Lo spirito in movimento

Dicembre 5, 2002 in Arte da Sonia Gallesio

32767Quelle di Kossuth sono persone trasfigurate dalla musica, che ballano ciò che vogliono essere e ciò che devono dire…

[Michael Engelhard, monografia Skira]

La scultura di Kossuth è nata subito matura, talmente compiuta nella sua stupefacente perfezione esteriore da sembrare non suscettibile di possibili sviluppi. La forma diviene quasi incorporea, si depura di ogni fisicità grezza, si astrae…

[Vittorio Sgarbi, da Opere 1980-1994, edizioni Museo delle Arti-Palazzo Bandera]

[Quello di Kossuth è] un realismo di essenza piuttosto che di esistenza, che non coglie la vita dei personaggi rappresentati o dei corpi, ma l’archetipo che li rende imperituri, che ne dà una sostanza eterna…

[[Vittorio Sgarbi, da W. Alexander Kossuth, edizioni Mazzotta)]

Fino al 20 dicembre 2002 la Società Promotrice delle Belle Arti di Torino ospita un’ampia personale dello scultore e pittore Wolfgang Alexander Kossuth. Curata da Paolo Levi, l’affascinante mostra presenta più di cento opere realizzate, prevalentemente, negli ultimi dieci anni. Di origine tedesca ma italiano d’adozione, l’autore viene iniziato all’arte attraverso la musica. Studia al Conservatorio di Dusseldorf e a Napoli consegue il diploma in violino. A partire dal 1975 è direttore d’orchestra al Teatro Alla Scala di Milano. Solo nel 1979, dopo aver frequentato per alcuni mesi l’Accademia di Brera, sceglie di dedicarsi interamente alla scultura e al disegno. Oltre ad un elevato numero di nudi a pastello, tra i lavori esposti scopriamo resine, bronzi e gessi dai significati più diversi, ma sempre incentrati sulla figura umana. Ritroviamo corpi da figurino, dalle gambe lunghissime, che si protraggono verso l’alto o danzano aggraziati (Il cigno, 1999), allegorie di accadimenti biblici, creature delicate rapite dal sonno o dalla malinconia, opere intitolate a noti personaggi contemporanei e ad intramontabili maestri (Mozart, 1990). Un’intensa ritmicità permea in modo evidente la produzione di Kossuth, come se il movimento ispirato dalla melodia costituisse la più alta espressione dell’armonia interiore o dell’energia della vita, come se attraverso la danza l’uomo riuscisse ad elevare se stesso e a raggiungere una condizione di somma consapevolezza.

32766Le sculture acromatiche di Wolfgang Alexander posseggono un incanto ed una forza espressiva difficilmente riproducibili, una leggiadria ed una solennità senza pari. Grazie ad un notevole talento naturale e ad una sorprendente destrezza, l’autore riesce a combinare il rigore classicista e la perfezione delle forme con un’audacia compositiva straordinaria. Alcune sue opere, ad esempio, sono costituite da una base di materia schiumante e ribollente dalla quale si innalza una sorta di ‘gomena di energia fluida’, quasi un cordone ombelicale, che trattiene una figura ed al contempo la spinge verso l’alto. In effetti, molte delle sue sculture riportano, in qualche modo, ad un sacco amniotico legato ad una misteriosa genitrice – lasciando intuire un legame incancellabile e necessario, mentre tante altre sono dedicate espressamente alla maternità o ancora alla nascita (Nascita di Adone e Nascita di Mercurio). Per Kossuth nulla può essere lasciato al caso, ogni particolare deve essere reso con estrema cura e precisione: grazie alla sua mirabile arte, infatti, anche “la posa di un indice parla”, per utilizzare una suggestiva espressione di Michael Engelhard. In alcuni lavori, ad esempio, il supposto strato epidermico – in alcuni punti – si solleva leggermente dal corpo prendendo le sembianze di una veste, di un pannicolo protettivo ed avviluppante, proprio come fosse un involucro membraniforme o una coperta (Pudore, 1994; Fauno – Inverno, 2000). Nella produzione di questo indiscusso maestro, oltre a caratteri michelangioleschi e rodiniani rievocanti il titanismo, è ravvisabile un certo rimando al virtuosismo barocco: le mani che affondano nella carne delle protagoniste femminili in Salomé o in Dafne e Apollo, infatti, non possono non ricordare il grande capolavoro del Bernini Ratto di Proserpina. Tra le opere più significative, si segnalano Le Idi di Marzo, La tentazione di Adamo, Maria Maddalena sotto la croce e Pietà.

Movimenti

Opere scultoree di Wolfgang Alexander Kossuth

Società Promotrice delle Belle Arti

Via Balsamo Crivelli, 11 Torino

Dal 9 novembre al 20 dicembre 2002

Orari: da martedì a sabato, 10.00 – 12.00 e 16.00 – 19.30; festivi 10.00 -12.00; lunedì chiuso.

Ingresso: libero.

Catalogo: edito da Elede Srl

Per informazioni: 011 6692545

di Sonia Gallesio