Tra figura ed astrazione

Settembre 10, 2004 in Arte da Sonia Gallesio

Spazzapan2Spazzapan amava i suoi rancori nella stessa misura e con la stessa violenza con cui amava i suoi amori; i suoi giudizi erano senza ritorno e in un certo senso spietati. Le sue inimicizie sono durate tutta la vita, come le sue poche amicizie. [Marzio Pinottini]

Rulla. Precipitoso. Infernale. Pazzesco il tamburo incandescente […] sprizza scintille. Scintille di colori vivi, accesi […]. E ricadono sibilando in lunghi nastri di fuoco, aggrovigliati, fruscianti. Fulmini solcano l’aria. Guizzano. Fuggono… [Sofronio Pocarini, Il Tamburo incandescente, 1924]

Caraglio (Cn). La mostra estiva al Filatoio, aperta fino al 19 settembre 2004, documenta l’ampia e variegata carriera di Luigi Spazzapan (Gradisca d’Isonzo, 1889 – Torino, 1958).

Estroso, anticonformista, trasgressivo, un vero e proprio “ribelle impenitente” per usare un’espressione di Marzio Pinottini (dal testo presente nel catalogo della mostra Mistero, Galleria Narciso, 2001), l’artista fu considerato dai più uno dei pochi a possedere una verve degna del fervente clima europeo dell’epoca.

Il goliardico Spazza si trasferì presto a Torino, e fu proprio nel capoluogo piemontese che il suo modus operandi si sviluppò appieno, sia per via del suo rapporto con alcuni grandi maestri (si pensi ai Sei di Torino), sia in virtù degli impulsi che giungevano in Italia dalle proposte internazionali più audaci.

Ciononostante, è sicuramente forte l’impressione che il segno di Spazzapan volle mantenersi sempre piuttosto indipendente, talora fulgido e fiammeggiante (“Il dramma, la tragedia svapora nel scintillante magma cromatico” racconta ancora Pinottini) –e turbinante, graffiante ed incisivo–, talvolta morbido e placidamente lirico.

Al Filatoio, le numerose sale forniscono un’apprezzabile traccia delle differenti esperienze compositive dell’autore, dagli esordi futuristi (I serpenti, 1923) alla produzione ispirata dalla realtà politica e sociale (L’appeso, 1945 ca).

Luigi Spazzapan

Tra figura ed astrazione

Fino al 19 settembre 2004

Il Filatoio, Caraglio (Cn)

Orari: ven e sab 15-19.00; dom 10-12,30 e 15-19,30

A cura di: Mirella Bandini e Maria Teresa Roberto

Per info: Ass. Culturale Marcovaldo tel. 0171 61.82.60

[email protected]

www.marcovaldo.it

di Sonia Gallesio