Il pupazzo di neve…

Febbraio 6, 2007 in il Traspiratore da Redazione

Nevicava. Il pupazzo era quasi pronto, mancava solo la testa, ma presto ne avrebbe avuta una. Sul busto bianco aveva dei grandi bottoni neri, il nuovo arrivato in famiglia R., molto eleganti. Presto sarebbe toccato alla testa, rigorosamente ricavata da un gran lastrone di ghiaccio, una testa di ghiaccio!

Una testa di ghiaccio per contenere idee che debbano conservarsi a lungo, perché le idee di una testa di ghiaccio sono idee speciali.

Così pensava il piccolo M., e non cercava un perché, lo pensava, anzi lo sapeva e basta, e poi tanto sapeva che, se anche fosse venuto male, a sciogliere il ghiaccio non ci sarebbe voluto nulla; e se invece fosse stato il contrario, sarebbe stato lo stesso, non immaginando invece che, in questo caso, come spesso accade, a sciogliere le ide…eh il ghiaccio, scusate; a sciogliere il ghiaccio, dicevamo, ci sarebbero voluti “solo” milioni di anni. Si era accorto il piccolo M., nel fare la sua testa, che il ghiaccio dopo un po’ bruciava le sue mani e pensava, il piccolo M., che fosse colpa di quello che c’era dentro la testa.

Nevicava, e per il piccolo M. era la sua prima volta sulla neve, e non poteva certo immaginare che cosa passasse in mente ad un pupazzo con una grande (e calda) testa di ghiaccio. Forse idee, penseremmo noi, ma noi non giochiamo più e non c’è più dato di saperlo. Così invece, giocava il piccolo M..

Il Traspiratore – Numero 59

di A. Campanile