In giro per la provincia di Trapani

Gennaio 10, 2003 in Viaggi e Turismo da Redazione

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Insieme cerchiamo di scoprire la provincia di Trapani, che occupa una delle tre punte della Sicilia, passando in rassegna alcune delle località più caratteristiche. Tante sono le cittadine costiere e cittadine dell’entroterra, spesso sconosciute, ma ricche di attrattive turistiche che spaziano da quelle balneari a quelle culturali, storiche, naturali e gastronomiche.

Un itinerario per mare e un itinerario per terra, dal momento che alla provincia di Trapani appartengono tante isole, e vasto è il suo territorio.

Da poco è passata la stagione estiva e alla mente vengono i ricordi del mare, delle spiagge, del sole, ed allora, cominciamo questo nostro percorso partendo proprio alla scoperta del mare….chissà che non venga voglia di partire alla scoperta della nostra amata Italia….!!!

Piccoli borghi marinari, pieni di luce e di tanto colore, Isole Egadi, Levanzo, Favignana e Marettimo, baciate dal sole. Sono conosciute dagli amanti del mare e dagli appassionati di preistoria e protostoria, per gli importanti graffiti rupestri che vi si trovano.

Emozioni suggestive, bellezze, odori e sapori, sono solo alcune delle sensazioni che si possono provare durante la navigazione alla volta di Pantelleria.

Distese di terreni incolti, capperi che spuntano qua e là, magari su una testimonianza archeologica, i “dammusi”, le costruzioni tipiche del luogo, che si ergono dritte un pò nascoste dalla vegetazione, un pò scoperte quasi a voler toccare mare e cielo insieme…ma soprattutto qui colpisce il calore delle persone, sempre pronti a dare ospitalità, ad offrire un goccetto di Passito di Pantelleria, loro tipica produzione.

33096(1)I vini liquorosi non mancano, scoperti in tempi remoti, ma sempre attuali, con gradazioni assai particolari e con ingredienti dosati magistralmente. Le grandi famiglie, di ieri e di oggi, se ne sono sempre occupate per la produzione ed il commercio.

Mito e leggenda si coniano insieme, il famoso Whitaker, dall’Inghilterra venne in Sicilia per lavorare su un nuovo innesto di viti, e si stanziò nell’isola di Mozia-San Pantaleo, dove oltre che a ricavarne un ottimo vino potè intraprendere una lunga attività di ricerca, legata alle origini Fenicio-Puniche, che da sempre hanno caratterizzato la zona del trapanese.

Ma anche se ci avviciniamo alla terraferma, l’aria di certo non cambia!!!

Tra gli elementi che contraddistinguono questa provincia, legati sempre al sole ed al mare, ci sono il sale ed il tonno.

Sul sale si è basata, e si basa ancora oggi, parte dell’economia locale, non dimentichiamo che proprio nelle saline antistanti l’isola di Mozia, avviene la produzione, il commercio e la tutela storica. Sì, la tutela, dal momento che è stato allestito un Museo che si occupa di salvaguardare le antiche tecniche di lavorazione e consumo.

Il tonno, anch’esso, ha determinato nel tempo la crescita della zona, da qui nei “bagli” costieri, nelle tonnare di San Vito Lo Capo e Scopello, il rito della sua pesca. Le tonnare sono costruzioni realizzate dai pescatori per poter riposare tra una mattanza e l’altra, ma anche per poter cominciare a lavorare il prodotto ittico; oggi, le si usa come punto di ritrovo, di appoggio per il turista che voglia avvicinarsi alla cultura o provare gli aromi della cucina di questa parte di Sicilia, con i suoi forti sapori ed odori speziati, ed i piatti tipici, noti anche a carattere internazionale, come la zuppa di pesce con il couscus o il pesto alla trapanese.

Quella di Trapani è forse una provincia che è cresciuta all’ombra di altre, ma, fortunatamente, è riuscita a limitare i danni dello sviluppo umano, è riuscita a non contaminare zone di assoluta bellezza e suggestione naturale, quali la Riserva dello Zingaro a Scopello e le grotte di Santa Ninfa, su un altopiano gessoso, che consentono, a chi vuole, di scendere negli inferi della terra, sino a diversi chilometri sotto il livello del suolo.

Ma tante sono le cavità naturali sparse sul territorio, amate dagli abitanti locali che le utilizzano per sacre rappresentazioni, come a Custunaci, nella grotta Mangiapane, durante il periodo natalizio, ed amate dai registi che vi hanno trovato i luoghi ideali per ambientare le loro scene di ripresa.

Scegliere un luogo per delle riprese televisive vuol dire anche scoprire il territorio, apprezzarlo per ciò che offre, per ciò che riesce a trasmettere nell’animo di ognuno. Per questo non possiamo non parlare dei panorami, delle luci e delle ombre che è possibile ammirare dal promontorio di Erice.

Erice si trova arroccata su un colle, vive di mito, storia e archeologia, dicono che sia il connubio delle bellezze che tutti gli dei vollero per lei. Ci avvolge di tenerezza, ci prende per la gola con i suoi piatti tradizionali e per il suo gelato “caldo freddo”, è un luogo di ricerca scientifica, conosciuto e frequentato. Per l’aria che vi si respira è bello poter pensare che Erice, ancora, si presta bene alle esigenze di un’eremita del XXI secolo!!!!

33101Trapani e provincia da sole hanno attraversato il tempo, hanno superato mille avversità, non hanno mai vissuto di clamori, ma di calore umano, di intelligenze…

Una terra che ha subito una calamità naturale disastrosa nel 1968, un terremoto che nella Valle del Belice rase al suolo e distrusse numerosi abitati e che causò diverse vittime, ma che col tempo è riuscita a piegare la sorte avversa ricostruendo e ricominciando a vivere.

Uno degli esempi ne è il centro di Gibellina, un piccolo paesino, che in maniera insolita ricorda e vive.

Il primo centro abitato, distrutto, è stato abbandonato, tutto è rimasto fermo, anche le lancette di un orologio caduto, le tende che si alzano col vento…Tutti sono dovuti andar via senza poter portare nulla con sè, tutto è rimasto lì.

A distanza di pochi chilometri la nuova Gibellina ricostruita. Case nuove dove domina l’arte contemporanea dei più illustri artisti internazionali, qui è stato ricreato un museo a cielo aperto, qui è stato ricostruito e riprogettato un paese con sistemi antisismici, che si è voluto riprendere…la vita!!!

Se c’è qualcuno che vuole avvicinarsi alla provincia di Trapani, da sè scelga, come e dove voler andare!!!

di Anna Milazzo