Lippi non molla: voglio uomini veri

Marzo 17, 2004 in Sport da Roberto Grossi

Fuori dalla Champions League e a nove punti dal Milan capolista in campionato, la Juve riversa tutte le speranze di salvare (almeno in piccola parte) la stagione sulla Coppa Italia. Lippi non intende mollare l’ultimo obiettivo stagionale e in sala stampa il tecnico tira fuori la consueta grinta: “I due principali obiettivi stagionali sono sfumati – attacca il viareggino – ma ci resta questa coppa Italia, a cui teniamo molto perché sarebbe la decima, da vincere e il secondo posto in campionato da conquistare. Certo, svaniti il campionato e la Champions ora sarebbe facile mollare la giusta tensione e inseguire le sirene che provengono da giornali e tv, che parlano di squadra da rifondare, di arrivi e partenze varie, di ciclo finito e quant’altro. E poi questo sole che invita alla rilassatezza, a mollare la tensione giusta… Ma sarebbe da uomini piccoli fare così. Noi invece siamo uomini veri, che si sanno guardare allo specchio riconoscendo gli errori commessi e che non vogliono buttare via l’intera stagione. Voglio quindi dai miei una risposta all’altezza della situazione, voglio che tutti facciano il loro dovere. So che i componenti del gruppo storico, quelli che sono qui da diversi anni, che hanno esperienza di ciò che succede alla Juve quando le cose non vanno bene, lo faranno. Per gli altri, cioè per chi è qui solo da uno, due o tre anni, potrebbe invece succedere qualcosa di diverso. Questi potrebbero magari pensare per assurdo che la colpa è loro se non si vince più, potrebbero essere suggestionati da ciò che si sente in giro. Quindi, a scanso di equivoci, per gli ultimi arrivati vale il proverbio delle mie parti: meglio aver paura che prendere botte. Dobbiamo cioè non mollare sino all’ultimo, combattere dando tutto ciò che si ha dentro, come abbiamo fatto domenica sera contro il Milan. Se poi per un anno non si vincerà niente (ma la Supercoppa italiana l’abbiamo comunque già vinta) pazienza. L’importante è chiudere con dignità e da uomini veri, senza badare a ciò che dicono i mass-media. Ricordo ancora cosa dicevano sul Milan giornali e tv, di questi tempi, l’anno scorso: parlavano di una squadra finita, da rifondare. E invece i rossoneri, con merito, stanno celebrando i loro trionfi”.

Chiarito che la Juve non intende mollare Lippi ammette con sincerità che giocare la gara di ritorno a Torino, a fine stagione, è un vantaggio per i bianconeri: “Spero che al ritorno riusciremo a recuperare buona parte dell’organico a disposizione attualmente in infermeria: giocare sempre con i soliti rende tutto più difficile, in primis i recuperi fisici. Ma questo non vuol dire che a Roma andremo per subire e basta confidando nel ritorno al Delle Alpi: spero anzi di uscire dall’Olimpico con un risultato favorevole che ci dia ancora più carica”.

E dall’infermeria, oltre alla notizia del nuovo stop a Montero, provengono due buone novelle: “Maresca sta bene e lo porto in panchina – conclude Lippi -, probabilmente disputerà una parte del secondo tempo. Anche Trezeguet sta abbastanza bene e tra poco, prima di quanto si potesse immaginare, sarà a disposizione. I giovani? Ne ho convocati cinque ma prima di farli giocare bisogna pensarci bene e andare con cautela perché è facile bruciare un ragazzo di quell’età. L’effetto della maglia della Juventus è pesante per giocatori già maturi che provengono da altre squadre della serie A, pensate per un giovane della Primavera….”.

NOTIZIARIO

Nell’allenamento di vigilia mattutino alla Sisport Lippi deve inventarsi nuove soluzioni per far fronte alla costante emergenza infermeria. Con Iuliano e Montero indisponibili (l’uruguaiano è nuovamente alle prese con problemi muscolari) e Ferrara squalificato il tecnico viareggino ha provato nella partitella finale (disputata 10 contro 10) l’inedita coppia centrale formata da Legrottaglie e Tudor con Thuram e Pessotto esterni. A centrocampo spazio a Camoranesi, Conte, Tacchinardi e Appiah (poi sostituito dal recuperato Maresca che dovrebbe disputare uno spezzone finale di gara) con Nedved più avanti rispetto al quartetto di mediana. Nella formazione delle riserve figuravano i due attaccanti disponibili tra cui Lippi sceglierà (favorito Di Vaio visto che Miccoli non ha i novanta minuti nelle gambe) più Trezeguet, ormai da giorni inserito nel gruppo e il cui rientro sembra avvicinarsi moltissimo (Lippi in sala stampa ha detto che il francese potrebbe tornare prima del previsto). Quindi, l’unico dubbio di questa Juve con gli uomini contati sembra riguardare lo schema: se i bianconeri giocheranno con una sola punta, ricalcando lo schieramento messo in campo con il Milan (4-4-1-1), sarà Di Vaio a pungere i laziali. In caso Lippi all’ultimo momento dovesse ripensarci (domattina la decisione definitiva) e schierare due attaccanti (quindi Miccoli in coppia con Di Vaio), il sacrificato sarebbe un centrocampista da scegliere tra Camoranesi, Tacchinardi o Appiah (Conte è già squalificato in campionato e difficilmente Lippi si priverà del leccese). In porta, come sempre in coppa Italia, verrà schierato Chimenti. Convocati 14 giocatori della prima squadra più 5 Primavera (Chiumiento, Palladino, Boudianski, Bartolucci, Urbano): 4 di questi andranno giocoforza in panchina. Iuliano e Zambrotta hanno svolto allenamento differenziato mentre Birindelli e Montero non si sono visti in campo.

INDISPONIBILI

Ferrara (squalificato), Birindelli, Zambrotta, Iuliano, Montero, Del Piero, Trezeguet, Mirante.

PROBABILE FORMAZIONE

Chimenti; Thuram, Tudor, Legrottaglie, Pessotto; Camoranesi, Conte, Tacchinardi, Appiah; Nedved; Di Vaio. (Buffon, Bartolucci, Urbano, Boudianski, Maresca, Chiumiento, Miccoli)

di Roberto Grossi