Zelda the wind walker

Giugno 19, 2003 in Technology da Redazione

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The legend of Zelda, un nome una garanzia. Basterebbero queste poche parole per far capire ai più che il nuovo episodio delle avventure del prode Link è un titolo da avere, niente dubbi o tentennamenti. La line-up del cubetto di mamma Nintendo si arricchisce con un gioco che va oltre la definizione stessa di videogioco, stiamo parlando di un cartone animato vero e proprio che sfrutta una tecnica di cel-shding che mai si era vista su una console. Ma andiamo con ordine.

La saga di Zelda inizia molti anni fa su Nintendo 8-bit, creata dal genio di Miyamoto, IL game deiner per eccellenza. Tutti gli episodi della saga (che è apparsa su tutti i sistemi della grande N) fanno riferimento se vogliamo ad una trama abbastanza banalotta: il protagonista, Link, si trova suo malgrado a dover salvare qualcuno (sorelline, principesse e via dicendo) ma così facendo deve scontrarsi contro le più terribili forze del male. Detto così certo non fa un gran effetto, ma la magia di Zelda è nel fantasmagorico gameplay, nella varietà delle locazioni e delle situazioni da affrontare, insomma non è Final Fantasy X, giusto per fare un paragone.

Quest’ultimo episodio arriva in Italia in una confezione che fa sicuramente gola agli appassionati, confezione in cui non troviamo solo il gioco The wind walker, ma allo stesso prezzo di un titolo normale, potremo anche giocare a Ocarina of Time (episiodio pubblicato per Nintendo 64) e al mai stampato Zelda: The master Quest, titolo che avrebbe dovuto essere un’espasione di Ocarina, ma che non vide mai la luce sul nero 64bit.

The Wind Walker (TWW da adesso in poi) inzia ne più classico dei modi. Il nostro eroe è un ragazzino che vive tranquillo in un’isola pacifica con la nonna e la sorellina. La leggenda di un mistico eroe permea tutti i personaggi di questo isolotto, eroe che altro non è che il Link delle altre avventure branded Zelda.

Ma come tradizione vuole, la nostra simpatica e piccola sorellina viene rapita da un enorme uccello che la porta lontano, oltre l’orizzonte. In nostro soccorso però arriva uno squinternato equipaggio di pirati, che ci aiuteranno a localizzare il nascondiglio del pennuto malefico e a rintracciare la nostra amata sorellina. Non volgio svelare altro della trama, perchè, come sempre, dopo il consueto antefatto si dipana in maniera molto divertente e imprevedibile.

TWW punta, come dice lo stesso titolo, sul vento e la sua forza. Il protagonista, che chiameremo Link giusto per simpatia, potrà gestire eolo grazie ad una sorta di bacchetta magica, che utilizzata a mo’ di direttore d’orchestra potrà di volta in volta cambiare la direzione del vento, creare tornadi per poter viaggiare sopra i mari e accoraciare le distanze, o spazzare via i nemici più rognosi.

Questo episodio mantiene la struttura di action-adventure, quindi i combattimenti sono in tempo reale e non a turni e Link può vagare liberamente per l’enorme mappa sia a piedi, sia volando, o anche con l’aiuto della fida barchetta che ci porterà in giro per gli sterminati mari.

Parlando dell’aspetto tecnico, siamo davanti ad una piccola opera d’arte. Nintendo, pur facendo giarare qualche tempo fa immagini di un Link adulto, molto realistico (character design che troviamo in Soul Colibur), ha optato per uno stile cartoon, utilizzando in maniera strepitosa il cal-shading, tecnica che permette di far appariere un mondo poligonale come un cartone animato, grazie al sapiente uso di texture “piatte” vivacizzate dalle obre generate in temporeale (un altro esempio strepitoso è Jet Set Radio Future per X-Box). Tutti i personaggi, anche i comprimari, sono caratterizzati e animati benissimo, con splendidi effetti di luce e movenze naturali. Il comparto sonoro è un classico di Zelda, con jingle, musichette e tracks che ritroviamo (naturalmente qui migliorate) in ogni episodio.

Parlando di Made in Nintendo, non si può citare l’incredibile giocabilità del titolo, il metodo di controllo è perfetto, e con pochi tasti possiamo utilizzare tutto l’arsenale e i gadget che link si porta dietro, dalla semplice spada, a arco, rampino, foglie enormi che fanno da deltaplani e un sacco di ammenicoli vari.

Se inoltre si possiede un game boy advance e il cavo di collegamento con il GC, sarà da un pondo dell’avventura in poi, godere di suggerimenti, aiuti e nuove armi, inaccessibili senza il collegamento con il portatilino a 32-bit

Zelda: The Wind Walker è, come avrete intuito, un giocone, un capolavoro assoluto che non può mancare a nessun possessore di GameCube, e sinceramente il bundle cuboàgioco che è apparso in questi giorni dovrebbe essere preso in considerazione anche da chi non è un Nintendo-fan.

di Davide ‘Zak’ Moretto