I Film del TFF Torino Film Festival & Present Tense (Tempo presente)

Novembre 30, 2012 in Cinema, Net Journal, Primo Piano da Cinzia Sfolcini

Tra i film in concorso al Tff, “Present Tense” è stato presentato martedì 27 in proiezione stampa.

Il film, diretto dalla regista turca , si svolge ad Istanbul. Racconta di Mina, giovane divorziata alla ricerca disperata di un lavoro, che viene assunta come indovina in un locale in cui si predice il futuro, leggendo i fondi del caffè. La sua vita privata è disastrosa: oltre al divorzio, ha perso ogni contatto con i parenti ed è prossima allo sfratto. Tra i mille problemi che costellano e assediano la sua quotidianità, scopre una sorta di condivisione con i clienti del locale, che si rivolgono a lei in cerca di risposte. In tutto questo si fa strada l’idea di partire lontano: destinazione l’America, dove lasciarsi alle spalle il presente e iniziare una nuova vita.

Ma riuscirà a realizzare il suo sogno?

Il film è bello e, a tratti, quasi struggente, molto bella la fotografia, che sottolinea le emozioni della protagonista: il senso di solitudine, enfatizzato dal vento tra i cespugli, la voglia di partire, con le riprese del mare del Bosforo, al tramonto, le stradine dei quartieri vecchi di Istanbul.

Particolarmente interessante, il notare, come, l’inconsistenza del futuro, le difficoltà nei rapporti sentimentali e familiari, la mancanza di lavoro, siano, purtroppo, un comune denominatore che unisce tutta l’Europa, da Istanbul ad Atene a Roma.

Bravi gli interpreti: l’intensa Sanem Oge (Mina), Senay Aydin (la collega Fazi), Ozan Bilen (il titolare Tayfun).

“La lettura dei fondi del caffè è un’antichissima tradizione in Turchia, le cui origini risalgono alla cultura degli sciamani. Oggi le donne la usano come strumento sociale, come fosse una forma di pettegolezzo. I locali in cui si pratica sono visti come rifugi dalle incertezze, dall’ansia, dall’atmosfera precaria che oggi caratterizza le nostre vite.”

 

 

Proseguono le conferenze stampa al XKE? Il laboratorio delle curiosità, con i protagonisti e i registi dei film presentati al festival.

E’ la volta di Filippo Timi e Felice Cappa, con il loro “Amleto2 Il Popolo non ha pane? Diamogli la brioche”

Il film è basato sull’omonima pièce teatrale di “From the play of the same title by Filippo Timi”, ispirata all’Amleto di William Shakespeare.

Capriccioso e vanesio, Amleto racconta la propria follia, e la follia di Ofelia, così forte da spingerla ad annegarsi per essere finalmente libera. La follia in 3D di un uomo destinato a regnare, ma che irride il potere e gli intrighi di corte, che sembrano condurre la vita di chi lo circonda, di quelli che non sanno ridere della vita bizzarra, della tragedia che aleggia su di loro.

Filippo Timi, entusiasta di questo progetto, racconta i vari passaggi che hanno caratterizzato l’idea della trasposizione cinematografica. Si tratta di una visione tridimensionale di Amleto, sarà sicuramente interessante studiare le reazioni del pubblico.

“Abbiamo terminato le repliche a Roma, quindi è un bellissimo regalo vederne ora la trasposizione cinematografica al Torino Film Festival, nel film vedrete una vera compagnia teatrale.

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So che ad un festival del cinema, i teatranti ripresi per un film non sono molto ben visti ” prosegue provocatoriamente Timi “ma se stasera il film avrà successo, è semplicemente perché è vivo”

Il regista, Felice Cappa spiega che per le riprese sono servite tre serate “Abbiamo dovuto cercare le luci giuste per il teatro e per le camere in 3D”

Il film è stato girato in sei ore totali. In primavera sarà trasmesso sulle reti RAI.