Le alpi in panorama

Giugno 22, 2003 in Arte da Marinella Fugazza

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Lo scorso 23 maggio è stata inaugurata al Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino una mostra di grande interesse per la rappresentazione delle montagne negli ultimi cinquant’anni del ‘900: ”Le Alpi in panorama – Edi Consolo, inventore di paesaggi”. C’è tempo fino al 6 luglio per ammirare oltre cento disegni in tavole originali realizzate a tempera e affiancate dalle riproduzioni – manifesti, depliant, illustrazioni – usate per la promozione del turismo alpino. La mostra, curata da Annalisa Ramazzotti, raccoglie le opere più significative facenti parte di una vasta raccolta acquistata lo scorso anno dal Museo grazie alla collaborazione della Regione Piemonte. L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito nella collana dei “Cahiers Museomontagna”: 132 pagine con oltre cento riproduzioni a colori in vendita a 18,00 Euro.

Molto probabilmente Edoardo Gabriele Alois Consolo, in arte Edi, nato a Roma nel 1908, non avrebbe mai immaginato che sarebbe diventato una figura di spicco nell’ambito di un ristretto gruppo di disegnatori di paesaggi attivi in Europa negli anni settanta nell’ambito della cartografia tradizionale. Le premesse della parte iniziale della sua vita lo stavano, dopo due lauree, conducendo ad una promettente carriera diplomatica, ma, a causa delle campagne antisemite, Edi deve presto rinunciare al suo sogno giovanile. Messe nel cassetto le lauree, persi affetti e patrimonio in cambio della contestazione al fascismo, sceglie di diventare ambasciatore itinerante a piedi, con gli sci e senz’armi, attraverso gli alti passi alpini al servizio della Resistenza. L’incarico è quello di “passatore”, corriere tra l’Ambasciata degli alleati in Svizzera e i nuclei partigiani di Torino: “A 37 anni s’è iniziata la mia seconda vita.” – racconta oggi Consolo – “Attraversavamo dove eravamo sicuri di non essere pescati, in alta quota, costruivamo servizi radiotrasmittenti clandestini e ponti radio. Ho avuto la fortuna di lavorare fianco a fianco a veri eroi della Resistenza, come Giulio Colombo, che in 26 ore di traversata a piedi e sugli sci, sulle spalle uno zaino di trenta chili pieno di biglietti da mille, rischiava la vita per portare aiuti ad Alessandri e Trabucchi.”

Terminato il pesantissimo conflitto mondiale, solo e senza un lavoro, l’unica risorsa che può sfruttare è la consapevolezza di essere un buon alpinista: negli anni 50 comincia la sua appassionata carriera di disegnatore nell’ambito della propaganda turistica di montagna e realizza la “Cavalcata delle Alpi”, una serie di panorami di quattordici centri sciistici italiani e francesi tra Torino e Grenoble. Nel 1956, contattato dal Ministère des Travaux Publics francese, Edi riceve l’incarico di illustrare con panorami i comprensori del turismo invernale della Alpi e dei Pirenei francesi continuando la sua attività di “dessinateur panoramiste” a Marsiglia fino al 1992. Oggi alterna la passione di scrittore a quella di pittore di opere che, pur conservando precisi riferimenti geografici, risultano di impronta naïf.

Intimo e profondo è il messaggio che unisce tutte le opere esposte nella mostra, in esse si cela l’invito a raggiungere quello stato interiore favorevole alla realizzazione di una completa apertura alla natura. Soltanto all’interno di ognuno di noi è possibile incamerare i panorami più belli, riviverli in qualsiasi momento, emozionarsi nell’accomunare un luogo ad un particolare istante della nostra vita. Sensazioni che vengono trasmesse anche dalle toccanti parole di Edi Consolo quando narra le imprese dei “Corrieri delle Rose” (le “rose”, in valdostano, sono i ghiacciai che al tramonto si colorano di rosa): pochi e provetti alpinisti che, attraverso marce estenuanti e faticose, rischiando la propria esistenza, recapitavano aiuti al Comitato di Liberazione Piemontese. Essi riuscivano a vivere e a difendere due grandissimi patrimoni dell’uomo: la natura e la libertà.

Le alpi in panorama

Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”

Via G. Giardino 39 – Monte dei Cappuccini – Torino

23 maggio – 6 luglio; tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

Biglietti: intero 5 Euro; ridotto 3,50 Euro; soci CAI 2,50 Euro

Tel.: 011-6604104

di Marinella Fugazza