Inzaghi: “Scudetto, una corsa a tre”

Aprile 22, 2001 in Sport da Roberto Grossi

La pioggia scrosciante che si è abbattuta ieri pomeriggio su Torino ha consigliato ad Ancelotti di far disputare alla truppa bianconera l’intera seduta di allenamento solamente in palestra. Buone le notizie che provengono dall’infermeria: ad eccezione di Birindelli, ancora indisponibile, il trainer bianconero può contare sull’intero organico a disposizione in vista dell’insidiosa trasferta di Parma, dalla quale dipenderà gran parte del futuro bianconero in questa stagione.

I problemi di scelta comunque non sembrano esistere: la formazione che sfiderà gli emiliani, tranne forfait dell’ultima ora, sarà infatti la stessa che ha sconfitto l’Inter al Delle Alpi. Nonostante il recupero di Trezeguet, ormai perfettamente ristabilito, la coppia d’attacco sarà quindi ancora composta dalla premiata ditta Del Piero & Inzaghi, e proprio il bomber piacentino, uno dei quattro bianconeri convocati da Trapattoni per la gara amichevole di mercoledì prossimo a Perugia contro il Sudafrica (gli altri sono Zambrotta, Tacchinardi e Del Piero) ha parlato ieri in sala stampa.

“La sfida del Tardini, ha dichiarato Superpippo, è una gara fondamentale per la nostra stagione. Ormai non possiamo più permetterci di sbagliare nulla da qui al termine, vogliamo i tre punti a tutti i costi. Ho comunque la certezza che non sarà facile ottenere la posta piena: il Parma ha disputato una buona gara contro la Lazio, è una squadra composta da tanti campioni in grado di metterti in difficoltà in ogni momento. Inoltre gli emiliani sono allenati da un tecnico preparato come Ulivieri, uno che sa come affrontare questo genere di gare”.

Il ricordo della passata stagione, quando la Juve uscì dal ‘Tardini’ con un misero punticino al termine di una partita dominata in lungo e in largo, invita il bomber ad una riflessione piuttosto realista: “Non mi interessano gli applausi per lo spettacolo offerto per novanta minuti quando poi gli avversari ti raggiungono allo scadere, dopo che magari hai sciupato diverse occasioni. Preferisco sicuramente giocare male ma vincere, su questo non ci piove. I punti ci servono come il pane, anche perché a questo punto del torneo la lotta è diventata serratissima: oltre alla Roma c’è, infatti, una Lazio che è tornata prepotentemente in lizza per il tricolore, galvanizzata dai punti di vantaggio rosicchiati ai cugini. I biancazzurri sono temibilissimi e sicuramente in grado di operare una grande rimonta, favoriti poi, oltre che da una rosa molto competitiva, da un calendario abbastanza favorevole da qui al termine”.

D’altronde, parlando di clamorose rimonte, gli ultimi due campionati hanno dimostrato che niente è impossibile sino al termine della trentaquattresima giornata: “Speriamo che sia così anche quest’anno, conclude Inzaghi, noi abbiamo sempre creduto allo scudetto anche quando tutti ci davano ormai per finiti. L’unico momento di piccola crisi l’abbiamo patito dopo la sconfitta contro la Lazio, ma già a Verona i segnali di ripresa si erano visti e contro l’Inter il nostro rendimento è stato più che buono. Le polemiche che giungono da Roma? Non ci faccio caso, ho imparato con l’esperienza che al termine vince sempre il più forte ed il più meritevole, le chiacchiere non mi interessano affatto”.

di Roberto Grossi