Genesi fotografata da Sebastião Salgado

Giugno 14, 2007 in Fotografia da Barbara Novarese

Le inquadratura, sotto il cappello “Genesi”, del più grande fotografo umanista vivente, in mostra presso “Spazio Forma”, a Milano fino al 17 giugno.

Salgado“Ho chiamato questo progetto Genesi perché il mio obiettivo è tornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita, alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita “primitivi” e ancora incontaminati, agli esempi esistenti di forme primigenie di insediamenti e organizzazione umani.”

Sebastião Ribeiro Salgado è il più grande fotografo umanista vivente. Nasce l’8 febbraio 1944 ad Aimorés, Minas Gerais, Brasile. Si laurea in Scienze economiche e statistiche ma, dopo un viaggio di lavoro in Africa, fare del fotoreportage diventa il suo mestiere.

Tuttavia, Salgado non può essere rilegato alla semplice figura di fotoreporter: Salgado non scatta delle fotografie, scatta le fotografie… immagini che gli occhi osservano estasiati per l’incredibile somiglianza con le ombre dei pensieri umani. Il mondo si spoglia dai veli della finzione, dai volti cade la maschera che nasconde la vera identità dell’individuo e si dissipa il vento dell’illusione. In quel preciso istante (e forse solo in quell’istante) è possibile catturare quello che resta dell’autentica creazione.

SalgadoSalgado è sempre riuscito a stupirci tuttavia, attraverso Genesi, eccede il semplice talento.

Genesi riesce a riprodurre la scarica d’energia perfetta che risveglia sensazioni dimenticate e, nel sussulto di un brivido inatteso, riporta l’anima alla sua essenza originale.

Non si riesce a distogliere lo sguardo dai silenziosi spazi senza tempo: essi rivelano il principio della vita, l’esistere fine a se stesso, la Genesi nella sua interpretazione più ambiziosa.

Soli venti scatti per raccontare i primi tre anni di un programma superbo… ma basterebbe uno qualsiasi di essi, per rendere omaggio alla sua ricerca delle origini. Il viaggio di Salgado è iniziato nel 2003 e si concluderà nei prossimi 5 anni, affiancando l’alfa del pianeta terra ad un’iniziativa intrapresa con la moglie, Lélia Deluiz Wanick, per riforestare 600 ettari di terra in Brasile. La suddivisione è prevista in 4 capitoli: “La creazione”, “L’Arca di Noè”, “I primi uomini”, “Le prime società”.

SalgadoGenesi è ospitata al piano superiore di “Spazio Forma”, a Milano. E’ allestita nella Sala delle Capriate ed è aperta al pubblico dal 04 maggio al 17 giugno 2007. Nessun tema predomina sulla disposizione delle fotografie, nessuna preferenza per i soggetti immortalati: c’è solo l’autenticità di un istante irripetibile e l’inquietudine generata dalla fine consapevole a cui sono inevitabilmente destinati.

I rettili delle isole Galápagos, i pastori del parco Virunga del Rwanda, le balene della Patagonia, gli iceberg dell’ Antartico, i deserti della Namibia, gli indiani Alto Xingu del Mato Grosso, i Dinkas del Sudan… rappresentano un sottile gioco tra passato e futuro, tra il fu ed il divenire come un movimento circolare che raggiunge il culmine in un nuovo inizio.

Le luci sono il magistrale tocco di un artista che consacra le ombre al senso sfuggente di eternità: ciò che ora c’è, fra poco non ci sarà più… come lo sciamano seduto nel centro, in prima fila con il cappello di pelle di giaguaro.

FORMA è un’iniziativa di Fotospazio, una società costituita da Fondazione Corriere della Sera, Contrasto con l’importante collaborazione di ATM, che ospita FORMA all’interno dello storico deposito dei tram del quartiere Ticinese.

  • INFORMAZIONI

    FORMA Centro Internazionale di Fotografia

    Milano, Piazza Tito Lucrezio Caro, 1

    www.formafoto.it

    Orario FORMA : tutti i giorni dalle 11 alle 21.

    Giovedì dalle 11 alle 23. Chiuso il lunedì

    Costo biglietto: 6,50 euro Ridotto 5 euro Scuole 3 euro

    Per informazioni: 02 58118067

    di Barbara Novarese