Forbidden games and allowed fruits

Ottobre 20, 2008 in Spettacoli da Gabriella Grea

Forbidden games and allowed fruitsIl cinema d’animazione al Festival Cinemambiente 16-21 0ttobre“Un gioco pericoloso minacciare l’ambiente, perché la natura non ci tratterà con clemenza” Ji-Suk-Jung. Approfondite riflessioni sullo stato attuale del pianeta, sulle responsabilità degli esseri umani e sull’ecosistema sono l’argomento principale di Forbidden Games (Ji-Suk-Jung, Giochi Vietati, Sud-Corea, 2008, video, col, 5’); l’inquinamento acustico, del suolo, dell’acqua ed il riscaldamento globale stanno modificando le nostre vite, ma quale sarà la prossima stazione del treno del progresso? Come potrebbe sopravvivere il povero contadino Gustavo all’ammutinamento del mais OGM? Arrosez-les bien! Ripeteva il rappresentante imbroglione. In una favola colorata e irriverente Christelle Soutif stigmatizza gli imprevedibili effetti della manipolazione genetica in agricoltura (Soutif Christelle, Annaffiateli bene!, Francia, 2008, 35mm, 8’).

La natura e le sue meraviglie sono al centro di La flor màs gran del mundo ( JP Etcheverry, Il più grande fiore al mondo, Spagna, 2007, video, col, 10’), tratto da un racconto di Josè Saramago; sono sufficienti poche gocce d’acqua per dissetare un fiore solitario e renderlo rigoglioso e vitale. JP Etcheverry ha realizzato un cartoon delicato e soave, un petalo di tenerezza che si posa sugli spettatori, grandi e piccini.

Un’altra briciola di speranza ci viene offerta da Papiroflexia (Joaquin Baldwin, Origami, USA, 2007), video, col, 2’), in anteprima nazionale. Per quanto grigio e inospitale il mondo possa ormai apparirci, è ancora possibile invertire il processo di presunto sviluppo verso una vita da incubo, affidandosi ad immagini poetiche e sognanti, in un inno alla natura e alla semplicità. L’autore ci rivela che Papiroflexia è stato concepito come un testo poetico: “un sonetto che ho scritto anni fa, che poi ho trasformato in animazione”.

Attenzione però, ride bene Chi ride ultimo (Miroslav Jovic, Ko se zadnji smese, Serbia, 2006, video, col, 7’): una Fiera dell’Est di piromani… Una catena di reazioni trasforma ogni risata in un disastro, fino a che si chiude il cerchio della catastrofe, in un racconto grottesco e sarcastico sulla legge del più forte, in anteprima nazionale al festival.

Non dimentichiamo coloro che dividono nella buona e nella cattiva sorte gli spazi del nostro pianeta: gli animali, protagonisti in La main de l’Ours (Marina Rosset, La mano dell’orso, Svizzera, 2008, 35 mm, col, 4’), Medibas (Janis Cimermanis, Caccia, Lettonia, 2007, 35mm, col, 9’) e Une Girafe sur la pluie (Pascale Hecquet, Una giraffa sotto la pioggia, Belgio/Francia, video, col, 12’).

Pascale Hecquet ci presenta una giraffa che tenta di “integrarsi in un luogo agli antipodi della sua terra d’origine, può essere un buon punto di partenza per spiegare ai bambini, con fantasia, il percorso di coloro che richiedono asilo politico” (P.H.).

“ E se le storie per i bambini fossero lette anche dagli adulti? Saremmo in grado di apprendere ciò che andiamo insegnando da tanto tempo?” Si interroga caustico Josè Saramago.

Mentre – arrossendo per l’imbarazzo – balbettiamo una risposta, vi proponiamo gli ultimi 3 corti animati: 49 (Ichiro Ivano, 49, Giappone, 2006, video, col, 7’), Spectacular View (M. Please, B. Gerlis, Spectacular View, Gran Bretagna, 2007, video, col, 4’), Le Pont (Vincent Bierrewaerts, Belgio/Francia, 2007, 35 mm, col, 12’) . Tra paradosso e fantasia, sarcasmo e speranza, gli autori in concorso danno prova di talento, curano le loro produzioni nei minimi particolari, scegliendo la tecnica di realizzazione più consona al messaggio che vogliono inviare al pubblico, dalla tecnica dei pupazzi che vanta una lunga tradizione nei Paesi dell’Est, sino all’uso innovativo della stop-motion in Spectacular View.

La proiezione degli undici cortometraggi è preceduta dagli spot animati della serie Animals Save the Planet, in cui simpatici animaletti dimostrano come ciascuno possa fare la differenza adottando uno stile di vita più “verde”. La serie è stata prodotta da Animal Planet il canale del portfolio Discovery dedicato al mondo animale. Da sempre Discovery è uno degli editori più attivi nello sviluppo di programmi televisivi che sensibilizzino gli spettatori sulle tematiche ambientali.

I bambini sono certamente il terreno più fertile per promuovere comportamenti ecosostenibili. Fin dalla sua nascita Cinemambiente ha dedicato alle scuole una sezione speciale all’interno del festival, un vero e proprio evento parallelo, con una programmazione di attività che non si esaurisce durante il festival, ma prosegue tutto l’anno. Ecokids propone un programma di film rivolti alle scuola primarie e secondarie di I e II grado per approfondire i diversi temi che appartengono alla cultura ambientale e che sfruttano il linguaggio cinematografico per educare e coinvolgere studenti ed insegnanti. Da quest’anno grazie alla collaborazione con il Centro d’Informazione Europeo – EUROPE DIRECT TORINO, saranno distribuiti interessanti materiali informativi realizzati dalla Direzione Generale Ambiente – Direzione Generale Comunicazione dell’Unione Europea .

Proiezioni, dibattiti, incontri con registi ed attori, rendono Ecokids un evento da non perdere, da seguire non solo a Torino al cinema massimo ed al Museo delle scienze Naturali, ma anche in dieci comuni della Provincia di Torino e della Valle dì Aosta (sede proiezioni EKOKIDS [17-23 ottobre] disponibili sul sito www.cinemamniente.it).

CINEMAMBIENTE – INTERNATIONAL ENVIRONMENTAL FILM FESTIVAL

MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA

16 – 21 0ttobre 2008

Via Montebello, 15 10124 Torino

Tel 011 81 38 860 fax 011 81 38 896

[email protected]

www.CinemAmbiente.it

di Gabriella Grea