Experimenta 2000

Febbraio 16, 2001 in Technology da Claris

Rendere facili teoremi e dimostrazioni complicati, trasformare in piacevoli le noiose lezioni di fisica, in una parola “divulgare”, come ci insegna Piero Angela nelle sue trasmissioni televisive e come la Regione Piemonte attua e rende fruibile da anni nelle estati torinesi con Experimenta. E, dettaglio non di poco conto, con la pretesa di coinvolgere sempre più appassionati, siano essi giovani o meno.

La filosofia ormai consolidata della mostra interattiva, nella quale ci si diverte imparando e sperimentando qualcosa, quest’anno ha per oggetto due temi dominanti: il complesso rapporto tra l’uomo e le forze della natura (energia del Sole, del vento, dell’acqua, del sottosuolo) e le energie che l’uomo può ricavarne (fotovoltaica, eolica, idraulica, geotermica). Diventa così facile percepire che le forze della natura hanno due aspetti, uno selvaggio e uno addomesticato. L’acqua, ad esempio, può causare alluvioni o, se ben amministrata, può far girare una turbina; ovvero la stessa violenza del sottosuolo scatena i vulcani o può diventare preziosa energia geotermica.

Alla base della mostra c’è un messaggio preciso. Sono anni, questi, lontani anni luce dai tempi in cui la paura che potesse finire il petrolio era più di un incubo, ma, a maggior ragione, non si può abbassare la guardia ed allora, con calma ed obiettività, è tempo di cercare fonti alternative o metodi diversificati per capitalizzare le esistenti. Solo un uso intelligente e un risparmio delle risorse può limitare, infatti, i danni al nostro pianeta perché esistono energie rinnovabili, ma anche energie che fatalmente si esauriranno, con conseguenze irreversibili per l’ambiente. Occorre dunque sempre più una speciale attenzione al risparmio energetico. A questo proposito, all’ingresso di Experimenta 2000, un display indica quanta energia si sta consumando nel mondo: la cifra, espressa in tonnellate equivalenti petrolio (TEP), cresce all’impressionante ritmo di 300 unità al secondo. In altre parole, ogni secondo 300 tonnellate di petrolio vanno in fumo.

Quella di Experimenta è ormai una formula consolidata che, se nelle passate edizioni ha assicurato una media di centomila visitatori durante la stagione estiva, si appresta quest’anno a battere ogni record. Anche perché Experimenta non è solo una mostra da visitare, ma è un luogo fornito di cyber-café, dotato di postazioni Internet, di intrattenimenti, verde pubblico e altri servizi dove passare piacevolmente un’intera giornata.

Experimenta 2000 occupa circa 15.000 metri quadrati nell’ex zoo di Torino, sulle rive del Po. La mostra è suddivisa in tre grandi aree tematiche, solare, eolica, idraulica, cui si aggiungono diverse sezioni collaterali secondo varie tappe che affrontano problematiche di interesse collettivo, come l’uso razionale dell’energia, la riduzione dell’inquinamento nelle sue varie forme e la protezione civile. La mostra è allestita sia all’interno della ex strutture del giardino zoologico, sia nella vasta area alberata esterna, dove sono state realizzate anche alcune nuove aree coperte. Allo spettatore si richiede, come nelle passate edizioni, un ruolo attivo, ma ne viene ampiamente ripagato per soddisfazione e cultura raccolta.

Dopo la spettacolare visione dell’eclisse nel ’99, in quest’edizione molte sono le novità: tra le altre, si potranno vedere in diretta al telescopio le macchie e le protuberanze del Sole; entrare in un modello interattivo di vulcano e vedere in tempo reale l’attività pirotecnica dell’Etna; scoprire la “casa risparmiosa”, dove si fa un uso intelligente e razionale dell’energia; misurare l’elettrosmog e l’inquinamento sonoro; cucinare con l’energia solare concentrata da uno specchio; districarsi in un labirinto botanico imparando a riconoscere le piante del nostro territorio e il loro ruolo nell’equilibrio dell’atmosfera e della biosfera; suonare un organo ad acqua; animare una regata con piccole barche a vela radiocomandate; ritrovare le origini dell’elettricità con un tuffo nel laboratorio di Alessandro Volta.

Di grande effetto è la multivisione che, in quattro minuti, con immagini moltiplicate in un caleidoscopio di schermi televisivi, accompagna i visitatori attraverso le più spettacolari manifestazioni delle forze naturali, partendo dall’origine dell’universo per arrivare al pianeta Terra con la comparsa dell’Homo sapiens.

Insieme agli elettrodomestici e ai loro consumi, ecco poi comparire il rovescio della medaglia: le emissioni di anidride carbonica che iniziano ad alterare il clima terrestre. Il benessere di ogni italiano ne produce 7.400 kg all’anno, ma un abitante del Bangladesh ne libera solo 200 kg! Come dire che l’80% dell’energia mondiale è consumato dal 20% della popolazione. Che cosa succederebbe se anche gli altri 5 miliardi di abitanti della terra volessero, a buon diritto, imitarci?

Experimenta 2000

Periodo : 15 luglio ’00 – 5 novembre  ’00

Orario: martedi – sabato h. 16 – 24

(dal 18 settembre fino alle 20.00)


Sede: Parco Michelotti, ex Zoo,

Torino


Ingresso: 12.000 intero, 6.000 ridotto

Info: segreteria mostra tel. 011/83.99.491

di Claudio Arissone