Gioielli nella roccia

Febbraio 16, 2001 in Technology da Claris

Osservare splendidi cristalli dalle forme suggestive e dai colori delicati ed esclusivi è come trovarsi davanti ad un capolavoro d’arte o sentire le note di Bach o Mozart: questa è la principale attrattiva della mostra permanente di minerali “Gioielli nella roccia”, una stupenda passeggiata in mezzo a 142 esemplari, magnifici per il loro aspetto estetico e per l’intreccio particolarmente armonico, presso il Museo Regionale di Scienze Naturali, a Torino. E forse l’emozione nell’osservare queste pietre è ancora maggiore se si pensa che sono interamente opera della forza creatrice della natura, senza l’intervento della mano umana.

L’esposizione, curata dal dr. Lorenzo Mariano Gallo e dal dr. Alessandro Delmastro con la collaborazione della d.ssa Maria Angela Baroncelli, è composta da pezzi scelti tra i campioni del Museo e tra quelli della ricca collezione dell’Università di Torino, passata in comodato, con la convenzione stipulata nel 1980 con la Regione Piemonte, al Museo.

Questo allestimento rappresenta il primo nucleo espositivo permanente del Museo Regionale di Scienze Naturali ed inaugura così un nuovo corso che porterà, nel giro di pochi anni, a rendere visibili tutti i tesori, finora nascosti, del Museo.

Come indica il titolo della mostra, la scelta dei singoli campioni esposti è stata condizionata soprattutto dal loro aspetto estetico: “Gioielli nella roccia” non vuole essere una mostra tematica, né ha pretese di esaustività. Al visitatore sembra di passeggiare tra le luccicanti vetrine di una gioielleria, all’interno delle quali però non sono esposti bracciali e collane, bensì sfavillanti cristalli. Sono stati scelti minerali provenienti da famose località mineralogiche mondiali, comprese le note miniere piemontesi di Brosso e Traversella.

Tra gli esemplari più caratteristici è possibile ammirare incantevoli geminati di dolomite, provenienti dalla miniera di Traversella (Piemonte), che per dimensioni, lucentezza e trasparenza sono famosi e invidiati da collezionisti di tutto il mondo, oppure la perfezione dell’abito cristallino dei campioni di manganite, svettanti prismi neri provenienti da llfeld, in Germania.

O ancora lamine sottili di ematite disposte come i petali di un fiore color nero lucente, provenienti dall’Etna, o le delicate trasparenze di alcune varietà di quarzo: latteo, ialino, ametista, prasio, affumicato, rosa.

Tra i pezzi più spettacolari una meteorite ritrovata in Namibia, in cui è riconoscibile il profilo di un’antica maschera atellana. Si resta altresì affascinati dalle varietà di forme e di colori dei perfetti prismi dell’acquamarina pakistana, dal rosso dell’opale di fuoco messicano e dagli accesi contrasti di verde e blu nella piastra mineralizzata a malachite e azzurrite del Marocco.

In questo caleidoscopico microcosmo mineralogico, ospitato nella suggestiva sala degli affreschi al secondo piano del Museo, ciascuno può scegliere di farsi trasportare dall’emozione di un viaggio attraverso spettacolari forme che la natura propone in ogni angolo del mondo.

Gioielli nella roccia

Periodo: mostra permanente

Orario: 10.00 – 18.00; martedì chiuso

Sede: museo regionale di scienze naturali – via Giolitti, 36 – Torino

Ingresso: L.5.000 intero, L.3.000 ridotto

Info: tel. 011/432.30.80 

di Claris