“Torino impressiona perché ci si sente fluire la vita” [Friederich Nietzsche, 1844-1900]

Ho trascorso intere estati, nei miei anni liceali e universitari, in giro per l’Europa e per il mondo. Mentre viaggiavo con entusiasmo e curiosità, mentre esploravo città e culture, paesaggi e persone, paragonavo tutti i luoghi visitati con la mia terra, Torino e il Piemonte. Confrontando bellezze artistiche e modi di vita, qualità dei servizi e proposte per il tempo libero, nelle mie ideali classifiche, sempre più mi convincevo di quanto complessivamente Torino non sfigurasse al cospetto di nessuna città, di quanto il Piemonte fosse tra le regioni più ricche di itinerari turistici ed artistici, enogastronomici e storici, sportivi e tecnologici.

Purtroppo, quanto più queste convinzioni si radicavano in me, tanto più amaramente scoprivo la poca o nulla notorietà internazionale dei “miei territori”.

Ecco perché sono diventato giornalista, non solo per la passione per l’arte e la musica, i viaggi e il turismo, l’enologia e la cucina, ma soprattutto per poter comunicare il fascino delle contrade in cui vivo, per contribuire a diffondere la loro conoscenza verso un pubblico sempre più numeroso di lettori e potenziali turisti.

L’immagine di Torino e del Piemonte che questa rubrica vuole offrire è quella, per altro reale, ma ancora priva della giusta notorietà, di una regione dalla personalità poliedrica, ricca di iniziative e spunti per trascorrere una serata, un week-end o una vacanza, tra prestigiose istituzioni museali ed autorevoli appuntamenti musicali e teatrali, tra golose tentazioni gastronomiche e una natura sempre seducente. Si rivolge quindi, in maniera paritaria, a residenti e non, desiderosi di trovare un abbondante ventaglio di proposte recensite e commentate.

Claudio Arissone

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