Vasco Rossi e i giovani del Gruppo Abele

Aprile 4, 2004 in 006 da Redazione

Ancora un nuovo disco, ancora un nuovo tour, ma a Torino neppure una data. I fans piemontesi erano quasi offesi e non riuscivano a spiegarsi la logica di uma scelta così incoerente. Il motivo di ciò è presto spiegato: il Delle Alpi a luglio subirà quella ristrutturazione che aspettava da anni.

Per “consolare” i nostri concittadini, però, Vasco ha scelto la sede del Gruppo Abele come luogo in cui presentare il suo nuovo disco, “Buoni o Cattivi”. Il motivo della scelta del Gruppo Abele si intuisce già dal titolo del cd e contiene un messaggio politico: questo disco rappresenta la versione musicale della protesta contro la legge proposta da Fini che abolisce la differenza tra droghe leggere e pesanti.

Don Ciotti da anni s’impegna ad aiutare i tossicodipendenti. Il suo motto è “educare e non punire”, e quale modo migliore della musica di un grande cantautore per insegnare ai giovani a provare emozioni forti senza aver bisogno delle droghe.

Il rocker ha espresso la sua ammirazione per Don Ciotti e per tutti i volontari che si impegnano per recuperare giovani disagiati ma soprattutto, come ha sottolineato più volte Luigi, per ridar loro la dignità, di cui sono privati spesso a causa delle risate e dell’indifferenza degli estranei.

Questo il pensiero del Blasco

“La strada è il luogo in cui nascono i problemi, in cui si vive. Bisogna, come già era stato detto, difendere la dignità delle persone e tornare a metterla al primo posto. Per me non esistono buoni o cattivi, o perlomeno ci sono i buoni e i cattivi, ma tra i due sto dalla parte dei più deboli, degli ultimi, di quelli che hanno bisogno, per quello che posso fare chiaramente.

Apprezzo il vostro ricominciare sempre dall’inizio, perché so che è faticoso: lo so perché anche io nel piccolo della mia esperienza a volte sono caduto in errore, ne ho fatti, ne faccio ancora e ogni volta devo ricominciare sempre da capo e so che è faticoso, però è la strada giusta. Ringrazio tutti per avermi permesso di lanciare da qui il disco e questo messaggio.”


Speriamo che questo nuovo disco, forte e incisivo come o forse più degli altri, aiuti davvero qualcuno a reagire.

Dal canto nostro, di giovani fans, possiamo assicurare che a volte basta una canzone, un video clip, un concerto per provare sensazioni che la droga non potrà mai fornire.

di agente Sara Chieppa