La GAM cambia volto

Febbraio 25, 2011 in Arte da Benedetta Gigli

All art has been contemporary

GAML’Anima, il Linguaggio, la Malinconia, l’Informazione. Queste saranno i nuovi quattro temi che accompagneranno il visitatore lungo il percorso della Galleria d’Arte Moderna di Torino: si snoderanno nelle sale del primo e secondo piano, presentando alcune delle opere già esposte insieme a più di 160 nuove opere dalle collezioni, alcune delle quali frutto delle acquisizioni più recenti del museo.

Già nell’ottobre del 2009 il museo aveva rivoluzionato totalmente l’allestimento delle sue collezioni abbandonando l’ordine cronologico a favore di un criterio tematico: i temi allora scelti da docenti universitari di ambito diverso dalla storia dell’arte (Genere, Veduta, Infanzia e Specularità), avevano offerto un’innovativa interpretazione delle opere esposte, suscitando consensi e discussioni da parte del pubblico e della critica.

Poco più di un anno dopo la Galleria si modifica nuovamente, perché le sue opere vivono di una pluralità di punti di vista, e deve quindi rinnovarsi periodicamente, per poter far spazio a nuove ispirazioni.

  • L’Anima, è un tema scelto da Vito Mancuso, professore Ordinario di Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano. Il professore si sofferma sulle difficoltà contemporanee nel riconoscere l’anima come entità persino all’interno degli organi ecclesiastici, e la necessità quindi di rielaborarne il senso sulla scorta del nuovo contesto scientifico e filosofico. Tutto questo, all’interno della GAM, trova un riscontro nel percorso al primo piano, in cui si passa dalla religiosità cristiana delle opere ottocentesche di Andrea Gastaldi alla concezione di anima come spiritualità assoluta, partecipazione al mondo di artisti come Gino De Dominicis, Hermann Nitsch e Anselm Kiefer.
  • L’Informazione, sempre al primo piano, è un tema scelto da Mario Rasetti, Professore Ordinario di Fisica teorica, modelli e metodi matematici al Politecnico di Torino. L’informazione, nel campo della Fisica, è intesa come una grandezza paragonabile a massa, energia, velocità. Si riferisce alla capacità delle molecole di essere portatrici di simboli, codici e segnali, di operare cioè come un messaggio necessario alla propagazione della vita. La concezione dell’uomo e della natura è per questo motivo analizzata confrontando diverse interpretazioni che vanno dalla ciclicità delle stagioni nella serie di Luigi Baldassarre Reviglio, alla storia millenaria di Giuseppe Penone, alla visione analitica dello spazio di Dadamaino e Mario Nigro.
  • La Malinconia, elemento scelto da Eugenio Borgna, Primario emerito di psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara e libero docente in Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università di Milano, si trova al secondo piano. Essa è qui intesa come condizione umana e mentale, concezione di un tempo immobile e stregato: ed è proprio per questo concetto di temporalità sospesa che in questa sezione troviamo le nature morte di Giorgio de Chirico e Filippo De Pisis, le fotografie di Elisa Sighicelli e Francesca Woodman, i paesaggi sospesi di Carlo Carrà e l’arte stessa di Giulio Paolini.
  • Il Linguaggio, sempre al secondo piano è stato scelto da Sebastiano Maffettone, Professore Ordinario di Filosofia Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche della Luiss Guido Carli. Dopo un prologo che evidenzia il rapporto dell’arte con la letteratura nelle opere ottocentesche di Antonio Canova, Massimo D’Azeglio, il percorso si sofferma sulla nascita ed evoluzione dei linguaggi artistici, dalle diverse avanguardie di Giacomo Balla e Lucio Fontana, al neorealismo pop italiano di Tano Festa e Mario Schifano in dialogo con quello internazionale di Andy Warhol e Mark Dion.

    Per approfondimenti vi rimandiamo al sito: www.gamtorino.it

    di Benedetta Gigli