Catania a tavola

Novembre 28, 2002 in Viaggi e Turismo da Redazione

32691Il turismo eno-gastronomico va sempre più di moda: si cercano il gusto, il particolare e, allo stesso tempo, la ricetta sana e nutriente; sono sempre più richiesti poi gli itinerari del gusto, dove insieme si fondono gastronomia, arte e storia. Andiamo allora alla scoperta di uno di questi itinerari, a Catania e provincia.

Catania è una città dalle mille risorse naturali, paesaggistiche e monumentali, ed allo stesso tempo offre una lunga tradizione gastronomica, influenzata anche dalle diverse dominazioni subite nei secoli.

Proviamo adesso a trascorrere insieme una giornata in città, camminando tra le attrattive monumentali e concedendoci dei gustosi spuntini!!!

Il nostro clima è spesso tiepido: quasi tutto l’anno abbiamo delle belle giornate di sole. Perché, allora, dal centro della città, da piazza Duomo, non cominciamo la nostra passeggiata assaporando una bella granita fresca, così da avere un dolce risveglio?

La granita è una produzione del tutto siciliana; sull’Etna, infatti, nelle “neviere”, delle fosse che venivano create nel terreno, durante l’inverno si conservava la neve in modo tale da poterla poi utilizzare durante l’estate per rinfrescare le calde giornate. Una volta portata in città, la neve mescolata con il succo di limone o con altri aromi diveniva granita. Adesso è facilmente reperibile tutto l’anno nei diversi e più svariati gusti, limone, gelsi, fragola, cioccolata, mandorla e caffè…

Il maggior concentramento del patrimonio artistico-monumentale, quale palazzi, chiese, conventi, ville, è concentrato proprio intorno a piazza Duomo e lungo la via Etnea, la strada che va dal mare alla montagna.

Sulla piazza troviamo la cattedrale, dedicata alla padrona Sant’Agata; al centro la fontana simbolo della città, un elefante in pietra lavica di epoca romana sul cui dorso è poggiato un obelisco di origine egizia; il Palazzo del Municipio, opera dell’architetto Vaccarini; Palazzo dei Chierici, risalente ai primi del ‘700, e la porta d’accesso alla città, Porta Uzeda, costruita nel 1695 in onore del viceré spagnolo Paceco de Uzeda.

La mattina passa in modo veloce se si è distratti dai mercati tradizionali, caratteristici per i colori e per il chiasso, dove è possibile trovare ogni tipo di prodotto…

Per il pranzo di certo non può mancare un menù a base di pesce, un piatto di spaghetti al nero di seppie, una pepata di cozze, pasta con le sarde… con, a seguire, un secondo di pesce fritto e un misto di frutti di mare, magari insaporito e colorito da agrumi, cannella o zafferano, ma tutto rigorosamente accompagnato dal vino locale dell’Etna, ovviamente D.O.C.

Dicono in giro che la cucina siciliana sia la più ricca e completa: l’unica che si uniforma alle influenze greche, arabe, spagnole e borboniche. La verità è che si utilizzano e coniano insieme prodotti naturali e semplicità!!!

Tra una passeggiata ed una sosta, è piacevole sorseggiare una bevanda nei ‘chioschi di acquaioli o acquafrescai’, che servono seltz e bibite fresche con sciroppi miscelati in quantità nascoste. A Catania, tutti i chioschi hanno una lunga storia; particolari quelli in piazza Vittorio Emanuele, realizzati in stile liberty.

Di certo poi, durante la giornata, non possono mancare alcune specialità pasticcere, come cannoli, cassate, paste di mandorla, frutta di pasta reale con chiare riproduzioni artistiche. I profumi sono nell’aria e camminando è facile lasciarsi guidare dagli odori aromatici sempre più forti…

Alla mente vanno ricordi di altri tempi, di lavorazioni artigianali… ed è bello pensare che proprio con queste specialità noi andiamo lontano, partiamo insieme al turista che c’è venuto a trovare, e lo accompagniamo insieme ai ricordi durante il viaggio di ritorno!!!

di Anna Milazzo