La ricerca del segno

Aprile 3, 2012 in Net Journal, Poesie da Cinzia Modena

Concorso Poesia Attiva – Associazione Unicorno edizione 2010
Tema Pegaso
Silloge classificata tra le prime 10 poesie.

le origini

Su scie di suoni leggeri
la veste si leva bianca
verso infiniti cerchi di volute d’architrave
Liuti fluttuano canti d’imprese
leggende scorrono nelle menti di giovani occhi
rapiti dalle parole dei saggi
dai colori di arazzi di incrociati fili mitologici
Filano le donne drappeggiate di arabeschi incontri e d’imprese divine
di zoccoli sbattuti a terra
di nuove vergini fertili fonti

Su scie di suoni leggeri flauti
librano verso il cielo la memoria
di eroi alati
del sodalizio tra eroi e ippogrifi
delle Muse portate da Apollo verso Terre lontane assetate di conoscenza
e dell’amore per la libertà
tra terra e cielo racchiuso in un Pegaso

l’inseguimento

Schiuma leggera scivola leggera su rocce di flutti di onde
la mano lascia l’impronta del passato fugace passaggio
Una stupida idea di messaggio
Lasciato a bruchi granchi e cetacei

La donna è l’orizzonte finale di una spiaggia chiusa tra
faraglioni dorati di bruma al tramonto e di sole
che irradia l’animo di colei che osserva
tracce

Tracce di passaggio in granelli schiacciati in
impronte quadrupedi che proseguono lontane
indizio di ciò che l’umano sentire sempre cerca
quell’idea di libertà irreale

E’ passato da qui l’ombra dell’alato essere che
conduce messaggi di luce e coraggio
La mano schiaccia la sabbia al suono dell’onda di alta marea
Lei striscia le dita in un solco e in un secondo ancora
fino a disegnare il suo volto in un richiamo
al cavallo alato di Bellafonte

La donna è avvolta in una veste circolare di prigioni mentali
e di pigioni quotidiane
stretta in un mondo senza colore né testa né arte
nudi tutti di fronte al potere del più forte

Fuggita come una ribelle
cerca in granelli di sabbia la strada che la porterà
verso quel mondo sospeso ideale cantato tramandato
Lontano da false chimere ma immerso in valori di coraggio e lealtà

Stringe la sabbia
ne ascolta il sibilo nel suo sgranarsi al vento
e verso quella direzione riprende la sua marcia
guidata da un istinto irrazionale interiore

Il riscatto

No parole no suoni
ma luce
La profonda notte di un deserto bianco
confonde come vino
inebriante sensazione di fluttuare in un dormiveglia sospeso
come l’incanto
O l’impressione di aver scorso il cavallo alato bianco
sparire dietro una roccia calcarea bianca
immacolato candore di libertà fugace rapita
e incastrata come diamante
in un diadema blu cielo

Ombre.
La donna insinua il silenzio con il respiro
Cerca nelle tasche tracce di bruma di mare e di terra
e ne ascolta il movimento
come una calamita intrappolata in un campo magnetico
Dita impazzite catturano uno spostamento
Leggero battito d’ali
E fermano il momento nella mente della donna
come una tela impressionata di sensi e odori
senza dimensione incastrati tra terra e cielo
tra fuoco e acqua

Si marchia a fuoco l’oggetto bramato
mentre il volto cerca in cielo la stella di Pegaso
guida dei suoi passi
E come in un rito tribale
nel pieno silenzio
sente fluire nuova forza e coraggio
tra gioia e dolore
Poi
la donna si alza e volta le spalle
lascia ad altri la ricerca
di nuove tracce di sassi di libertà
impressi di gesta eroiche
di colui che con un batter di zoccolo
nuova fonte originò..