Il circo passa a Bardonecchia

Dicembre 22, 2002 in Spettacoli da Redazione

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La stagione culturale 2002/2003 di Bardonecchia promette grandi cose, l’agenda prevede 37 appuntamenti tra il 7 dicembre 2002 ed il 26 aprile 2003.

Il Comune di Bardonecchia con il Teatro Stabile di Torino, la collaborazione di Zelig e il patrocinio del Comitato per l’Organizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, della Regione Piemonte e della Provincia di Torino propone un ventaglio molto nutrito di proposte culturali.

Il Palazzo delle Feste ospiterà spettacoli di diversa tradizione: lirica, prosa, musica leggera, musica classica, cinema, teatro e “nuovo” circo si contenderanno il favore del pubblico.

La mescolanza di generi e registri è la filosofia di questo eterogeneo programma e il circo “contemporaneo” ne è il porta-vessillo. Dopo che la Biennale di Venezia ha dedicato un convegno e una rassegna di spettacoli a questa nuova forma d’arte e dopo che il Teatro Stabile le ha reso omaggio affidando a spettacoli di circo contemporaneo l’apertura della sua stagione teatrale, il circo “invisibile” fa tappa anche a Bardonecchia.

32976La nuovelle vague dell’arte circense è fatta da soli esseri umani, è semplice e surreale. Mancano infatti i domatori, i lanciatori di coltelli, l’adrenalina e forse manca la componente sadica del circo classico. Nessuno si aspetta più o spera che la tigre integri la propria alimentazione con il suo addestratore-aguzzino.

Il nuovo circo d’ispirazione francese è uno spettacolo completamente diverso, con mezzi poveri e poco appariscenti come le camere d’aria o le bolle di sapone; coinvolge il pubblico in un’avventura poetica sfruttando la danza, il teatro, la commedia dell’arte e facendo leva sulla suggestione e sul coinvolgimento emotivo del pubblico.

I “numeri” del circo tradizionale sono ora sostituiti da un canovaccio e da un filo conduttore. Come nel teatro tradizionale il circo “piuma” rappresenta e satireggia il mondo contemporaneo. Questo nuovo circo si prefigge quindi una funzione sociale che oltrepassa il puro intrattenimento.

La rassegna circense intitolata “Dov’è l’elefante?” presenta cinque gruppi di diversa nazionalità, Licedei da San Pietroburgo, Pep Bou dalla Catalogna, Chapertons dalla Spagna, Yves Lebreton e Circus Ronaldo dal Belgio.

Il primo evento in programma è il Concerto di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica di Torino. Sono previsti anche un concerto di beneficenza di Katia Ricciarelli a favore della Croce Rossa Italiana e un concerto acustico di Vittorio De Scalzi che percorre trent’anni di storia della musica italiana.

La rassegna “Al lieve tuo candor…” porterà la musica classica nelle chiese di Bardonecchia.

Grazie a “Incontro con l’autore” il pubblico potrà incontrare alcuni autori della Valle ed altri di rilevanza nazionale: da Carlo Grande “La via dei Lupi”, storia ambientata a Bardonecchia, ai “Buongiorno” di Massimo Gramellini, dal “Canto per la nostra valle” di Chiara Sasso a “La primula di Cavour” di Piero Soria, da Pierpaolo Rivello con “Quale giustizia per le vittime dei crimini nazisti?” alle “Storie di vita bosniaca” di Piero Gorza e Maria Perino.

Gli spettacoli teatrali del ciclo “Passi nella Memoria” sono accomunati dal tema del ricordo e della memoria. “Tracce” è la trasposizione scenica ad opera della compagnia bardonecchiese “Tersocchio” del romanzo di Alessandro Perissinotto ” La canzone di Colombano”. “Quattro bombe in tasca” della compagnia toscana Arca Azzurra Teatro con la regia di Ugo Chiti mette in scena una “piccola” storia di Resistenza nelle campagne toscane.

“Frammenti di culture ed identità linguistiche” è dedicata alla

valorizzazione delle tradizioni delle minoranze linguistiche.

“Vibrazioni senza confini” è una nuova rassegna dedicata alla musica etnica. Si apre con il concerto di Sandro Fresi, musicista, ricercatore etnico e direttore dell’Accademia popolare Gallurese “Gabriel”, che porterà al Palazzo delle Feste le musiche ed i canti etnici della Gallura, della Sardegna e del Mediterraneo. Il concerto di irish music del quintetto Birkin Tree, conosciuto ed apprezzato in tutta Europa, propone un grande repertorio di musica tradizionale irlandese. Il terzo ed ultimo appuntamento della rassegna è dedicato alla formazione Le Quatour, un quintetto che, accompagnato da ghironda, cornamuse ed altri strumenti della tradizione popolare ci farà oltrepassare le Alpi con la sua musica tradizionale del centro della Francia.

di Elena Bottari