Festival delle colline

Luglio 4, 2003 in Spettacoli da Roberto Canavesi

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Un mito letterario e teatrale “evergreen” come quello di Don Giovanni rivivrà in Donde mas, lo spettacolo della compagnia argentina El Sportivo Teatral inserito nel cartellone del Festival delle Colline: in una casa di Buenos Aires Don Giovanni, ormai vecchio e impotente, vive con tre donne anch’esse ormai prive del loro fascino. Insieme montano alcune scene teatrali usando parrucche a buon mercato, abbracciando logori sipari di velluto cremisi, un modo per esorcizzare lo scorrere del tempo e per indagare nei misteri e nei dolori dell’essere. Attore tra i più versatili dell’avanguardia teatrale argentina, Ricardo Bartis firma questo allestimento che, partendo dal mito di Don Giovanni, se ne distacca in maniera progressiva arrivando ad un prodotto finale che non può considerarsi testo compiuto semmai lucida accozzaglia di immagini e concetti destinati a suscitare sorrisi e compassione. Valgono per tutte le parole dello stesso Bartis che così introduce la poetica del gruppo: “quando la compagnia si riunisce per lavorare, non esiste un progetto di spettacolo predefinito. Le prove durano per alcuni mesi, anche per anni, nei quali piano piano prendono corpo e si articolano ricerche e idee. La sensazione che si prova è quella di essere testimoni di un’esplosione del senso, di una moltiplicazione del significato”.

Sempre di amore si parlerà in maniera certo diversa, domenica 6 luglio al Castello di Moransengo, in Loulouloveyou, la conferenza spettacolo del giovane gruppo torinese Blusuolo, una realtà anomala nel panorama teatrale cittadino se è vero che è formata non da attori professionisti ma da architetti, ingegneri, artisti visuali: “l’idea di conferenza – scrive la Compagnia – nasce dal bisogno dell’uomo di parlare d’amore che si può ritrovare nel Simposio platonico come in moderne modalità. Una conferenza per spiegare, capire, raccontare l’amore con la sensazione che forse non c’è bisogno di parlare d’amore”. Per l’originale meeting è prevista la partecipazione di un Lui, di una Lei, soggetto ed oggetto dell’amore, ma anche di un Pensiero, di un Osservatore privilegiato, di un Sognatore. E poi ancora il Meccanismo del sogno, un attore, un’attrice, un critico teatrale ed altre personalità impegnate nel fine ultimo dell’intera operazione, indagare il rapporto tra realtà, sogno e teatro.

Da ultimo, lunedì 7 e martedì 8 a Villa Cimena di Castagneto Po, approda Ferdinando Bruni con Teatridhitalia atteso protagonista di Sdisorè, il copione di Giovanni Testori dove si ripercorre, secondo un clichè caro allo scrittore milanese, la riscrittura dei grandi miti tragici: “non credo nella forma come credo assoluto – scriveva Testori – semmai punto d’arrivo è per me qualcosa da divorare, da stracciare appena raggiunta. Attraverso una forma chiusa o finalmente aperta non passa quell’emozione, quella tensione che sola mi interessa. Ogni volta che scrivo è l’ultima volta”. In Sdisorè si affronta la saga degli Atridi trasportata dalla reggia ellenica nella tradizionale provincia milanese: si ottiene una Brianza’s tragedy dove convivono alla perfezione tragico e comico con un Oreste da toni comici, una Clitemnestra “vacca sconsacrata” e un Elettra pronta a diventare Elettrica grazie all’intervento di Marconi, mentre la lingua di Egisto diventa salmistrata per la paura.

La tragedia segue l’originale itinerario con toni da grand-guignol per poi cambiare registro in maniera brusca e definitiva poco dopo la metà: una resa scenica impreziosita dall’abilità interpretativa di Ferdinando Bruni, per la prima volta impegnato a cimentarsi con il teatro di Testori, coadiuvato dalla fisarmonica di Fabio Barovero.

Donde mas duele

Scuderie della Cavallerizza Reale ,venerdì 4 e sabato 5 luglio ore 21.30

progetto e regia di Ricardo Bartis: Torino

Loulouloveyou, Una conferenza sull’amore

Castello di Moransengo, domenica 6 luglio ore 19.30 e 21.30. Prenotazione obbligatoria

uno spettacolo di Blusuolo

Sdisorè

Castagneto Po, Villa Cimena, lunedì 7 e martedì 8 luglio ore 21.30

di Giovanni Testori con Ferdinando Bruni. Fisarmonica di Fabio Barovero, regia di Francesco Frongia:

Prenotazione biglietti allo 011.5169.484.

di Roberto Canavesi