Teatro tra gli affreschi

Giugno 10, 2003 in Spettacoli da Stefania Martini

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Ambientato nella quattrocentesca chiesa di San Bernardino, lo spettacolo è tratto dal testo di Giovanni Testori G. Martino Spanzotti: gli affreschi di Ivrea ed ha per tema il “Ciclo di affreschi della Vita e Passione di Cristo” che il pittore piemontese lasciò, a partire dal 1480 circa, sulla parete affrescata di questa chiesa, nascosta oggi tra i moderni edifici dell’Olivetti.

Giovanni Martino Spanzotti, figura centrale della pittura piemontese rinascimentale, visse ed operò tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. Con Gaudenzio Ferrari e Vincenzo Foppa fu protagonista, in ambito figurativo, della ricerca delle proprie radici espressive in Val Padana, lontano da Firenze, fino ad allora indiscussa capitale della pittura del Rinascimento con i suoi Giotto e Masaccio.

Il “Ciclo di affreschi della Vita e Passione di Cristo” di Ivrea comprende una ventina di scene della vita di Gesù disposte intorno ad un grande quadrato centrale raffigurante la crocifissione ed eseguite con abilità senza pari ai suoi tempi e con una forza espressiva che ancora oggi colpisce il visitatore.

I dipinti, infatti, sono pieni di umanità, le scene sono realistiche, le figure ben proporzionate ed espressive nei movimenti. Le composizioni sono complesse e ricche di particolari.

Ed è proprio il saggio-capolavoro di Giovanni Testori, edito nel 1958, a determinare la riscoperta di Spanzotti e della chiesa di San Bernardino, proprietà della famiglia Olivetti.

G. Martino Spanzotti: gli affreschi di Ivrea è un testo composto con scrittura creativa e slancio lirico che ben si prestano a una sua rilettura in chiave teatrale, un esempio geniale di alternanza tra la narrativa ed il saggio.

Nella suggestiva cornice della chiesa, una quarantina di spettatori per volta potranno assistere al dialogo struggente tra Piero Spanzotti (il padre di Martino, pittore della vecchia generazione) e il figlio, avviato sulla strada del rinnovamento prospettico, tra classicismo gotico e nuove forze rinascimentali di provenienza toscana.

Tante volte poi, verso sera, vedo Martino che prende su e solo, gli occhi pieni di malinconia, se ne va in mezzo ai campi: ‘Ma dove vai, o Martino?’; non mi risponde altro che così: ‘Vado a veder come diventa notte nei boschi’.”

Gli spettatori potranno partecipare a questo incontro e scoprire, o riscoprire, la potenza evocativa degli affreschi di Martino Spanzotti accompagnati dalla limpida ed emozionante scrittura di Testori.

Nato da un progetto di Valter Malosti e prodotto da Residenza Multidisciplinare di Ivrea e del Canavese, Teatro Giacosa e Teatro di Dioniso, con il contributo di Regione Piemonte e Provincia di Torino, Vado a veder come diventa notte nei boschi è interpretato da Valter Malosti e Giovanni Moretti, luci di Francesco Dell’Elba.

Vado a veder come diventa notte nei boschi

Fino al 13 Giugno ore 21.30.

Chiesa di San Bernardino, Ivrea. Telefono 0125/64.11.61

di Stefania Martini