Fioritura dei glicini

Aprile 8, 2010 in Medley da Redazione

GliciniIsola Madre (Lago Maggiore). Mentre le camelie ancora stupiscono con le varietà a fioritura tardiva, sulla scena dell’Isola Madre irrompono gli esemplari di Wisteria, volgarmente noti come glicini.

La loro fioritura perdurerà per tutto aprile e, se la stagione è propizia, avrà una bella coda anche nelle prime settimane di maggio.

Il profumo emanato da questi grappoli fioriti è ritenuto tra i più afrodisiaci profumi naturali.

Anche per questo, in epoca Liberty nei parchi e nei giardini di ogni casa sorsero romantici berceau dove la privacy era garantita dalle lunghe “liane” dei glicini.

Certo che non lasciarsi andare quando si è sotto una cupola di grappoli fioriti, storditi da un profumo che ti penetra l’anima, magari con la luna che si specchia nelle acque calme del lago, è del tutto impossibile.

Aspetti romantici a parte, non vi è dubbio che poche piante sono ornamentali quanto i glicini e poche così profumate.

I glicini, rampicanti legnosi, sono delle leguminose e debbono il loro nome scientifico “Wisteria Glicine” a Caspar Wistar, studioso dell’Università di Pennsylvania.

Le specie di glicine coltivate non sono numerosissime e la raccolta dei Principi Borromeo è non solo la prima ad essere creata in Italia ma anche una delle più ricche.

I primi glicini furono importati dall’America Settentrionale ma a soppiantarle provvidero le varietà importate successivamente dalla Cina e dal Giappone, dai fiori più belli ed evidenti.

Nelle Isole e in Rocca fioriscono tra fine aprile e i primissimi giorni di maggio, trasformando in festoni colorati e profumati i tralci lianosi di queste rigogliosissime piante.

Solo decise potature riescono a contenere l’espansione dei glicini che possono superare i 20 metri espandendosi per oltre 50.

Cosa curiosa: in alcune specie i rami si avvolgono in senso orario, altre all’opposto. Per spiegare questa curiosità bisogna innanzi tutto ricordare che le piante originarie dell’emisfero boreale (a nord dell’Equatore) si avvolgono tutte in senso antiorario mentre quelle originarie dell’emisfero australe (a sud dell’Equatore) in senso orario.

Ci si potrebbe pertanto chiedere per quale motivo la W. floribunda e la Millettia japonica si avvolgono in senso orario pur trovandosi in Giappone nell’emisfero boreale. Il motivo va ricercato nel fatto che milioni di anni fa il Giappone si trovava nell’emisfero australe e nei secoli galleggiando sulla crosta terrestre si diresse progressivamente verso nord alla velocità di qualche centimetro all’anno, non dando quindi tempo alla sua flora di adattarsi alle mutate condizioni climatiche.

La collezione di glicini dell’isola Madre nacque circa venticinque anni fa e si distingue per essere la prima creata in Italia.

Nel giardino botanico sono rappresentate una ventina di varietà di glicini differenti tra loro per il colore dei fiori, per i frutti e per le modalità di accrescimento, la maggior parte delle quali è concentrata nella scenografica scalinata che degrada verso il lago.

Oltre alla W. sinensis, alla W. brachybotrys, alla W. frutescens e alla W. floribunda con relativi ibridi e varietà va segnalata la Millettia japonica molto difficile da riprodurre e da sempre considerata una vera rarità, che si distingue in estate per la esuberante fioritura rossa.

di Redazione