fiori, il percorso comprende anche un’esposizione di mobili da giardino appartenenti alle collezioni private di dieci castelli piemontesi. E’ possibile scorrere l’evoluzione degli arredi da giardino: attrezzi, semenzai, sfingi di pietra, elementi scenografici e decorativi, quali giochi d’acqua, grotte di conchiglie, che erano in voga fino alla fine del Settecento, e poi panche, seggiole, sedie a sdraio del periodo “naturista”, quando, nel XIX secolo, si affacciò il concetto di giardino comodo e rilassante.

Viene presentata al pubblico anche la riedizione di 200 stampe di castelli feudali piemontesi appartenenti all’opera litografica di Enrico Gonin, pubblicata in otto tomi, dal 1841 al 1857. Tra le altre particolarità, impossibile non segnalare le straordinarie creazioni e installazioni della Clayart Fornace Carena, dal Biomuro alle uova di terracotta per accogliere cinciallegre e passerotti; le lezioni di ornitologia per bambini, per imparare a riconoscere le piume, il canto e le tracce degli uccelli; il concorso “Disegna un nido”, organizzato in collaborazione col mensile Airone; una straordinaria collezione di nidi, uova e penne dal Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola.

Per concludere tante conferenze evento, tra cui raccomandiamo, mercoledì 25, domenica 29 aprile e martedì 1° maggio, nel pomeriggio, “Il tulipano …esplosione di colori al Castello di Pralormo”, con Renzo Miglio, fotografo.

Tanti motivi, quindi, per un pomeriggio di relax e cultura alle porte del Roero e delle Langhe, in mezzo agli sfavillanti colori della primavera.

Le novità di Messer Tulipano

Sede: Castello di Pralorrmo – Pralormo (To)

Periodo: dal 14 aprile al 1° maggio 2001

Orario: 10-18 (prefestivi e festivi 10-19)

Ingresso: £. 10.000 (ridotti £. 5.000)

Informazioni: tel. 011.884.870

di Claris