La vita e le opere di Ettore Majorana

Agosto 20, 2006 in Libri da Redazione

LA VITA E LE OPERE DI ETTORE MAJORANA. RISTAMPA ANASTATICA DEL VOLUME ORIGINALE DEL 1966 EDITO DALL’ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI

Autori: E. Amaldi, E. Majorana, R. Lotta

Editore: Bardi Editore

Pagine: 101

Anno: 2006

Prezzo: 20,00 Euro

Nel centenario della nascita di Ettore Majorana (1906-2006), la Bardi Editore, con la collaborazione all’Accademia Nazionale dei Lincei, offre un omaggio al grande scienziato siciliano proponendo la ristampa anastatica del volume La vita e l’opera di Ettore Majorana (1906-1938), ormai esaurito da anni.

L’interesse che ruota attorno alla figura di Ettore Majorana è ancora oggi molto forte. D’altronde il mistero che avvolge la sua scomparsa durante l’epoca di poco anteriore alla realizzazione della bomba atomica da un lato, l’attrazione inevitabile verso una mente geniale dall’altro, convergono nel rendere il fisico siciliano una figura di grande fascino e attualità.

L’opera, che qui viene riproposta in ristampa anastatica, è andata esaurita ormai da anni e rappresenta l’unico testo che raccoglie tutti gli elementi conosciuti sulla vita di Majorana.

Ma soprattutto è l’unico testo che, presentando insieme alla nota biografica le opere e il catalogo dei manoscritti e documenti, riesca a far comprendere chi veramente sia stato Ettore Majorana.

La ricostruzione biografica, redatta da Edoardo Amaldi nel 1965, non entra nel merito delle cause della scomparsa e non propone teorie interpretative degli strani

comportamenti che il fisico assunse negli ultimi anni della sua vita. Racconta solo fatti, avvenimenti, circostanze particolari che sono tanti piccoli tasselli di una esistenza inquieta e solitaria.

La parte relativa alle opere, che potrebbe sembrare ostica a chi di fisica non si interessa, è invece illuminante, al di là delle formule, perché lascia intravedere nelle note scientifiche scritte di pugno dal Majorana, la sua profonda paura, il suo disagio nel saper unire come nessun altro i risultati della scienza – che porta come un peso dentro di sé – alle vicende umane.

Esemplare a riguardo è una frase alla fine del saggio sul “Valore delle leggi statistiche nella fisica e nelle scienze sociali” pubblicato postumo nel 1942: Bastano quindi comuni artifici di laboratorio per preparare una catena comunque complessa e vistosa di fenomeni che sia comandata dalla disintegrazione accidentale di un solo atomo radioattivo. Non vi è nulla dal punto di vista strettamente scientifico che impedisca di considerare come plausibile che all’origine degli avvenimenti umani possa trovarsi un fatto vitale ed egualmente semplice, invisibile e imprevedibile.

Lasciarsi suggestionare da queste pagine è inevitabile così come crearsi dei propri percorsi risolutivi sul “caso” Majorana.

di Redazione