I due gemelli veneziani

Marzo 11, 2002 in Spettacoli da Roberto Canavesi

29829(1)Arrivano a Torino “I due gemelli veneziani” di Luca Ronconi, da mercoledì 13 a giovedì 28 marzo al Carignano per la stagione dello Stabile: scritto nel 1747 da un Carlo Goldoni ancora incerto se dar piena vita al suo progetto di riforma del teatro, l’opera si pone come spartiacque tra la Commedia dell’Arte e la futura commedia di carattere.

Due gemelli separati in tenera età, Zanetto è cresciuto a Bergamo da uno zio, Tonino è invece rimasto nella casa paterna a Venezia, si ritrovano ignari a Verona coinvolti in un intreccio amoroso dai foschi contorni: Rosaura, fidanzata per procura a Zanetto, e Beatrice, fuggita da Venezia per seguire l’amato Tonino, si credono sedotte ed abbandonate per la contemporanea presenza nella città scaligera dei due fratelli.

Tra duelli, misteriose sparizioni e continui colpi di scena, il tutto si risolve con un inconsueto, per Goldoni, omicidio-suicido dove Pancrazio, in segreto innamorato di Rosaura, è pronto a togliersi la vita dopo aver avvelenato Tonino.

Sfruttando la classica tematica del “doppio”, per l’occasione richiamata dalle scene di Margherita Palli con un suggestivo gioco di specchi, Goldoni, da grande genio della scena qual è, presenta due fratelli con caratteri opposti, Zanetto goffo e villano, Tonino saggio e garbato, arrivando a realizzare una macchina scenica il cui motore vitale sono le reazioni degli altri personaggi di fronte ad una persona bifronte dal carattere contraddittorio e schizofrenico.

I due gemelli veneziani

Teatro Carignano

da mercoledì 13 a giovedì 28 marzo

orario: feriali alle 20.45, festivi alle 15.30

ingresso a 23,24 euro

di Carlo Goldoni. Piccolo Teatro di Milano – Teatro Biondo di Palermo, con Massimo Popolizio, Luciano Roman, Antonello Fassari, Nino Bignamini, Manuela Mandracchia, Riccardo Bini, Laura Marinoni, Igor Hrovat, Franca Penone, Giovanni Crippa, Domenico Bravo e Valentino Villa: scene di Margherita Palli, costumi di Vera Marzot, regia di Luca Ronconi.

di Roberto Canavesi