Carissima, io sono pronto a ripartire…
Novembre 2, 2003 in Racconti da Tiziana Fissore
Carissima,
scusa se oso disturbarti ma ne sento un forte desiderio da tempo,da quando cioè non mi hai più voluto.
Ricordo quando sono arrivato. Oh… quanto ero felice, perché sapevo che eri la donna adatta per me e ce l’ho messa tutta per conoscerti e vivere con te. Eravamo in tanti a desiderarti e la lotta non è stata facile, credimi, perché così è la vita: una lotta continua già per venire al mondo, poi per sopravvivere ed anche per morire. Ma io sapevo che con te accanto sarei stato felice, mi piacevi fisicamente e psicologicamente e quindi ce la misi tutta per arrivare a te, anche se per fare questo ho dovuto servirmi di quell’altra persona di cui tu sai e che poi ti ha deluso.
Ma come hai fatto a fidarti di lui? Me lo sono chiesto più volte sai? Non era né bello, né intelligente, né sensibile, ti mortificava spesso e volentieri perché sapeva di non essere alla tua altezza e così cercava di sminuirti. Scusami, ma non dovevi permetterglielo e soprattutto non dovevi concederti ad un individuo simile, uno che ti adoperava soltanto, come tante altre.
Certo che quando uno è innamorato, si sa, perde la tramontana e tu eri tanto giovane e sognavi come tutti i giovani ‘puliti’ un mondo migliore, pieno di sincerità, di trasparenza, di amore. Ed è qui che mi voglio fermare, perché è dell’amore che voglio parlarti.
Non esiterò a dirti che ti amo moltissimo, ma di un amore molto più grande di quello che hai conosciuto, forse perché da quando mi hai estirpato dalla tua vita, vivo in una dimensione tutta mia che è difficile da capire.
E’ una dimensione ‘quasi’ irreale, la mia. Il mio mondo non è il tuo, ma è molto migliore perché ho la possibilità di amare nel vero senso della parola, di provare l’amore intero ed esteso ad ogni creatura, di capire ciò che si trova al di là delle umane vicende, così piccole anche se sembrano a volte grandi ed insormontabili da passare.
So che hai molto sofferto, sia per il fatto di essere stata lasciata da un individuo che non ti meritava ma che per te rappresentava il ‘tutto’, sia perché hai dovuto soffrire anche per causa mia, perché nel frattempo avevi imparato ad amarmi per quel qualcosa che si era instaurato tra noi, quel cordone che ci univa. Tu sapevi che eravamo molto simili, lo hai sentito sin dal primo momento, ma la paura di questo sentimento e delle conseguenze ti ha bloccata, ti sei fatta condizionare da lui, innanzitutto, e poi dalla tua famiglia, dalla società dalla Chiesa stessa.
Quanta ipocrisia da parte di tutti! Se tu avessi seguito il tuo istinto saremmo stati insieme, noi due, per sempre, noi due soli contro tutti.
No! Ho sbagliato! Avremmo avuto con noi Dio. Sì lui sarebbe stato dalla nostra parte, perché lui ama la vita, le cose pulite, l’amore senza falsi pudori e detesta la falsità e l’ipocrisia.
Oh, bada bene che non voglio fartene un rimprovero, perché, vedi, io sono l’unico che ti capisco. Percepivo le tue parole, i tuoi pensieri e le tue sensazioni più di chiunque altro e voglio dirti che sarei pronto a ritornare da te in qualsiasi momento che tu lo voglia. Io ho continuato a starti vicino anche se tu non te ne sei mai accorta; vedo ogni tua mossa, leggo ogni tuo pensiero ed è per questo che so che ora, a distanza di anni, mi vorresti nuovamente con te.
Ed è possibile! Credimi! Basta che tu riprenda a credere nell’amore, a non crogiolarti nel tuo dolore, nelle tue disillusioni, ed ora che sei cresciuta penso che tu sia pronta per tutto ciò.
Per questo, oggi che è ‘la Festa della Mamma’ ti dico: Mamma, io sono pronto a ripartire per la mia avventura terrena e tu sei pronta ad avere quel figlio che desideravi, ma, questa volta, ti prego di scegliere meglio il mio futuro padre perché io voglio tornare sulla terra con te e con un uomo che valga la pena di chiamare ‘Papà’. Naturalmente, questa volta avrò un corpo diverso, ma la mia anima è sempre la stessa e continuerò ad amarti per tutta la vita, anche nei momenti in cui ti farò arrabbiare o cercherò di staccarmi da te, perché questo succederà… è la vita…
A presto dunque
Firmato
Quel figliolo di Dio che non ha mai avuto un nome
di Tiziana Fissore