Toro, sconfitta con onore

Ottobre 26, 2006 in Sport da Giovanni Rolle

Il Torino torna a subire una sconfitta all’Olimpico. I granata perdono in casa contro la Fiorentina, ma almeno non subiscono una goleada come era avvenuto contro la Lazio. Contro una formazione attrezzata per una campionato di vertice, malgrado la penalizzazione, come quella di Prandelli, gli uomini di Zaccheroni hanno comunque dimostrato di aver compiuto dei buoni passi in avanti, rispetto alla precedente sconfitta contro i biancocelesti, non avendo subito sotto il piano del gioco al cospetto di un’avversaria di notevole caratura tecnica.

Ci sono tre variazioni, nella formazione scelta da Zaccheroni, rispetto alle previsioni della vigilia. A supporto dell’unica punta centrale Stellone non ci sono né Rosina né Fiore, al cui posto vengono schierati rispettivamente Lazetic e Oguro, al debutto dal primo minuto, mentre Balestri viene preferito a Pancaro per la fascia sinistra. In difesa torna Ciuffi, il quale gioca con una vistosa maschera protettiva a riparare lo zigomo operato dopo il match con il Chievo.

Novità importanti anche nell’assetto dei viola, nelle cui file, oltre all’assenza preventivata dello squalificato Mutu, si aggiunge anche quella di Luca Toni, fermato da un problema muscolare dell’ultima ora. In avanti Prandelli si affida a Reginaldo, supportato sulle corsie esterne da Santana e Jorgensen. I granata sembrano incominciare il match con il piglio giusto, con Stellone che prova a chiamare subito in causa Frey con una conclusione che sorvola di poco la traversa, ma al 13’ una veloce combinazione fra Santana e Jorgensen mette nuovamente a nudo le pecche della difesa granata, con il giocatore danese che viene raggiunto dal passaggio del compagno a tu per tu con Abbiati e può prendere indisturbato la mira per lo 0-1.

Il Toro prova generosamente a spingersi alla ricerca del pareggio, ma l’azione più pericolosa è della Fiorentina, che al 33’ va vicinissima al raddoppio con una gran conclusione al volo di Montolivo dal limite dell’area che si stampa contro la traversa, dopo che il fantasista viola aveva raccolto il traversone di Pasqual.

bIl primo tempo si conclude con i viola avanti di una rete, frutto di una maggiore incisività offensiva, nonostante il Toro non abbia subito più di tanto la superiorità tecnica degli uomini di Prandelli sul piano del gioco. Nella ripresa scendono ancora in campo gli stessi ventidue della prima frazione, con il Torino che spinge generosamente alla ricerca della rete del pareggio e al 12’ Franceschini ci va vicino, incornando di poco fuori sul corner battuto dal Lazetic. Il Toro prova a gettare in campo anche il proverbiale “cuore granata”, come al 20’, quando un tiro di De Ascentis da fuori area strappa gli applausi alla curva Maratona ma viene neutralizzato da Frey. Al 26’ Zaccheroni effettua il primo cambio della partita, inserendo Fiore al posto di un esausto Lazetic, seguito a ruota da Prandelli, che opera un avvicendamento fra l’autore del gol e Gobbi. Nell’ultimo quarto d’ora il tecnico granata prova a giocare il tutto per tutto con l’inserimento di Abbruscato al posto di un difensore, Di Loreto. L’arbitro Ayroldi concede tre minuti di recupero che al Toro non bastano comunque per raddrizzare le sorti dell’incontro.

Ma almeno questa volta l’uscita dal campo dei granata viene sottolineata dagli applausi e non dai fischi come contro la Lazio a sottolineare la prova generosa dei padroni di casa nel secondo tempo.

TORINO-FIORENTINA 0-1

  • RETE: 13’ pt Jorgensen.

  • TORINO (3-4-3): Abbiati; Di Loreto (34’ Abbruscato), Franceschini, Cioffi, Di Loreto; Comotto, Barone, De Ascentis; Lazetic (26’ st Fiore), Stellone, Oguro. All. Zaccheroni. In panchina: Taibi, Pancaro, Brevi, Gallo, Rosina.

  • FIORENTINA (4-3-3): Ujfalusi, Kroldrup, Gamberini, Pasqual; Donadel, Liverani, Montolivo; Santana (40’ st Potenza), Reginaldo (45’ st Di Carmine), Jorgensen (27’ st Gobbi). All. Prandelli. In panchina: Lobont, Dainelli, Filipe, Brivio.

  • ARBITRO: Ayroldi di Molfetta

  • AMMONITI: Ujfalusi, De Ascentis, Di Loreto.

    di Giovanni Rolle