Hydroaid

Aprile 6, 2001 in Technology da Redazione

Nasce a Torino, con il supporto didattico delle aziende di servizi idrici locali, dell’Università e del Politecnico di Torino, la prima scuola mondiale dell’acqua, a sostegno dello sviluppo di quei Paesi che, di un migliore rapporto con l’acqua, potrebbero beneficiare per la loro crescita produttiva.

Si chiama Hydroaid e formerà ogni anno venticinque tecnici, che seguiranno gratuitamente corsi residenziali teorico-pratici di durata semestrale, usufruendo della sistemazione logistica presso l’Ilo, International Training Centre di Torino.

Il progetto, spiega il direttore dell’AAM, ing. Franco Manassero, “nasce da un viaggio che ho compiuto in Medio Oriente, nell’ambito dello sviluppo dei progetti aziendali, e dalla conseguente constatazione della carenza e dello spreco dell’acqua in molti Paesi in via di sviluppo”. In occasione della giornata mondiale dell’acqua, è emerso dai media che ben un miliardo e 400 milioni di persone nel mondo sono senza disponibilità idriche, il che vuol dire, sulla base delle stime del Ministero della Sanità, che ogni trenta secondi un bambino muore per carenza idrica.

Nei quarant’anni appena trascorsi, i consumi d’acqua sono cresciuti di più che nei tre secoli precedenti e la domanda è aumentata a un ritmo doppio rispetto all’aumento della popolazione. Un miliardo e 700 mila persone sono senza servizi igienico sanitari, concentrate tutte nei territori più poveri del globo, vale a dire in Africa, America Latina e Asia. Dietro queste cifre si cela una situazione davvero sconvolgente, con oltre 30 milioni di morti all’anno per malattie dovute alla penuria di acqua e ben undicimila casi di mortalità infantile al giorno.

“Hydroaid, aggiunge Franco Manassero, è un’associazione senza fini di lucro, universalmente riconosciuta, che offrirà ai tecnici, in particolare a quelli provenienti da Paesi in via di sviluppo, l’opportunità di seguire corsi semestrali, articolati in due fasi, una teorica e la seconda pratica, attraverso l’offerta di venticinque borse di studio all’anno, per un costo complessivo di 1 miliardo e mezzo. Questo progetto è stato reso possibile grazie al supporto del Ministero degli Affari esteri, delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea, della World Bank e dell’International Finance Corporation, accanto ad una serie di istituzioni, governative e non, che operano a favore dei Paesi in via di sviluppo e di quelli cosiddetti emergenti”.

Con Hydroaid si avrà la possibilità di sviluppare ulteriormente il rapporto tra gli organismi internazionali e la cosiddetta Torino della formazione, che vanta una struttura indirizzata alla formazione del personale delle Nazioni Unite, il cosiddetto U.N. Staff College, e la European Training Foundation di Villa Gualino, destinata alla formazione dei manager dell’Est.

“Abbiamo voluto affiancare alla formazione anche un’assistenza post-corso, conclude Franco Manassero, creando, così, un sistema di riferimento che permetta ai tecnici, dopo il ritorno ai rispettivi Paesi, di mantenersi in contatto con la scuola e il corpo docente, sempre disponibile a fornire una consulenza per la risoluzione dei problemi idrici che questi tecnici dovranno affrontare nelle proprie attività. Inoltre prevediamo che la Scuola possa promuovere, unitamente all’Associazione ex allievi, convegni specifici che approfondiscano le tipologie dei problemi tipici dei Paesi emergenti e in via di sviluppo. A Torino nasce così una scuola destinata a diventare, in breve tempo, uno dei principali referenti a livello mondiale in materia di risorse idriche. Si tratta del primo passo verso la formazione di un’Agenzia per l’Acqua a livello europeo”.

L’annuncio della nascita di Hydroaid, che proporrà una serie di insegnamenti articolati in Risorse Idriche, Captazione e adduzione dell’Acqua, Distribuzione dell’acqua potabile, Trattamenti di potabilizzazione, Fognature e Trattamenti di depurazione delle acque, è stato accolto molto positivamente dal sindaco di Torino, Valentino Castellani, che ha ribadito la particolare attenzione riservata dalla “sua” città ai Paesi in via di sviluppo, e dalla presidente della Provincia, Mercedes Bresso, che ha ricordato il ruolo primario esercitato dalla Provincia nel collaborare a progetti di controllo del ciclo delle acque.

La presentazione della scuola, presso la sede dell’AAM, in via Martiri del Lavoro, presso il Po, dove si svolgeranno le lezioni, è avvenuta alla presenza dell’ex presidente sovietico, Michail Gorbaciov, testimonial d’eccezione, il 30 marzo scorso. Molte le personalità politiche presenti, tra cui il Presidente della Commissione Esteri del Senato, Gian Giacomo Magone, oltre a padre Piero Gheddo, del Pontificio Istituto Missioni Estere, e ad Ernesto Olivero, presidente del Sermig.

di Mara Martellotta