Il Popolo BASSA del Camerun a Torino

Luglio 21, 2008 in Attualità da Gino Steiner Strippoli

Popolo BassaDopo Mounth Graham, l’azione promossa dall’Ecospirituality foundation per la difesa della montagna sacra degli Apache, continua l’attività incessante di Rosalba Nattero e Giancarlo Barbardoro, delegati ONU che questa settimana (21-26 luglio) ospiteranno a Torino una delegazione del Popolo Bassa del Camerun rappresentata da Samuel Brice TJOMB, portavoce della Confrérie MBOG Parlement.

Una collaborazione tra Ecospirituality e Brice Tjomb nata con l’intento di sostenere il Popolo Bassa per la difesa della loro montagna sacra, NGOG-LITUBA.

Il Popolo Bassa denuncia la profanazione della montagna sacra NGOG-LITUBA, loro santuario naturale e spirituale, dissacrata dall’installazione, da più di dieci anni, di una croce e di una statua della Madonna sulla sommità della montagna. In proposito le 12 Tribù della montagna Ngog-Lituba si sono unite per difendere il loro principale luogo sacro e denunciarne la profanazione.

Ngog Lituba, la grotta sacra delle Dodici Tribù originali del popolo Bassa le cui origini risalgono prima dell’ Antico Egitto – dichiara Samuel Brice Tjomb – è un santuario minacciato e profanato da secoli. Il sito archeologico è posto al cuore del Camerun, in Africa Centrale, paese di tolleranza e di libertà religiosa. Speriamo di trovare aiuti per sostenere la nuova generazione che lotta per conservare questa ricchezza spirituale e culturale, il solo legame tra il presente, il futuro ed il passato.

Il caso è stato portato da Barbadoro e Nattero all’ONU di New York e di Ginevra. Proprio nella città della grande mela all’ONU Barbardoro ha proposto come il Popolo Bassa deve essere aiutato a difendere il suo principale luogo sacro e ad esercitare liberamente i propri diritti spirituali e culturali.

Per i Nativi e gli autoctoni africani Bassa, Ngog-Lituba – precisa Barbadoro – è la sola speranza di sopravvivenza culturale di questi popoli, da lungo tempo vittime delle azioni che tendono all’estinzione della loro fiamma ecospirituale.

di Gino Steiner Strippoli