L’Avvocato frusta la Juve

Dicembre 17, 2001 in Sport da Giovanni Rolle

Il primo tempo della partita fra Juventus e Piacenza non era ancora terminato, che già l’avocato Agnelli abbandonava lo stadio Delle Alpi a bordo del suo elicottero personale. Non certo soddisfatto dallo spettacolo offerto dai bianconeri nella prima frazione, l’Avvocato non risparmiava alla squadra di Lippi una delle sue pungenti battute; alla domanda di un cronista su quale regalo avrebbe fatto ai giocatori per Natale, il primo tifoso juventino ha risposto con la caratteristica ironia: “I giocatori non hanno bisogno di regali. Per questa Juve ci vorrebbe piuttosto la frusta”.

La battuta del senatore a vita non turbava però più di tanto il tecnico bianconero, che al termine della partita commentava a sua volta: “Quando l’Avvocato parla, lo fa sempre per il bene della Juve”. Contro il Piacenza, Marcello Lippi ha visto una Juve dai due volti: “Nel primo tempo la nostra manovra è stata piuttosto lenta e prevedibile e siamo riusciti a trovare il gol soltanto sugli sviluppi di un corner, dopo aver rischiato di subire la rete del Piacenza in apertura di gara. Nella ripresa, la squadra mi è piaciuta di più, anche se nel finale abbiamo evitato la beffa grazie a Buffon”. Il tecnico bianconero si picca quando un giornalista accusa la Juve di poca fantasia: “Questa squadra è stata costruita in estate per puntare su certe caratteristiche, come la velocità e la rabbia, doti che contro il Piacenza abbiamo mostrato solo nel secondo tempo. Per quanto riguarda la fantasia, la devono assicurare giocatori come Del Piero e Nedved”. Mercoledì i bianconeri saranno impegnati a Firenze conto i viola, reduci dal successo in extremis sul Brescia. Per il tecnico bianconero sarà importante centrare un filotto di vittorie, per rilanciare la classifica juventina: “Dobbiamo riuscire a vincere tre o quattro partite di fila. Se ci riusciremo, tra qualche domenica potremo ritrovarci di nuovo a ridosso delle prime posizioni, approfittando anche dei numerosi scontri diretti in cui saranno impegnate le altre concorrenti. A Firenze mi aspetto comunque una battaglia”.

Tocca poi a Nedved, insignito della palma di migliore in campo, commentare la difficile vittoria juventina: “Più che la mia prestazione individuale mi interessano i risultati della squadra, che si è espressa meglio nel secondo tempo che nel primo. A parte il Chievo, mi sembra che tutte le candidate allo scudetto stiano faticando. Comunque, il campionato è ancora lungo e tutte le squadre avranno il loro periodo di crisi, dal quale noi stiamo definitivamente uscendo”.

E’ quindi il turno dell’eroe di giornata, che spiega come nel finale sia riuscito ad evitare la beffa del pareggio, tenendo le gambe chiuse in occasione delle conclusione di Hubner: “In settimana mi ero arrabbiato moltissimo per aver preso un gol in quel modo, con la palla che mi era passata fra le gambe. In una frazione di secondo mi sono ricordato di quell’episodio ed in questo modo sono riuscito ad evitare un gol che avrebbe compromesso inevitabilmente la nostra vittoria”. Anche se soddisfatto per le parate e per i tre punti conquistati dalla Juve, Buffon si rammarica per la situazione della sua ex squadra, sconfitta per 4-1 dall’Atalanta: “Mi dispiace moltissimo. Ogni volta che guardavo il tabellone, segnalava un gol dell’Atalanta. Spero che riescano a risollevarsi e confido molto nel carattere del mio amico Cannavaro. Il problema è che il Parma non è abituato ad essere risucchiato nelle parti basse della classifica. Non riesco a spiegarmi le ragioni di una simile crisi, ma penso che i motivi vadano al di là dell’aspetto tecnico, visto che i giocatori che se ne sono andati sono stati rimpiazzati da elementi altrettanto validi”.

Sul fronte piacentino, si recrimina sull’episodio del corner, da cui è scaturita la rete del vantaggio bianconero. Per Novellino si è trattato di una sconfitta immeritata: “Anche se abbiamo perso contro una grande squadra, mi dispiace perché è stato il Piacenza a dettare il gioco. Noi abbiamo fatto la partita, ma ha vinto la Juve. Purtroppo spesso è la qualità a fare la differenza, unita in certi casi ad un pizzico di fortuna”. L’allenatore del Piacenza trova una giustificazione agli errori di Hubner, che ha mancato clamorosamente le attese, fallendo un paio di determinanti occasioni all’inizio ed alla fine della gara: “Non era facile, date le condizioni del terreno ghiacciato”.

Juve in chiaroscuro

di Giovanni Rolle