Emozioni analgesiche

Maggio 19, 2001 in Technology da Claris

24521(1)Emozioni vere, di quelle che non si scordano, forse anche di quelle che possono alleviare il dolore, se ricordate in momenti iperalgesici: ecco i sentimenti permeanti i partecipanti alla cerimonia inaugurale del XXIII congresso nazionale dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD), ieri al Museo dell’Automobile. I motivi? La presenza del premio Nobel Rita Levi Montalcini, accanto ad autorità accademiche e amministrative della città ed al prof. Barry Sessle dell’Università di Toronto, presidente dell’Intemational Association for the Study of Pain.

Il film (splendido esempio di intervista documentario) “L’elogio dell’imperfezione”, con protagonista la scienziata più conosciuta d’Italia, ed il suo discorso, breve, ma incisivo, hanno trasmesso a tutti sensazioni fuori dal tempo. L’attaccamento estremo alla professione, il piacere della ricerca e del dedicarsi totalmente al bene del prossimo, attraverso gli studi di laboratorio, le attività benefiche della sua Fondazione, i libri, la propositività più totale, lo spirito di sacrificio: come non restare colpiti da una signora novantenne che si alza alle quattro di mattina per una giornata di 18 ore di lavoro, che riconosce la sua costanza, l’intuito che la guida nelle sue scoperte, il caso fortuito che permea la vita di tutti? E poi la forza di trovare una parola d’incoraggiamento per i giovani presenti, la forza di una battuta “la mia scoperta è iperalgesica, è paradossale essere ospiti d’onore ad un congresso “analgesico”! Sensazioni indelebili di una persona straordinaria, prima ancora che di una scienziata…

Durante i tre giorni di congresso, circa 70 relatori, provenienti dalle più prestigiose università e aziende ospedaliere italiane, presentano agli addetti ai lavori le novità internazionali, tecniche e farmacologiche, inerenti il dolore; non vengono peraltro dimenticati gli approcci più tradizionali, la modernità e la tradizione congiunte, al servizio del malato. Torino è la sede forse più consona a tale congresso: non dimentichiamo, infatti, la nascita, proprio qui, dell’algologia, per merito del prof. Enrico Ciocatto che, insieme al prof. Achille Mario Dogliotti, ha reso la città un punto di riferimento per le discipline anestesiologiche italiane. Quest’anno il congresso festeggia, inoltre, inoltre, i 70 anni dell’analgesia peridurale, nata proprio a Torino nel 1931: una signora “anziana”, al passo con i tempi, attualmente utilizzata anche per le più moderne tecniche chirurgiche. Per l’occasione è stato bandito un “Premio peridurale”, che consente ai tre autori dei lavori prescelti di essere invitati al Congresso dal Consiglio Direttivo AISD.

Il dolore è uno degli aspetti più enigmatici ed affascinanti della medicina. Pur essendo un’esperienza comune e a tutti nota, non è stata ancora formulata una definizione e una teoria unitaria, che riesca a comprendere e a giustificare le numerose manifestazioni cliniche con le quali si esplica. Se l’adulto vive il dolore in un modo del tutto personale e diverso da un caso all’altro, sulla base di fattori soggettivi, psicologici, caratteriali ed emotivi derivati da esperienze precedenti, il bambino impara ad associare l’esperienza dolorosa alle azioni che sono disapprovate dagli adulti (concetto di male /punizione dolorosa).

Da circa un ventennio si è sviluppato a livello mondiale, sia in campo clinico che sperimentale, un interesse crescente verso la fisiopatologia e la terapia del dolore, considerato non più semplice sintomo, ma malattia esso stesso.

Il Congresso si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti una visione globale del problema “dolore”; accanto ai temi consueti (il dolore post-operatorio, il trattamento del dolore cronico) vengono affrontati argomenti nuovi quali il dolore da osteoporosi, l’Ospedale senza dolore, con riferimento anche agli aspetti organizzativi.

Per quanto concerne il dolore da cancro, ne viene sottolineato l’attuale approccio multimodale in una sessione nella quale i più accreditati specialisti nel campo si confronteranno sulle diverse metodiche di terapia.

Un’ulteriore novità sono le sessioni dedicate ai medici di famiglia e agli operatori professionali, che sono di fondamentale importanza sia in ambiente ospedaliero sia domiciliare.

Proprio la dott.ssa Elsa Margaria, vicepresidente AISD, autorità mondiale nel campo, organizzatrice del congresso, spiega “è un’esperienza che ci arricchisce dal punto di vista culturale e ci permette di avvicinare eminenti personalità del mondo scientifico e clinico. Speriamo inoltre di contribuire a far conoscere ed apprezzare la nostra città, poco nota dal punto di vista turistico, ma ricca di bellezze storiche, architettoniche e naturali. Cogliamo l’occasione per ricordare che l’Università di Torino è l’unica al mondo ad annoverare tra i suoi laureati tre scienziati ai quali è stato conferito il premio Nobel: Renato Dulbecco (1975), Carlo Rubbia (1984) e Rita Levi Montalcini (1986), che ha voluto dare prestigio con la sua presenza al nostro Congresso. Un altro grande allievo della scuola torinese è stato Rodolfo Margaria al quale, nel centenario della nascita, dedichiamo il volume degli Atti.

L’AISD

Venticinque anni fa veniva fondata l’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD), capitolo italiano della Intemational Association for the Study of Pain (IASP, primo presidente Denise Albe-Fessard, 1975), con lo scopo di “promuovere ed incoraggiare la ricerca sui meccanismi fisiopatologici del dolore e sulle sindromi dolorose nell’uomo e portare un progresso nella terapia del dolore”. Nel 1993 a Parigi, durante il VII Congresso mondiale sul Dolore, si sono uniti, con l’acronimo EFIC, i capitoli europei della IASP, a testimonianza del crescente interesse suscitato dalla problematica del dolore in tutti i suoi aspetti, da quelli più propriamente clinici a quelli più speculativi di pertinenza delle scienze di base.

Anche l’OMS, a partire dagli anni ’80, ha chiesto alla comunità scientifica di dedicare particolare impegno alle problematiche dei dolore. La nostra associazione ha fatto suo questo impegno. Nell’anno della fondazione i soci erano 13. Ad oggi l’AISD conta 791 associati e rappresenta il gruppo più numeroso tra i 24 capitoli europei. Ne fanno parte, a sottolinearne la multidisciplinarietà, medici con specialità differenti e studiosi di diverse discipline, anche se una elevata percentuale dei Soci si occupa di Anestesia e Rianimazione. E’ questa infatti l’unica scuola di specializzazione nel corso della quale è previsto un indirizzo di “Terapia Antalgica”.

L’approccio clinico al dolore non può essere disgiunto, anzi deve essere preceduto, da approfondite e continuamente aggiornate conoscenze della fisiopatologia, dei meccanismi neurofisiologici e biochimici di base. Fondamentale momento di apprendimento, confronto e riflessione su queste tematiche è rappresentato dal Congresso Nazionale, che annualmente vede riuniti i soci, vecchi e nuovi.

A.I.S.D. – XXIII congresso nazionale

17-18-19 maggio 2001

Torino, Museo dell’Automobile

Corso Unità d’Italia, 40

di Claris