Carlos “Devadip” Santana a Torino

Giugno 12, 2002 in Spettacoli da Gino Steiner Strippoli

31162Il Signore del rock latino, Carlos Santana, ha 55 anni, ma ancora l’impeto del ragazzo che si presentò sul palco di quel concerto leggendario che fu Woodstock, quando l’America dei figli dei fiori lì si radunò per ribellarsi ad una società bigotta e conservatrice. In quei giorni che cambiarono le regole della generazione giovanile americana, un messicano, figlio di un mariachi, ma da tempo a San Francisco, imbraccia la sua guitar ed esplode una memorabile quanto storica “Soul Sacrifice”. E’ il primo atto per una carriera entusiasmante che ancora oggi non ha fine.

Basti pensare al suo ultimo album, “Supernatural”, uscito tra anni fa, che ha conquistato tutto quello che c’era e, anzi, di più, visto che è entrato anche nelle orecchie delle giovani generazioni di adesso, che vanno dai 15 ai 25 anni e che non erano nemmeno nati nel lontano ’69.

Adesso il ritorno a Torino, sabato 15 giugno, ore 21.00, al Palastampa, dove il Senor Carlos, alias Devadip, si presenterà con la solita sua grande spiritualità coniugata alla sua musica fatta di sensualità e di grande rock. Ed allora “lieviteranno”Maria Maria”, “Wishing it was”, e poi la grande storia del rock, che passerà attraverso “Samba Pa-ti”, “Black Magic Woman”, “Oye Como va”. Intanto fra pochi giorni uscirà il tanto sospirato nuovo album che ha già un titolo, “Shaman”, e conterrà anche “Aye Aye Aye” e “ Love To The People”.

“Lo sciamano – dice Santana – è colui che guarisce e che predice il futuro. Penso che molti di noi abbiano queste potenzialità, infatti per guarire bisogna saper riportare il proprio equilibrio nell’organismo, e poi la positività dei pensieri è molto importante per stare bene. Se seguissimo i ritmi dei bimbi, ad esempio, impareremmo a stare più tranquilli”.

31161(1)Difficile non meravigliarsi della natura di quest’uomo, così caliente e contemporaneamente spirituale, tanto genuino e sincero. Lo ricordo ancora nei camerini del Palasport, prima del concerto, tranquillo, con quegli occhi furbi ma sinceri, parlottare con i suoi musicisti: era il settembre del 1977, stava uscendo “Moonflower” e lui, davanti a diecimila persone, mentre fuori dal “Pala” volavano bombe molotov, liberò la sua chitarra dando vita ad una performance unica, fatta di assoli lunghissimi, tiratissimi, accompagnato da una band che aveva in Tom Coster il personaggio più importante del gruppo.

Carlos “Devadip” Santana, oltre quarant’anni spesi tutti per la musica, negli anni cinquanta nella Tijuana della samba e del cha cha cha, poi gli anni ’60 con il rock acido psichedelico di San Francisco, un esperienza con Bloomfield & Kooper ed infine il primo album, nel ’69, che lo consacra nuovo eroe del latin rock. Arriva anche, nel ’73, il jazz e lo spirito, un connubio legato a John Mc Laughlin, fino al 1976, con un disco come “Amigos” che subisce le influenze “disco-dance” di quegli anni, portando con se però un capolavoro qual è “Europa”.

Il momento di “Devadip” arriva con l’album “Oneness”, geniale, uscito nel 1979. Questo disco in realtà è il suo primo lavoro discografico solista, infatti i precedenti sono legati sempre alla band Santana; questo è invece vissuto dall’artista in prima persona, dove in ogni solco si respira una religiosità profonda e vissuta, come in “Golden Dawn”, un momento intimo tutto giocato sull’acustica, con gran sentimento e tanta abilità. Se poi facciamo un salto di otto anni, troviamo Santana a sperimentarsi in un album solo strumentale, “Blues for Salvador”, che a livello di vendite è stato un disastro, sebbene sia una vera chicca musicale.

Poi, come per tutti, anche per Carlos arriva il periodo “no”, che si esaurisce nel ’99 con “Supernatural”, che fa incetta di Grammy, arrivando in cima di tutte le classifiche di mezzo mondo, riportando l’ecclettico guitar–man verso una seconda giovinezza artistica.

Ci si potrebbe domandare: il successo ha mai dato la testa ha Santana? Pensate che questa star vive dal 1967 sempre nella stessa casa ed è sposato felicemente da 29 anni!

E per il futuro della musica? Santana si esprime così “Con Manu Chao, Salif Keita, Angelique Kidjo, la musica ha ancora tanta vitalità e lunga vita!”

Santana in concerto

sabato 15 giugno 2002 – inizio ore 21.00

Palastampa di Torino – corso Ferrara, 30

Organizzazione: Eventi 2000 – tel. 011.329.3000

di Gino Steiner Strippoli