Le borse delle donne

Giugno 18, 2012 in Moda, Net Journal, Primo Piano da Ginger

Prada Car

Prada Car

Borse, borse, borse e ancora borse. Questo è l’altro grande amore delle donne (l’altro sono le scarpe ovvio!!!). E io non mi faccio mancare nulla. Se di scarpe ho riempito uno sgabuzzino intero, talvolta mettendo più paia di scarpe nella stessa scatola per recuperare spazio, con le borse ho davvero esagerato.

Ebbene sì, nei miei 42 mq di appartamento c’è il famoso “armadio delle borse”…più qualche altro scatolone nascosto dentro il guardaroba. Ok, niente a che vedere con la strabiliante cabina armadio che Mr Big regala a Carrie come dono nuziale ma comunque un piccolo spazio dedicato alle mie preferite, a quelle che si portano dietro tanti ricordi e con le quali ho vissuto tante storie.

L’altra sera ho fatto un po’ di pulizia: con forza e coraggio ne ho regalate quasi 40 al mercatino dell’usato dietro casa. Nonostante lo sfoltimento, ne ho contate ancora un centinaio su per giù. E le uso tutte! Ci tengo a precisare. Ne ho di tutti i tipi, colori e fogge, di marca e non, anche ricevute come eredità. Non potrei farne a meno e ne comprerei sempre: a volte sono dei veri e propri colpi di fulmine.

Ricordo ancora la prima in assoluto: di vernice a righe oblique bianche e verdi. Avevo 3 anni ed ero in vacanza a Loano con mia mamma, mia nonna e la mia bisnonna (e anche loro, a dire il vero, di borse ne avevano un discreto numero, i geni non si smentiscono) e con quella a tracolla mi sentivo “grande” anch’io. L’avevo sempre addosso, non potevo uscire senza. E a casa di mia nonna avevo anche la borsetta per giocare…Insomma, una passione mai finita!

E vogliamo poi parlare di cosa c’è nelle borse delle donne?!?!? Di tutto un po’: il kit di sopravvivenza per la jungla urbana (cerotti, aspirina, fazzolettini, salviettine rinfrescanti), il kit salva trucco per l’appuntamento dell’ultimo minuto, le chiavi di casa (che scompaiono sempre insieme alle chiavi dell’auto e ti ritrovi a svuotare la tua bag in preda a furioso isterismo per trovarle), ninnoli vari, portafogli, portadocumenti,…A volte pare impossibile che ci stia tutto: la borsa di Mary Poppins ci fa un baffo, dilettantesca.

E ovviamente vale sia per le mini pochette che per le extra large: non si sa come, ma una donna riesce sempre a farci stare tutto, non importa se poi portandola al braccio o a spalla si assuma l’aspetto di uno sherpa tibetano, la soddisfazione sarà sempre garantita (e poi vuoi mettere la ginnastica gratuita, sai che bicipiti?!?!?).

Quest’anno durante la Settimana della Moda se ne sono viste di davvero originali: forme al limite dell’impossibile, quasi sculture. Basti pensare alla clutch a conchiglia elegantemente sfoggiata dalle modelle Chanel: un inno all’estate e al glamour, esagerata addirittura nella versione ricoperta da perle. Come direbbe Carla Gozzi…”stupenderrima”.

Sicuramente le micro pochette e le clutch sono state le protagoniste assolute. Più simile a portagioie e scrigni segreti, veri e propri gioielli ricoperte di pietre, pizzi e merletti. Le proposte più interessanti sono sicuramente la clutch tempestata di turchesi e lapislazzuli a foggia d’aquila di Emilio Pucci o quella di Marchesa, interamente ricamata con giade dalle forme differenti. Menzione d’onore alla Cherry Blossom di Alexander McQueen, vero must have di stagione, e premio speciale alla creazione di Bally, la Palace Ponga: un mini scrigno interamente ricoperto di specchietti che la rendono simile ad un prato in fiore, really cool.

Rimanendo tra le forme mini, grande successo hanno ottenuto anche le pochette ultra flat. Un bell’esempio è la Jasmine di Jimmy Choo, realizzata in rettile e rifinita con chiusura dorata e bordura in tono che le dona un’aria raffinata e selvaggia allo stesso tempo. Dal forte richiamo anni ’50 la bustina di Prada che propone la sagoma di un’auto fiammante dal mood rockabilly da abbinare rigorosamente alle scarpe della stessa linea (bellissime!). Mentre trae ispirazione dalla leggerezza delle piume la Pandora di Charlotte Olympia: toni crema ravvivati

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da piume arancio regalano un’eleganza sobria ma contemporanea.

Passando ad una dimensione un po’ più “quotidiana” (la vita di tutti i giorni esige almeno una taglia “tote”), i modelli proposti segnalano una certa nostalgia di tanti anni fa, quando con la bella stagione le signorine cominciavano a sfoggiare al braccio borsette di rafia intrecciata: easy e bon ton. Quelle di oggi sono ancora così ma di tutt’altra fattura. Un bell’esempio è rappresentato dalle creazioni di Dolce&Gabbana: borse a mano intrecciate in toni pastello e classici, semplici ma molto eleganti che sicuramente avrebbero fatto colpo su Jakie Kennedy. Più simili invece alle sporte da spiaggia quelle di Ermanno Scervino e Gioseppo…un’inno alle estati italiane della “Dolce Vita”. Idea magistralmente recuperata anche da Louis Vuitton con la sua Jelly Basket Bag (da bambina mia mamma ne aveva una uguale. Mi ritorna in mente quando d’estate la usava per portare in spiaggia le riviste da relax sotto l’ombrellone e le formine per me e mia sorella…più tutto il resto ovvio, anche in spiaggia non può mancare nulla). Restando in tema di forme traforate dall’aria retrò è immediato il paragone con la proposta di Prada, la versione in nuance menta è davvero deliziosa.

Che dire…io andrei avanti per ore, questo è pane per i miei denti. Ma se faccio così poi vorrei tutto ed è meglio che tenga a bada questo amore sfrenato e segua il dictat della sobrietà che va tanto di moda in quest’ultimo periodo (e sicuramente il conto ringrazia). Però posso sempre cominciare a preparare la letterina a Babbo Natale: se sono brava e resisto alle tentazioni tutto l’anno un regalo in tema è d’obbligo!