Il canile – gattile di Aosta

Aprile 28, 2003 in il Traspiratore da Redazione

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Effettuare una visita alle strutture per gli animali realizzate in Valle d’Aosta rende l’idea di quanto di positivo si possa creare quando si uniscono esperti (veterinari e guardie zoofile), volontari (donne e uomini) e… giovanissimi fiancheggiatori, ovvero ragazze e ragazzi, bambine e bambini. L’AVAPA (Associazione Valdostana per la Protezione degli Animali) è nata per l’impulso di alcuni veterinari, impulso subito accolto e supportato da numerose persone, non solo di buon cuore, ma di concreta ed ottima lena.

Fondata nel 1987, tra la quasi totale indifferenza, grazie al veterinario Daniele Bellandi, l’AVAPA può oggi contare oltre 600 soci, che operano non solo sul territorio valdostano, ma anche, vista la carenza cronica di strutture, nel vicino Canavese. Fiore all’occhiello dell’Associazione è il canile-gattile, ma le attività sono davvero molteplici.

Dottor Bellandi, un veterinario in prima linea?

Siamo stati i primi in Italia ad attivare un efficace servizio di recupero degli animali vaganti e feriti, 24 ore su 24. Inoltre, raccogliamo gli animali deceduti, promuoviamo parecchie campagne contro l’abbandono ed altrettante campagne di sensibilizzazione contro il randagismo.

Nelle scuole siete richiesti?

Domanda cardine! Molte ragazze, numerosi ragazzi amano gli animali e, di conseguenza, sono incuriositi dalla ‘professione’ del Veterinario, dai suoi ‘segreti’, dalle sue conoscenze. Vorremmo accontentare tutti, ma possiamo entrare, nel vero senso del termine, solo dove siamo ufficialmente invitati.

In compenso, aiutate malati e ricoverati, vero?

Sì, possiamo e vogliamo occuparci di cani e gatti appartenenti alle persone indigenti o in malattia, così come non trascuriamo l’alimentazione di svariate colonie feline. I nostri responsabili di zona, infatti, piazzano all’uopo appositi rifugi protetti e sorvegliati.

Il volontariato, quindi, è molto importante anche nel campo animalistico e sono gli stessi Veterinari a promuoverlo. Spesso, poi, capita che qualche giovanissimo/a scelga questa professione e diventi a sua volta un maestro/a!

Occorre di più, tuttavia. Un Veterinario che opera sul campo lo sa, sulla propria pelle. In effetti, lavorare ogni giorno (Natale, Capodanno, Pasqua, Ferragosto compresi) non è semplice. L’apporto delle Istituzioni è basilare. Daniele Bellandi è il primo a dirmi che, senza il sostegno della Regione Autonoma Valle d’Aosta, senza l’apporto dell’Unità Sanitaria Locale e senza la collaborazione del Corpo Forestale e di tutte le Forze dell’Ordine, certi obiettivi non sarebbero stati raggiunti.

Eppure, tale e tanto impegno ancora non è sufficiente, se non aumenta il livello medio della sensibilità verso gli animali. Basti pensare a quanti cuccioli “indesiderati”, già i primissimi giorni dopo Natale, si raccoglievano in giro per le strade. Tutto ciò è veramente assurdo e ci fa capire come la professione di veterinario richieda, al di là della tecnica chirurgica e di quella farmacologia, una autentica sensibilità per far ponderare agli scettici lo straordinario valore delle bestiole.

Il dottor Bellandi ci tiene a lanciare un messaggio, tanto deontologico, quanto delicato, che dimostra la presa di coscienza e di responsabilità necessarie per chi viene in contato con gli animali.

Ecco le sue parole: “A fronte di persone irresponsabili, esistono tanti casi positivi, addirittura commoventi. Riguardano i bambini e gli anziani. I bimbi imparano dall’animale ad aprirsi, confrontarsi, responsabilizzarsi. Gli anziani, spesso soli, trovano nel loro cagnolino o nel loro micione, affetto, compagnia, solidarietà. Ma anche una valida scusa per muoversi, uscire, ricevere, socializzare!”.

Sperando che, leggendo frasi come queste, in tanti diano segnali della loro comprensione con comportamenti a modo, ricordiamo che il canile-gattile AVAPA è sito in località Croix Noire (Aosta) e risponde al recapito telefonico 0165.346.27.

Visitarlo, senza impegno, può veramente aiutare ad aprire gli occhi e… muovere le braccia. Parola di leoncino!

Il Traspiratore – Numero 42

di M. Reggio