Gocce d’arte in Piemonte con il Museo Accorsi

Marzo 28, 2006 in Arte da Barbara Novarese

Sono partiti a Marzo e termineranno a Novembre gli itinerari culturali, realizzati dal Museo Accorsi di Torino con il contributo del Ministero per i Beni Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e della Fondazione CRT e con il Patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino.

Per il terzo anno consecutivo, il Museo Accorsi ha organizzato un percorso attraente e stuzzicante, rivolto a chiunque desideri approfondire la propria conoscenza sul tema delle arti decorative.

Il programma è ampio ed abbraccia differenti luoghi sparsi in Piemonte che meritano di essere visitati con particolare attenzione per il dettaglio.

Il castello della Manta, per esempio, ubicato sulle colline della provincia di Cuneo, rappresenta un raro esempio di pittura gotica che verrà analizzata per mostrare la trasformazione de “L’abito di corte” nel corso dei secoli (Aprile: sabato 8 e mercoledì 12 alle ore 14.00), con l’ausilio di alcuni ritratti di dame e cavalieri custoditi al Museo Accorsi.

Dalla provincia di Cuneo si passa a quella di Asti, con scopo di osservare da vicino la delicata tecnica del Restauro. E’ stata organizzata la visita nel laboratorio della Famiglia Nicola, che si è insediata ad Aramengo da ormai cinquant’anni. Un mestiere affascinante e allo stesso tempo difficile, quello del restauratore: passione e amore per l’arte sono qualità necessarie, benché rappresentino solo un corollario all’abilità di riportare vecchie ed antiche opere all’originale splendore. (Sabato 6 e sabato 20 Maggio alle ore 14.00)

Il restauro lascia spazio all’ebanistica che coglierà l’occasione di mostrare alcuni ambienti di Palazzo Reale, fino ad oggi chiusi al pubblico (“Capodopera nascosti” Mercoledì 7 e giovedì 15 Giugno alle ore 14.00). Poi la pausa estiva e, da Settembre, si proseguirà l’itinerario con un primo appuntamento dedicato all’ “Architettura d’interni” (sabato 16 e mercoledì 27 alle ore 16.00) ed un secondo al tema “I Luoghi di Delizia”( mercoledì 4 e sabato 14 Ottobre alle ore 14.00). La conclusione di questa “sapienza d’arte in pillole” è prevista per Novembre con “Collezionisti a confronto” (giovedì 9 e sabato 18 alle ore 14).

Mi raccomando: non perdete “I luoghi di delizia” che ha come teatro lo splendido Castello Di Guarente. Da sempre, è stato impropriamente definito castello, ma in realtà si tratta di un palazzo che rivela all’esterno l’influenza dell’architetto Filippo Juvarra, mentre le decorazioni interne furono effettuate da: Francesco Cosoli, Giuseppe Palladino, Giacomo Rappa e Bernardino Galliori. Con il prezioso aiuto di quest’atmosfera d’altri tempi, vi verranno raccontati gli svaghi e le feste della nobiltà piemontese, nelle dimore del 700.

Ultimo, ma non per importanza, sarà l’interessante parallelo tra l’antiquario Pietro Accorsi e il notaio Camillo Leone. Il Museo Camillo Leone di Vercelli ereditò la ricca collezione d’oggetti antichi e le proprietà immobiliari del notaio Leone, che includono una preziosa sezione di arte decorativa. Il Museo ha sede in due edifici distinti, collegati da una sorta di raccordo: la cinquecentesca casa Alciati e il barocco Palazzo Langosco… un’occasione per visitarli entrambi.

Informazioni per il pubblico: 011.812.91.16

Hanno collaborato:

il Ministero per i Beni Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, Palazzo Reale di Torino, Palazzo Perrone di San Martino (TO), di proprietà della Fondazione CRT, Chiesa dei SS. Martiri (TO), Cappella della Pia Congregazione dei Banchieri e dei Mercanti (TO), Primo Battaglione dei Carabinieri Piemonte, Associazione Vitruviana di Moncalieri (TO), Castello di Moncalieri (TO), Laboratorio di Restauro Nicola ad Aramengo (AT), Castello di Guarene (CN), Castello della Manta (CN), uno dei beni FAI, Museo Camillo Leone (VC).

di Barbara Novarese