La Traviata apre la stagione 2009-2010 del Regio

Ottobre 12, 2009 in Spettacoli da Stefano Mola

Siamo a due passi dall’inaugurazione della stagione 2009-2010 del Teatro Regio di Torino. Mercoledì 14 Ottobre, alle ore 20:00, si alzerà il sipario su un nuovo allestimento de La Traviata, firmato da Laurent Pelly e con sul podio Gianadrea Noseda.

La traviataOra, prima di andare avanti nella presentazione dell’evento, alcune considerazioni. Siete di quelli che pensano: l’opera? Bah; soldi che si possono tagliare? Io vi dico: approfittate di Traviata. Prima andate in libreria, e compratevi questo libro di Lella Costa, Amleto, Alice e la Traviata. Sono solo 8 euro. Leggetelo. Non credo che resterete indifferenti. Lella Costa riesce a dimostrare una cosa: l’universalità di certe storie, uno dei motivi per cui l’opera è viva e ci parla, a secoli di distanza. E poi vi verrà voglia di ascoltare la musica, o quantomeno la curiosità. In quel libro si racconta in modo magistrale il duetto tra Violetta e Germont, all’inizio del secondo atto. Ecco, se a quel racconto mettete addosso la musica, capite tutto. Capite come possa funzionare che due persone si parlino cantando. Tutto il pahos e l’emozione completati, resi vivi, commoventi, sottolineati. E poi il grande flusso di coscienza di Violetta nel primo atto. E poi…

E poi è ora di continuare a parlare di questa Traviata. Di questa stagione che si apre sopra le ben note difficoltà fatte di tagli dolorosi. Ci piace allora dire che per il sesto anno Il Gruppo Fondiaria Sai è partner della serata inaugurale. Investire in cultura è investire in futuro. Che il Regio porterà questo titolo fino in Giappone. Che il cast è come sempre di gran livello: Violetta sarà il soprano romeno Elena Mosuc, il brillante e un po’ improvvido Alfredo avrà la voce di Francesco Meli, al debutto nel ruolo, applauditissimo Ernesto nel Don Pasquale della scorsa stagione. Nella parte di Giorgio Germont, per la prima volta a Torino il baritono spagnolo Carlos Álvarez Nel corso delle dodici recite, dal 14 al 28 ottobre, nei ruoli dei protagonisti si alterneranno Irina Lungu (Violetta), Andrea Carè (Alfredo) e Angelo Veccia (Germont). Maestro del coro, Roberto Gabbiani.

C’è bisogno di dire che il libretto fu tratto da Francesco Maria Piave a partire dalla pièce teatrale La signora delle camelie, di Alessandro Dumas figlio? Che in in parte è una storia vera? (Violetta Valérysi chiamava Marie Duplessis, cortigiana parigina morta giovanissima, amata proprio da Dumas figlio). Che Violetta sacrifica il suo amore la vita pur di salvare l’onore dell’amato Alfredo? Perché Giorgio Germont le chiede (e in che modo!) di troncare la relazione in nome della rispettabilità della famiglia?

Se pensate che ci sia qualcosa di più straziane dell’Amami Alfredo, come io t’amo del secondo atto, il vostro cuore forse non batte mica tanto. Solitudine, desiderio, d’amore e di redenzione, lo scorrere crudele del tempo, l’arrivare asincroni…

Vedete? Non riusciamo a trattenerci. Vorremmo usare le nostre modeste parole come frecce, un po’ come Eros. Invitarvi a questo appuntamento al buio. Se non vi fidate, se non riuscite a trovare un biglietto (perché sappiate che il pubblico dell’opera non è morto: gli abbonati al Regio sono saliti del 6% rispetto allo scorso anno), accendete almeno la radio: la prima sarà trasmessa in diretta da Radio 3. Fateci sapere.

Per informazioni e vendita biglietti:

Biglietteria del Teatro Regio

Piazza Castello 215

Tel. 011.8815.241/242

[email protected]

www.teatroregio.torino.it

di Stefano Mola