…dentro il vulcano

Ottobre 16, 2006 in il Traspiratore da Redazione

TERMINOLOGIA

Pochi chilometri a nord della Sicilia, c’è un’isola piccola piccola che ha dato il nome a tutti i vulcani del mondo: è l’isola di Vulcano; secondo gli antichi romani, era su quest’isola che il Dio Vulcano abitava e lavorava, nella sua mitica fucina.

STORIA

Fu l’eruzione del Vesuvio a provocare una delle più famose catastrofi naturali di sempre, distruggendo Ercolano e Pompei nel 79 d.C.

Plinio il Giovane, in due lettere a Tacito, descrisse i fenomeni vulcanici in maniera talmente dettagliata che molti dei termini scientifici usati oggi in materia di vulcanologia derivano e traggono ispirazione da questo inestimabile scritto.

SCIENZA

Il vulcano è una spaccatura della superficie terrestre attraverso la quale materiali allo stato gassoso, liquido e solido (magmi) risalgono da parti più interne della terra.

Viene detto vulcano anche l’apparato montuoso esterno, che si forma in seguito alla solidificazione dei materiali emessi (lave).

Ciascun vulcano è alimentato da un serbatoio, detto bacino magmatico o focolare vulcanico, che comunica verso l’esterno attraverso un condotto, o camino vulcanico principale, terminante con un cratere centrale.

CONDIZIONI

Quattro sono le tipologie di stato, o fasi di attività, in cui può trovarsi un vulcano: quiescenza, fase solfatarica, attività permanente moderata, eruzione.

La quiescenza e la fase solfatarica hanno durate variabilissime da un vulcano all’altro e corrispondono a stati di esaurimento più o meno passeggeri delle forze eruttive; durante tali fasi si hanno solo manifestazioni postvulcaniche (mofete solfatare, fumarole o acque termali).

L’attività permanente moderata è ben rappresentata dalle eruzioni hawaiane, con conseguente formazione di laghi di lava di lunga durata, o dalle eruzioni stromboliane: tale tipo di attività è raro. L’eruzione può presentare diversi gradi di intensità: da quella moderata a quella parossistica.

ITALIA

I vulcani italiani sono l’Etna, il Vesuvio, lo Stromboli, i Campi Flegrei, Vulcano e il Marsili, recentemente scoperto dai ricercatori del CNR, 540 m sotto la superficie del mare, 70 km a sud di Salerno.

CURIOSITÀ

Le eruzioni sono tra i fenomeni naturali più catastrofici del pianeta: quella del Pinatubo (Filippine), nel 1991, scagliò nel cielo 10 miliardi di m³ di ceneri e gas fino ad un’altezza di 40 km, distruggendo 42.000 edifici e seppellendo 80.000 ettari di territorio.

Il Traspiratore – Numero 58

di G. Ortali