Juve, Del Piero sostituisce Zidane

Aprile 6, 2001 in Sport da Roberto Grossi

Carlo Ancelotti ha diretto oggi sul terreno del Comunale la consueta partitella di allenamento del giovedì, una sfida in famiglia dalla quale sovente si traggono indicazioni utili per conoscere l’undici che scenderà poi in campo in campionato.

Da una parte (con le pettorine verdi) si sono schierati i papabili titolari per la trasferta di Verona e dall’altra (magliette nere), le cosiddette seconde linee. Nella classica difesa a quattro il tecnico ha confermato Birindelli e Pessotto sulle corsie esterne, con Montero e Iuliano coppia centrale. A centrocampo spazio al trio Zambrotta-Tacchinardi-Davids, mentre in avanti ecco la novità, dettata da esigenze contingenti (vedi Zidane fermo ai box per via di un attacco febbrile e quasi sicuramente costretto a dare forfait al Bentegodi). A sostenere Inzaghi-Trezeguet, Ancelotti ha infatti provato Alex Del Piero, in un ruolo non molto gradito dal talento veneto, ma già ampiamente sperimentato nel passato.

Per la cronaca la sfida è terminata 5-0 a favore dei “titolari”, con doppiette di Trezeguet e, guarda caso, proprio di Del Piero (Inzaghi l’altro marcatore), il quale ha mostrato alcuni lanci millimetrici tali da non far rimpiangere il miglior Zizou. Pinturicchio si è detto pienamente disponibile ad arretrare la sua posizione in campo, anche a costo di andare incontro a brutte figure; tutto questo ovviamente se Ancelotti gli richiederà il “sacrificio”:

“Per il bene della squadra sono disposto a giocare ovunque mi venga richiesto, ha commentato Alex, ma non è detto che Zidane marchi sicuramente visita e che il Mister scelga me al suo posto. Io comunque sono pronto, appoggiare le punte non è certo una novità nel mio bagaglio calcistico, quindi nessun problema”.

A chi gli domanda dei segreti della sua “rinascita” calcistica, Del Piero risponde sereno: “Credo che sia stata la somma di una serie di componenti, le quali hanno permesso il mio totale recupero. Su tutte ci sono sicuramente io, che non ho mai mollato, e poi altre persone che mi hanno appoggiato. Il Mister è sicuramente una di queste: mi ha dato fiducia e mi ha sostenuto continuamente, ma lo ha fatto soprattutto per il bene della squadra non solo per il mio.”

Una partita su tutte ha segnato la sua “resurrezione”: “A Bari, continua il numero dieci, ho avuto il preciso sentore che tutti i fattori positivi che dovevano portarmi al massimo dei giri stavano funzionando a dovere. Ricordo con grande emozione il gol realizzato ai pugliesi e l’abbraccio intenso dei compagni di squadra che vollero dimostrarmi la loro grande vicinanza. Sono tutte emozioni che non posso scordare; la gioia collettiva fu talmente forte che è come se avesse segnato ognuno di loro. Davvero bellissimo”.

Ma proprio nel momento in cui la Juve ha ritrovato Del Piero, la classifica dei bianconeri ha cominciato a traballare: “Purtroppo, conclude Alex, abbiamo sbagliato due gare di fila e questo ha compromesso il nostro campionato. Niente però è perduto: nella passata stagione la Lazio ci prese dieci punti in sei gare, quindi perché non dovremmo provarci noi contro la Roma?”.

di Roberto Grossi