Vittorio Giardino, il maestro del romanzo a colori

Maggio 7, 2007 in Medley da Redazione

“I cattivi scrittori copiano, quelli buoni rubano. I racconti di Giardino sono colmi di furti perfettamente riusciti, realizzati con competenza e levità” ha scritto di lui Stefano Della Casa. Ma quelli di cui si parla non sono racconti di prosa, bensì “per immagini”: Vittorio Giardino è infatti definito “il maestro del romanzo a colori”, a sottolinearne status di uno dei più efficaci narratori del fumetto internazionale, e sarà ospite di Torino Comics per firmare dediche e partecipare a un incontro ancora da definire nei dettagli.

Vittorio Giardino tavolaNato a Bologna nel 1946, ingegnere elettronico per formazione ma fumettista a tempo pieno a partire dai trent’anni di età, dopo l’esordio sulle pagine di Città futura partecipa nel 1978 al volume antologico Indagine nell’Altroquando, della casa editrice bolognese L’Isola trovata.

Nel 1979 comincia la sua collaborazione con la rivista Il Mago di Mondadori, dove nasce il personaggio Sam Pezzo, detective privato di tradizione hard-boiled.

All’inizio degli anni ’80 collabora con il mensile Orient Express, dove esce a puntate Rapsodia ungherese, la prima storia di Max Fridman. Nel 1982, alla riedizione in volume, Giardino riceve il premio Yellow Kid al festival di Lucca e il premio St. Michel al festival di Bruxelles. Negli anni seguenti pubblica sui mensili Comic Art (Little Ego, Vacanze fatali), Corto Maltese (Max Fridman) e saltuariamente su periodici del calibro di L’Espresso, Il Messaggero, La Repubblica. Nello stesso tempo le sue storie vengono pubblicate in diversi paesi, sia in volume che su riviste come Circus, Vecu, (A Suivre) in Francia, Cimoc e Cairo in Spagna, Moxxito in Germania, Bond in Norvegia, Epix in Svezia, Babél in Grecia, Seleçoes BD in Portogallo, Puertitas in Argentina, etc. Il diffondersi delle pubblicazioni gli procura riconoscimenti e premi in numerosi festival internazionali.

Negli anni ’90 collabora con il mensile Il Grifo, dove pubblica Jonas Fink. Con questa storia riceve il premio Alfred per il miglior album straniero al festival di Angoulême in Francia e l’Harvey Award a San Diego in California.

Lavora anche nel campo dell’illustrazione e dell’affiche, ma il suo interesse principale resta il fumetto. Oggi i suoi lavori sono regolarmente tradotti in 14 lingue e pubblicati in 18 paesi.

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