E la Follia continua

Marzo 19, 2001 in Spettacoli da Momy

Il buon successo di pubblico di Follia a teatro continua: le prime due settimane hanno visto una platea numerosa, piacevolmente colpita dalle rappresentazioni messe in scena all’interno della manifestazione del Teatro Juvarra. L’ultimo spettacolo proposto, “La strada all’altezza degli occhi”, si è distinto per la crudezza e la realtà della storia, l’incontro drammatico e romantico tra due personaggi rifiutati dalla società moderna. Pina e Principessa, questi i loro nomi, rispettivamente una prostituta ed un omosessuale, si ritrovano in uno scantinato a raccontarsi le tragedie delle loro vite, a parlare dell’esistenza e, soprattutto, della morte, vista come l’unica salvezza possibile. Questa settimana sono in programma due rappresentazioni, entrambe tratte da testi di scrittori francesi.

Ma mère m’a dit

Dal 20 al 22 marzo la compagnia SantiBriganti Teatro porta sul palcoscenico dello Juvarra “Ma mère m’a dit”, un pezzo tratto da “Memorie di un pazzo”, opera postuma di Gustave Flaubert. Componimento adolescenziale, uno dei primi nei quali l’autore scopre il suo amore disperato per Elisa Schlesinger.

Sullo sfondo della costa normanna, il regista Enrico Fasella cerca di rappresentare il disagio giovanile di un adolescente che vede nell’arte una droga, un sostituto dell’acquavite, una scappatoia dalle tragedie del modo che lo circonda. Quanti ragazzi dovrebbero riscoprire la pièce dell’autore francese e provare a rifugiarsi nella creatività per sfuggire alle trappole di vite senza ideali, alle insidie della perdita dei valori?

Quest’opera, mai rappresentata prima, è qui a Torino al suo debutto nazionale. Messo in scena dalla Cooperativa Teatrale SantiBriganti, nata nel 1992 e diretta magistralmente da Maurizio Baubuin, la commedia annovera tra i suoi protagonisti Davide Cuccuru, Maurizio Rossi e Federica Dalmazio.

Il funambolo

Dal 23 al 25 marzo la compagnia Teatro Cargo presenta “Il funambolo”, rappresentazione tratta dall’omonima opera del francese Jean Genêt. Scena scarna, pochissimi elementi, solo quelli assolutamente necessari, per non distrarre in alcun modo lo spettatore dallo svilupparsi della vicenda.

Due i protagonisti: l’autore ed il suo amico funambolo Abdallah. Un legame forte unisce i due, con il primo che incita il giovane amico artista ad impegnarsi nel raggiungimento del successo professionale tanto agognato. Gli imprevisti della vita sono purtroppo sempre in agguato, ed ecco così arrivare un infortunio ad un ginocchio, uno degli incidenti più gravi per un acrobata. L’abbandono della carriera incrina in modo indelebile il suo rapporto con l’artista, e il povero ragazzo, senza prospettive e senza amicizie, finirà, dopo un crescendo di tensioni, delusioni ed amarezze, per togliersi la vita.

Il dramma tiene con il fiato sospeso gli spettatori, il mutare vorticoso di scene, di umori, di toni e di espressioni sono abilmente rappresentate dai due attori della compagnia genovese.

La produzione è nata in seguito ad un laboratorio che ha coinvolto tutti gli elementi del gruppo: gli attori Marco Pasquinacci e Massimiliano Caretta, la regista e autrice, insieme con Antonella Cilento, Laura Sicignano, la coreografa Piera Pavanello, le scenografe Laura Benzi e Iole Cilento, la costumista Maria Grazia Bisio, i light designer Fabio Parodi e Clivio Cangemi.

Ma mère m’a dit

Dal 20 al 22 marzo 2001 – ore 20.45

Il funambolo

Dal 23 al 25 marzo 2001 – ore 20.45

Teatro Juvarra – via Juvarra, 15 – Torino

Informazioni e prenotazioni: tel. 011.540.675

di Monica Mautino