La settimana in Colonia Sonora

Luglio 4, 2002 in Spettacoli da Redazione

28856…Ehhh sì, e anche nuova pioggia (o speriamo nel sole e nel cielo stelato?!)! Comunque non si ferma la manifestazione canora al Parco della Certosa di Collegno, che prosegue questa settimana e la prossima con i Modena City Ramblers (replica l’8 luglio), la musica impegnata di Cousteau, gli aretini Negrita e i Sud Sound System, dal salento a ritmo di reggae.

Lunedì 8 luglio replicano i Modena City Ramblers, gruppo noto e apprezzato per i suoi temi intrisi di forte polemica sociale e politica, ancora una volta espressi tramite suoni e ritmi di civiltà lontane, come ad esempio quelle africane o sudamericane.

Attenzione: poiché la pioggia ha devastato il concerto di lunedì scorso (1° luglio), i possessori del biglietto di lunedì scorso possono ritornare l’8 al prezzo stracciato di 5 euro.

Per tutti gli altri prezzo a 10 euro.

L’ultimo album della band, Radio Rebelde, è stato inciso a Napoli, per consentire al gruppo di creare in un luogo dove si mescolano provenienze diverse, intrise di echi mediterranei, magma fertile di spunti e di accompagnamento sonoro. Il titolo dell’album prende spunto dalla radio fondata dal Che Guevara ai tempi della lotta nella Sierra Maestra, ma nei suoi testi vi è la sfida e la sofferenza delle minoranze e dei popoli oppressi dalle dittature in tutto il mondo. Un impegno sociale a 360°, un appuntamento imperdibile per i cultori.

Martedì 2 luglio, si cambia completamente genere, con i Cousteau, che alla musica impegnata contrappongono una tradizione di musica che è soprattutto poesia, intrisa di suoni malinconici e romantici. Il gruppo nasce nella multietnica Londra, ma il loro ultimo album ha un titolo italiano e profondamente evocativo: “Sirena”. Tratteggiano con cura uno scenario favoloso che rievoca l’amore per la musica degli anni ’70, suggestioni che riportano a David Bowie, e ai Roxy Music, o affondi nell’intimo che ci ricordano Nick Cave e Tom Waits. Una musica raffinata, quella dei Cousteau, che al loro attivo hanno solo due anni e mezzo di produzione, ma hanno centrato un genere che non ha età, il fatidico “classico”, che sopravvive agli sperimentalismi musicali troppo tecnologici e che riascolteremo negli anni. Forse, in questi tempi così duri, saranno loro la vera rivoluzione, che si affida alla magia, alla bellezza e alla dolcezza della musica?

Mercoledì 3 luglio, si ritorna ad un gruppo italiano, con una presenza sulle scene di tutto rispetto: sono i Negrita. Il gruppo aretino è nato nel 1991 dalle ceneri di una precedente esperienza, ma solo nel 1992 vede l’affermarsi della formazione definitiva di “attacco”: un quintetto con una solida estrazione rock. Con il loro nome è uscito l’album del 1994, primo esordio discografico, con schitarrate degne dei Rollin Stones, loro ispiratori, ritmi carichi di funk, testi rapidi e nervosi. Il pubblico e la critica sono concordi nell’apprezzamento e nello stesso anno la band se ne esce con un brano arrangiato ed eseguito con Ligabue “L’han detto anche gli Stones” (che è stato pubblicato sull’album di Ligabue “A che ora è la fine del mondo”). Con i lavori successivi, i Negrita escono dall’Italia in un lungo tour con il quale sono in Francia, Svizzera e Belgio, oltre che in Turchia dove rappresentano l’Italia al “Festival del rock Europeo”. Nel 1996 sono negli USA a New Orleans, dove riscoprono una linea di una purezza unica in Italia e che non riscontra grande successo in patria. E’ con “Reset” che il gruppo si riporta sulla cresta dell’onda (il disco esce nel 1999 e vende oltre 100.000 copie). Il 2002 è l’anno del loro quinto album, “Radio Zombie”, che li riconferma come paladini del rock italiano, con una miscela esplosiva fatta di new wave, blues e funky.

Siamo giunti a giovedì 4 luglio, e ad un gruppo con caratteristiche tutte italiane e più precisamente del sud Italia. Si tratta dei Sud Sound System, che prendono le mosse dal salento con ritmo reggae in tutte le sue forme. Titoli in salentino, il disco di esordio si chiamava “Fueco” (1991) e il primo album era, nel 1995, “Comu na pietra”, per una musica raggamuffin che a poco a poco si tinge di tamburelli e pizzica, prendendo forma decisa ed originalissima nei brani “Afro ragga taranta jazz” e “Crisce”. Nel 1999 è la volta del secondo album, “Reggae Party” e nello stesso tempo il gruppo è protagonista del film di Comencini, “Liberate i pesci”. Il 2001 è stato l’anno del teatro: il gruppo ha collaborato con la compagnia teatrale leccese KOREYA nella produzione dello spettacolo Acido fenico (proposto in tournée in tutta Italia). Il 2002 è quello del loro ultimo album “Musica Musica” dove la maturità artistica è ormai raggiunta.

Attenzione, la rassegna si interrompe per una decina d giorni e ricomincia con Elio il 17 di luglio!

Buon ascolto a tutti

di Gabriella Gibiino