Chiudi gli occhi

Gennaio 18, 2008 in Libri da Redazione

Titolo: Chiudi gli occhi
Autore: Silvana Giacobini
Casa editrice: CAIROEDITORE
Prezzo: € 18,50
Pagine: 479

Chiudi gli occhiChiara è dotata di un dono terribile e affascinante insieme: vede il dolore altrui. Riesce, incontrando persone molto sofferenti, a toccare le loro esperienze, ad osservare impotente le angoscie e i terrori, le cattiverie subite, le azioni che lasciano un segno indelebile nell’animo umano. Un dono innato, venuto a galla da bambina, quando riusciva a vedere persone morte tempo prima. Un dono che aveva cercato di allontanare, chiudendo gli occhi, per eliminare quel senso dell’inevitabile a cui era sottoposta ad ogni visione. Chiara è una reporter per una televisione privata, TeleStella. Si occupa di piccoli servizi sulle dive della televisione, un lavoro noioso e poco eccitante. Un giorno, inviata ad un castello dove si tengono delle riprese televisive, vede una donna. Una donna che ha vissuto qualcosa di terribile, una donna che pronuncia solo poche parole. Tra cui una che non lascia spazio per il timore e l’indecisione: salvala. Non le resta che affrontare le proprie paure ed assumere le responsabilità gravose che un dono come il suo comporta.

Dopo questa visione, infatti, si troverà a contatto con diversi personaggi femminili, uno più complesso dell’altro: Lucetta, donna che ha subito violenze inenarrabili qualche decennio prima, violenze che tornano sempre più spesso a galla nelle sue inquietudini quotidiane; Anna Maria, figlia di Lucetta, che si trova a digerire una terribile verità e che, in qualche modo, vedrà violentati i suoi più intimi sentimenti; Maria, il cui figlio Marco è sparito in modo misterioso, senza lasciare traccia, o quasi. Proprio da questa sparizione inizieranno le prove investigative di Chiara. Venendo a scoprire amicizie del figlio dell’amica, si ritrova ad avere a che fare con sette sataniche criminose, sparizioni, morti inspiegate, coincidenze preoccupanti. In parallelo, scopre la vera identità del suo fantasma rivelatore, tale Donna Livia, uccisa in seguito ad eventi misteriosi, secoli prima.

Il romanzo di Silvana Giacobini ha, come primo intento, quello di parlare della forza e della debolezza della donna. Occupandosi di particolari esistenze vuole portare l’attenzione al generale, alla storia femminile nel tempo, a questa strage di donne – nel corpo e nella mente – perpetrata dal genere maschile. Gli uomini del romanzo sono, infatti, molto marginali, anche quando estremamente positivi. Come se l’uomo non potesse comprendere le vere motivazioni della sofferenza proprio perchè suo fautore. Non un romanzo femminista nel vero senso della parola, forse un romanzo che, con il suo thriller a tinte paranormali, vuole raccontare cosa ha dovuto sopportare la donna nella sua travagliata esistenza.

Stupro, violenza, tormento dell’animo e del corpo. Sono questi gli elementi che la Giacobini ci mostra, spesso con forza inaudita, per farci aprire gli occhi, insieme a Chiara, perchè l’orrore si deve guardare e combattere. Di estrema crudezza una scena di violenza carnale di massa, scena necessaria. Un gesto d’orrore che l’autrice ci racconta come a volerci dimostrare che la donna porta su di sé grandi cicatrici, che ognuna di noi deve portare un fardello di storia, che nessuna deve mai abbassare la guardia perchè i tempi cambiano ma l’uomo, quello malvagio, comanda ancora ed è ancora in grado di compiere atti inenarrabili. Nessuno dei personaggi femminili è caratterizzato nel profondo, questo credo sia per infondere un senso di generalità, come se la storia di una sola di queste donne fosse la storia di ognuna di noi, con le proprie varianti e diverse reazioni. Un dolore comunitario ma intimo. L’ieri impegna l’oggi nel domani.

I suoi precedenti lavori (“La signora della città” e “Un bacio nel buio”) sono diventati film per la televisione ed è auspicabile che anche “Chiudi gli occhi” seguirà la stessa strada. Il suo dividere la storia in piccoli episodi (che, col trascorrere dei capitoli, si intersecano in modo indissolubile) lo rendono molto visivo e pronto per l’uso. Lasciando però ai nostri occhi un secondo significato, quello impresso a viva voce ad ogni riga: la donna per vivere deve essere forte e attenta, senza possibili distrazioni. Nei secoli dei secoli.

di Alice Suella