Irisbus: i primi km su pista

Febbraio 17, 2002 in Technology da Stefania Martini

25448(1)Alla presenza del Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, del Presidente della Provincia Mercedes Bresso, dell’Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Ugo Cavallera, dell’Amministratore Delegato del Centro Ricerche Fiat, Giancarlo Michellone e del Presidente dell’Azienda Torinese Mobilità Giancarlo Guiati, si è raggiunta una nuova ed importante tappa per il progetto sviluppato da ATM, in collaborazione con IRISBUS, SAPIO, ANSALDO, CVA, CRF, ENEA e che vede il comune di Torino e il Ministero dell’Ambiente come promotori e finanziatori dell’operazione.

Il Bus si chiama CityClass-Fuel Cell ed è divenuto realtà a tempo di record, ossia in un anno circa di lavoro.

Torino si conferma così capofila della sperimentazione nel trasporto pubblico di quello che tutti indicano come il carburante del futuro, in grado di eliminare il sempre più sentito problema dell’inquinamento dei centri urbani. I più recenti studi scientifici hanno infatti individuato nell’idrogeno il più probabile sostituto dei derivati dal petrolio, ed hanno indicato nel prossimo decennio il tempo necessario per un suo diffuso utilizzo.

Le particolari condizioni atmosferiche dei giorni scorsi hanno reso ancora più evidente l’esigenza di spingere nella direzione della ricerca e dello sviluppo di soluzioni che abbiano un impatto decisivo sull’abbattimento dei gas inquinanti.

Il Comune di Torino ed ATM, di fronte all’attuale gravità della situazione ambientale hanno già fatto la scelta “strategica” del metano, con l’acquisto di 150 nuovi autobus.

25449Il CityClass-Fuel Cell ad idrogeno, che ha percorso ieri i primi 500 Km su pista, è azionato da un motore elettrico alimentato dalla cella combustibile, nel quale l’idrogeno puro è fatto reagire con l’ossigeno dell’aria, e da un sistema di accumulatori. Il gas di scarico è semplice vapore acqueo.

Dal punto di vista ambientale è molto importante rilevare come, in questo specifico caso, la produzione del combustibile avviene per via elettrolitica dall’acqua, utilizzando l’energia idroelettrica. L’”emissione zero” è quindi garantita per l’intero ciclo di produzione, sia del veicolo, sia del carburante.

Il motore elettrico di trazione è in grado di erogare una potenza massima di 160 kW ad una velocità di rotazione di 1500 giri/min; la velocità massima che può raggiungere è di 60 km/h.

Il veicolo è dotato di 9 serbatoi di idrogeno, posti sul tetto, ognuno dei quali ha una capacità di 140 litri, che permettono di avere un’autonomia di 12 ore in esercizio.

La costruzione del bus è avvenuta nello stabilimento Iveco-Irisbus di Valle Ufita.

Il CityClass utilizza la tecnologia International Fuel Cell Tecnologies (IFC), ossia del più grande produttore americano di generatori fuel cell, fornitore Nasa e partner del programma spaziale americano.

Uno dei problemi maggiori di questa tecnologia è legato all’approvvigionamento di idrogeno e all’elevato costo delle fuel cell. Inoltre, sono in corso di approvazione, a livello Europeo, le normative che regolano l’utilizzo dell’idrogeno su veicoli industriali e bus.

Proprio lo sviluppo di un quadro legislativo adeguato al cambiamento tecnologico è del resto uno degli obiettivi del progetto.

A tale proposito, l’Associazione Temporanea di Imprese che ha realizzato il programma “Emissioni zero” ha proposto ai Ministeri coinvolti nelle autorizzazioni necessarie – Trasporti (circolazione stradale e trasporti pubblici), Interni (Vigili del Fuoco e sicurezza antincendio), Sanità (ISPESL impianti e serbatoi in pressione) – l’approvazione di una convenzione con cui definire gli aspetti giuridici e normativi relativi alla circolazione dell’autobus ed al rifornimento dell’idrogeno.

L’obiettivo finale del programma è quello di iniziare la messa in esercizio di piccole flotte sperimentali a partire dal 2005, mentre le tempistiche per una maggiore diffusione di tale tipo di tecnologia dipenderanno dagli esiti della sperimentazione e dalle politiche di prezzo delle celle. Si può ritenere che tale diffusione possa avvenire intorno al 2010.

di Stefania Martini