Il corpo femminile visto da Roberta Fanti

Agosto 26, 2006 in Arte da Redazione

Una lettura del corpo femminile proposta dal punto di vista di una donna. La Fanti è una ricercatrice di immagini icono fotografiche dal forte impatto emotivo. Ospitata presso Il Cenacolo Felice Casorati (Torino) dall’8 agosto al 30 settembre

IL CORPO FEMMINILE: VIOLENZA, PERVERSIONE E SACRALITA’

L’ 8 SETTEMBRE dalle ore 18.30 incontro/aperitivo con Roberta Fanti e Francesco Poli.

Roberta Fanti Il corpo femminileLa ricerca di Roberta Fanti, matura e riflessiva, ha caratteristiche allo stesso tempo di forte drammaticità e di delicata liricità, perché il tema viene visualizzato attraverso il medium della fotografia e l’utilizzazione di immagini scelte e prelevate dall’immenso repertorio iconografico di internet.

Le immagini di corpi femminili, e più precisamente di frammenti di corpi per lo più imprigionati in lacci o cinture, diventano elementi di una condizione perversa e ambivalente di sofferenza e piacere. Masochismo e sadismo si incrociano ma con valenze esistenziali che vanno al di là della tensione puramente erotica. Per arrivare a questo risultato, Roberta Fanti utilizza una tecnica di neutralizzazione delle pulsioni primarie attraverso un gioco di connessione e contrapposizione di queste immagini scioccanti con immagini naturali di estrema purezza e di forte connotazione simbolica.

Si tratta di foto in primo piano di fiori estremamente emblematici in rapporto alla dimensione femminile:

  • la rosa (simbolo della bellezza che si apre all’amore);

  • il giglio (simbolo della purezza in tutti i sensi);

  • il narciso (simbolo bisessuale della autoreferenzialità estetica e erotica).

    I suoi lavori si presentano come una sorta di narrazione iconica fotografica, con due immagini giustapposte, che innescano in chi guarda una forte tensione mentale ed emotiva. Il risultato è un’inquietudine estetica carica di energia estetica. La sola possibile via d’uscita suggerita dall’artista, è quella di una trasposizione di questa problematica “carnale” sul piano della purificazione di matrice religiosa. E questa indicazione è esplicitamente presente in una serie di lavori in cui le immagini, di violenza sui corpi femminili, sono accompagnate da citazioni di testi sacri (riportati in latino) che rimandano a una possibile redenzione di tipo spirituale.

    La mostra è visitabile presso la Galleria Il Cenacolo Felice Casorati in Campidoglio (Ass. o.n.l.u.s.), in Via Balme n. 20, a Torino

    Orario di visita:

    dal lunedì al venerdì

    dalle 17

    al sabato dalle 16.30

    altri orari su appuntamento

    tel. 0117741346

    di Randomix