Il salotto di Eusapia Palladino

Settembre 7, 2003 in 006 da Redazione

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All’interno di una stanza buia Experimenta riproduce una seduta spiritica in pieno stile ottocentesco: un tavolo circolare attorno al quale i visitatori sono invitati a sedersi e a tenersi per mano, voci e presenze misteriose, luci e rumori che non si sa bene … da dove derivino.

Quest’area è dedicata a Eusapia Maria Palladino la più grande medium della storia. L’incontro è tenuto simbolicamente da un’icona della famosa chiromante (Eusapia) che attraverso gli effetti sopra elencati rende l’idea di cosa succedeva durante le sue sedute nel diciannovesimo secolo.

Eusapia nacque nel 1854 in provincia di Bari, orfana di entrambi i genitori fu accudita da parenti, che non seppero darle un’ istruzione. Pertanto era una ragazzotta analfabeta e dai modi rozzi, ma dotata di fascino e di forte personalità. Si trasferì poi a Napoli dove fu assunta come bambinaia presso la famiglia Migaldi. Erano gli anni in cui, la gente era estremamente superstiziosa e facile da raggirare, le sedute spiritiche erano popolarissime, medium e maghi potevano vantare folle di fedeli che rimanevano euntusiasti e spaventati davanti alle loro gesta.

Anche i Migaldi si appassionarono allo spiritismo e un giorno Eusapia si unì a una delle loro sedute: immediatamente il tavolino cominciò ad agitarsi violentemente, la famiglia ricondusse il fenomeno alla presenza della domestica. Eusapia diventò sempre più popolare, smise di fare la bambinaia e si dedicò alla professione di medium. Riuscì a convincere dell’esistenza del paranormale eccellenti scienziati che non furono in grado di smascherare i suoi trucchi. Le sue sedute erano contrassegnate da tavoli che si muovevano, impovvise ventate, apparizioni di luci e fiammelle, di fantasmi o arti umani che schiaffeggiano o accarezzavano qualche partecipante e misteriose scomparse di oggetti di valore appartenenti a questi.

La sua notorietà iniziò a inclinarsi quando Eurgenio Torelli Voilleir, direttore del Corriere della Sera, pubblicò diversi articoli che svelarono i vari trucchi usati da Eusapia: ad esempio si accorse che la medium si faceva tenere il braccio dalla persona alla sua sinistra mentre si aggrappava a quello di chi era seduto alla sua destra e poi a seduta iniziata una volta che le luci si erano abbassate con la scusa di starnutire, sbadigliare o cadere in trance staccava la mano destra dal braccio del vicino sostituendola con la sinistra ed in questo modo aveva un arto a disposizione per provocare i “fenomeni”.

Tenne anche sedute in America. Durante una di queste era presente con l’intento di scoprire come la donna riuscisse a muovere gli oggetti Hugo Musterberg, docente all’ Università di Harvard, così si sedette alla sua sinistra, appoggiò il piede sopra quello della maga e non le lasciò la mano neppure un momento, l’incontro andò avanti per ore ma alla fine il professore con il supporto di un aiutante si accorse che Eusapia per far agitare il tavolo sfilava semplicemente un piede dallo stivaletto e con questo scuoteva una gamba del piano.

Successe anche che in un’altra seduta tre prestigiatori si nascosero sotto in tavolo per poter controllare i movimenti della medium. Ormai svelati tutti i trucchi, Eusapia aveva perso il prestigio che si era guadagnata in quarant’anni sempre al centro dell’attenzione del pubblico e di personaggi importanti nel mondo scientifico e della magia.

Tuttavia continuò a fare sedute fino a pochi giorni prima della sua morte, avvenuta a Napoli nel maggio del 1918.

di agente Noemi Zirpoli